Crisi Newco Cerutti: Regione e sindacati alleati per sostenere azienda e lavoratori

Si è svolto mercoledì in videoconferenza un incontro sulla crisi della Newco Gruppo Cerutti srl per fare chiarezza sulla situazione attuale che vede protagonisti 130 lavoratori in cassa integrazione a zero ore per la chiusura delle Officine Meccaniche Cerutti di Casale e che vanno ad aggiungersi ai recenti 169 esuberi della Cerutti Equipment Packaging di Vercelli.

Alla riunione, organizzata rapidamente dall’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, sono intervenuti i sindacati, i sindaci di Casale e Vercelli ed i tecnici della Regione:“Durante il confronto sono state ripercorse tutte le fasi di questa triste vicenda – ha spiegato l’assessore Chiorino – mai come in questo momento è fondamentale avere un quadro della situazione che sia il più chiaro e dettagliato possibile. Il passo successivo sarà organizzare rapidamente – sottolinea l’assessore – un incontro con la curatela per capire quali margini vi siano ancora, ma soprattutto, quale sia la miglior strategia percorribile da sviluppare a tutti i livelli istituzionale da quello regionale al Ministero del Lavoro e al Mise dando una prospettiva ai lavoratori, oggi più che mai, in attesa di risposte concrete. Faremo il possibile per sostenere l’azienda ed arrivare alla migliore soluzione a tutela di lavoratori e famiglie, ma anche di un marchio storico per il nostro Piemonte”.

“In tale incontro – dicono in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil – abbiamo messo al corrente l’Assessorato alla gestione di Crisi Aziendale di tutte le informazioni in nostro possesso, ripercorrendo ogni passaggio dall’accordo di giugno ad oggi. Diventa evidente che quanto comunicato dai Curatori Fallimentari della procedura per OMG Cerutti e CPE, ovvero il fermo delle produzioni anche nello stabilimento di Casale Monferrato, metterebbe in difficoltà oltre 280 famiglie su due territori e soprattutto in mancanza di una proposta vincolante chiuderebbe del tutto ogni speranza per tutti i dipendenti, andando a vanificare l’accordo sottoscritto nei mesi precedenti finalizzato a dare continuità industriale.
Abbiamo spiegato che per noi rimane la volontà di mantenere i posti di lavoro e conseguentemente le attività, anche riconsiderando lo stabilimento di Vercelli, ma soprattutto che è necessario creare in tempi brevi le condizioni per poter concretizzare la copertura di un ammortizzatore sociale, che accompagni una prospettiva di reindustrializzazione, passando anche attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro.
Su proposta dell’ Assessora Elena Chiorino e dei tecnici delle Crisi Aziendali della Regione Piemonte si è condivisa la necessità di un’ulteriore convocazione, che avrà necessariamente tempi brevi vista la scadenza degli ammortizzatori sociali nel mese di Marzo, a cui si chiederà la partecipazione della Curatela finalizzata alla ricerca di un percorso propedeutico alla risoluzione della crisi.
In aggiunta si è tenuto un incontro con il Prefetto di Vercelli, il quale conferma che sosterrà e solleciterà tutte le parti sia di sede territoriale che Ministeriale affinché si possa trovare una soluzione a questo possibile dramma sociale. E’ stata inviata una richiesta d’incontro anche al Prefetto di Alessandria”.