SiAmo Oltreponte, un compleanno da 10! Lavori sul Ponte Bormida: non si poteva realizzarli durante il lockdown? [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Nei primi giorni di febbraio, SiAmo Oltreponte, Comitato apartitico casalese non a scopo di lucro, ha compiuto dieci anni. Costituito in modo spontaneo attraverso la collaborazione dei cittadini residenti, per occuparsi del bene del proprio Quartiere Oltreponte di Casale Monferrato, il Comitato per festeggiare i dieci anni di attività civica ha inviato una lettera/comunicato agli organi di informazione.A seguire il pezzo pubblicato è stato catapultato su Facebook, ed è qui che ho scoperto il forte interessamento e soprattutto gradimento da parte dei frequentatori di questo social nei confronti di questa forma di “rappresentanza” dal basso. Dieci anni sono tanti, e i membri di
Siamo Oltreponte con la loro caparbietà sono riusciti ad ottenere risultati nonostante la diffidenza, e in molti casi l’indifferenza nei loro confronti da parte degli amministratori pubblici e della politica, perché queste forme di organizzazione che nascono al di fuori dalla politica abitualmente vengono considerate corpi estranei, e pure fastidiosi. Arrivo al punto. Il Comitato di Oltreponte  termina la sua lettera con questa frase: “L’invito che rivolgiamo a questo punto a chi crede nella partecipazione spontanea è di creare eventualmente dei Comitati come il nostro in ogni quartiere, siamo convinti che una pluralità di iniziative e di proposte porterebbe una ventata di nuova vitalità alla nostra Città”. Chi ama il proprio quartiere e città dovrebbe accogliere questo invito che arriva da Oltreponte, essere una realtà che non ha legami con alcun partito, non essere influenzati da questo o da quel politico per un reale servizio alla propria comunità a differenza dei “Consigli di Partecipazione” che da mesi puntualmente gli organi di informazione ne raccontano con particolare dovizia il faticoso “travaglio” nel formare il gruppo di persone di “fiducia” o gradimento “partitico” che alla fine risulteranno “Consigli di NON partecipazione”. Mentre stilo questa pagella la vicenda è ancora in alto mare per definire presidenze e segreterie. Ecco la situazione: “Politica attiva. Eletti (ma non tutti) presidenti e segretari dei Consigli di Partecipazione”.
Si legge che si è chiusa la procedura per sei quartieri su otto, perché, il settimo è in fase di discussione e manca la costituzione del quartiere Centro Storico, è una questione di “posizioni” per non dire poltrone, che in questo caso è un po’ ridicolo. Un Comune è dotato di un Sindaco, di Assessori e di un Consiglio, oltre all’apparato burocratico: non sono già sufficienti ad occuparsi delle problematiche di una città di 33.258 abitanti? Basterebbe che ognuno di loro ascoltasse i cittadini. A suo tempo esistevano i Consigli di Circoscrizione, che non sempre brillavano in efficienza, poi aboliti nelle realtà sotto i 100 mila abitanti. Rimane il fatto che un Comitato dal basso lo si forma in una manciata di giorni, mentre questo “Consiglio di Partecipazione” vive un lungo “travaglio” partito a febbraio 2020: manco fosse la formazione di un Governo Nazionale. Per chi vuole conoscere di più: “Consigli di Partecipazione ( alla voce “Regolamento”) Approvato con deliberazione C.C. n. 8 del 03/02/2020”.
I Comitati spontanei sono un valore aggiunto per una comunità, vanno ascoltati e rispettati, sono legali e ad essi viene applicato il principio di sussidiarietà nel trattato Costituzionale all’Art.118 (ultimo comma della Costituzione).
Voto: 10

 

 

2) Martedì 9 febbraio ricevo un messaggio con un commento a questa notizia: “Via all’ispezione sul ponte Bormida tra Alessandria e Spinetta: possibili disagi al traffico”.
Si legge: “Parte oggi, martedì 9 febbraio 2021, l’ispezione sul ponte Bormida lungo la provinciale 10 che collega Alessandria a Spinetta Marengo. I lavori sono stati disposti da Anas per le operazioni di controllo dei ponti. Verrà istituito un restringimento di carreggiata che provocherà la riduzione del tratto da due a una corsia. Per il periodo di verifiche la velocità sarà ridotta a 30 km all’ora, mentre il transito sarà regolato da semaforo. Non si escludono disagi al traffico”. Il messaggio di un lavoratore di una fabbrica in zona industriale di Spinetta invece dice così: “Ne hanno avuto di tempo … non potevano farlo la scorsa primavera quando la grande massa era costretta ai “domiciliari” e di auto su quel ponte ne passavano poche? Noi operai nonostante i rischi, abbiamo lavorato nelle fabbriche, non ci siamo mai fermati, hanno pure portato a termine il ponte di Genova, ma l’ANAS o chi per essa no! Era il momento buono e non ne hanno approfittato per lavorare con più tranquillità e per evitare i disagi a noi che adesso c’è il solito traffico e su quel ponte ci dobbiamo passare due volte al giorno… ”. Parrebbe il solito brontolone ma non ha tutti i torti, e iniziamo da qui: meno male che questo vecchio ponte sovrautilizzato è ispezionato, importante però che dopo l’ispezione siano pure fatti quei lavori di cui necessita, ma ripeto che l’operaio ha ragione. L’ANAS (fa parte delle Ferrovie dello Stato) doveva prendere in carico le ex statali, i ponti e i cavalcavia di questa provincia già da aprile 2020, notizia del 1 febbraio 2020: “Ex strade statali ad Anas: Ora si investa in sicurezza”. Ma forse solo da aprile 2021 ANAS inizierà ad occuparsi delle strade, ponti e cavalcavia, ed è una notizia del 3 dicembre 2020: “Solo ad aprile strade provinciali ad Anas: la Provincia delusa e in difficoltà”. Alla buonora! Nel frattempo la Provincia fa i salti mortali per tamponare strade disastrate grazie all’ex Ministro Delrio (Gov. Renzi/Gentiloni) che ha tolto alle Province i mezzi per intervenire, d’altronde siamo in Italia, un Paese “incompiuto” in tutte le sue forme, manca la politica con la P maiuscola capace e seria.
Voto: 3

3) Scommetto…..scommetto che siamo l’unico paese comunitario che sta brancolando nelle incertezze, nel nulla di definito, praticamente nel caos con interi settori del paese fermi e senza aiuti. Molti i Decreti governativi da rispettare, ma gli unici che poi non li rispettano sono i preposti ad erogare il dovuto al popolo, stabilito dai Decreti in aggiunta a chi nel Governo avrebbe dovuto controllare che quanto è stato decretato andasse a buon fine. Quanti bonus in settori vari a causa di definizioni e articolate complessità sono risultati chimere, senza contare la messa a punto dei provvedimenti necessari a rendere efficaci molti decreti varati per rilanciare l’economia che attendono ancora l’attuazione. Quante imprese stanno ancora attendendo i miseri ristori, quanti lavoratori la cassa integrazione. E i lavoratori quelli senza stipendio assunti dallo Stato? E’il caso dei dipendenti del comparto scuola, bidelli e docenti che hanno atteso gli stipendi da settembre 2020, e siamo a febbraio 2021. Notizia del 20 gennaio: “Scuola: in provincia 400 tra docenti e personale Ata senza stipendio da 4 mesi. Un dramma”. I sindacati si sono confrontati con questi lavoratori ed è emersa tutta la loro rabbia e disperazione nel constatare che la corresponsione della giusta e lungamente attesa retribuzione rischiava di slittare ancora. Rabbia e disperazione che, è giusto dirlo, faticano sempre di più ad essere contenute. Le parti sociali hanno così chiesto al Prefetto di Alessandria Iginio Olita un incontro urgente, invocando un intervento auspicato risolutore. Grazie agli organi di informazione che ne hanno riportato notizia, il 22 gennaio, nel tentativo di salvare “capra e cavoli” si è letta questa notizia: “Insegnanti senza stipendio da quattro mesi. M5S: Inaccettabile ma la situazione si sta sbloccando”.
La motivazione fu che pareva si fosse “inceppata la procedura”, ma con l’annuncio dello sblocco della situazione. I Sindacati non sapendo più a che santo votarsi, il 2 febbraio si sono attivati in questo senso: “Vertenza legale riconoscimento RPD e CIA ai supplenti temporanei della scuola”.
E ancora il 4 febbraio: “Docenti senza stipendio oggi in presidio davanti al Provveditorato: Scottati da troppe delusioni”.
A Roma nessuno si era accorto di questa grave situazione? Sarebbe il caso di creare un Organismo di Vigilanza che controlli: governi, ministeri, burocrati di Stato, Enti attuatori che ciò che viene decretato, vada a buon fine e nei tempi dovuti. P.S.: dichiarare “massima attenzione con una nuova emissione straordinaria prevista il 25 gennaio per consentire il pagamento delle partite stipendiali” è prendere tempo? Siamo al 15 febbraio e allo stato attuale suona bene il proverbio “campa cavallo … tanto noi la pancia l’abbiamo piena”.
Voto: 2