Coldiretti: “La fuga dei giovani all’estero continua: per fermarla, creiamo qui opportunità di livello”

Partiamo da un numero 39.647: sono gli alessandrini iscritti all’AIRE, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero, oltre 310mila in Piemonte.

E’ quanto stima Coldiretti Giovani Impresa sulla base del Report Istat 2019 su iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente.

Per la complessiva area del Nord-Ovest, quasi 1 milione gli emigrati italiani e di questi il 18% ha un’età compresa tra 1 e 18 anni ed il 22,7% tra 18 e 34 anni.

Una fuga, a livello nazionale, di 28mila laureati all’estero che è costata oltre 3 miliardi di euro spesi dallo Stato italiano per l’istruzione partendo dal primo anno di elementari e arrivando all’ultimo anno di università.

“Occorre sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro in agricoltura e per questo va liberata dal peso della burocrazia che impedisce anche il pieno utilizzo delle risorse comunitarie – afferma Mauro Bianco, Presidente Coldiretti Alessandria -. In un periodo in cui l’economia soffre, risulta ulteriormente grave e inaccettabile ostacolare le progettualità economiche di coloro che hanno scelto l’Italia quale luogo per realizzare le proprie idee imprenditoriali, impedendo lo svilupparsi degli  impatti sociali che ne derivano, in primis i posti di lavoro”.

A spingere giovani ad emigrare è spesso la mancanza di opportunità sul territorio nazionale dove a frenare lo spirito di iniziativa è sovente la diffidenza verso il mondo giovanile e, soprattutto, la burocrazia. La pressione burocratica, che nasce anche dalla molteplicità di interventi tra loro non coordinati, finisce dunque per generare un grave elemento di svantaggio soprattutto per un giovane che inizia il suo percorso imprenditoriale, con tempi eccessivamente lunghi per evadere le domande di sostegno.

“L’agricoltura territoriale ha bisogno di nuova linfa che le giovani generazioni sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Proprio per questo, anche alla luce della crisi causata dal Covid, sono fondamentali le misure a sostegno del mondo agricolo giovanile, motore della nostra economia, come la Pac ed il Psr, che danno la possibilità di realizzare le progettualità, ma serve sburocratizzare e snellire le procedure che ostacolano l’utilizzo delle risorse comunitarie”.