Solvay e istituto ‘Sobrero’: virtualmente in azienda, concretamente per il lavoro [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

Il progetto di formazione 4.0, ai tempi del covid, della scuola di Casale Monferrato e della multinazionale belga con la collaborazione dell’Università del Piemonte Orientale, di Confindustria Alessandria e di Federchimica. Il via nel febbraio 2021 con uno scenario internazionale.

«Il divario tra la formazione scolastica e il mondo del lavoro si colma nel primo giorno in cui si visita uno stabilimento industriale. Solo in quel momento comprendi il valore della didattica e quello della possibilità di misurarti con il lavoro sul campo».

Gioele Giachero ha partecipato nel 2008 alle prime esperienze di alternanza scuola-lavoro dell’istituto ‘Sobrero‘ di Casale Monferrato e della Solvay di Spinetta Marengo. E ancora oggi l’ex studente, che lavora nello stabilimento chimico come analista di laboratorio nell’area Fluidi, quando ricorda quel periodo parla di una «esperienza unica in ogni campo e in ogni genere».

La sua è la voce che riassume meglio l’efficacia del Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), l’evoluzione della storica alternanza scuola-lavoro. Una efficacia che per essere tale presuppone l’identica volontà e capacità di azione delle parti coinvolte: l’impresa e la scuola. La provincia di Alessandria è stata fra le realtà antesignane di questa esperienza, in particolare con Solvay e ‘Sobrero’ che dal 2007, anno in cui l’alternanza scuola-lavoro ha mosso i primi passi, ha coinvolto quattrocento studenti dell’istituto casalese di cui quaranta, negli anni, sono stati assunti dalla multinazionale belga.

Ma come proseguire il Pcto nell’epoca della pandemia? La risposta arriva ancora una volta del ‘Sobrero’, dalla Solvay, ma anche dall’Università del Piemonte Orientale con il Disit (Dipartimento di scienze e innovazione tecnologica), da Confindustria Alessandria e da Federchimica. Grazie alla tecnologia saranno superate le frontiere e abbattute le distanze con il progetto di formazione 4.0 che farà entrare, dal febbraio del 2021 e fino a primavera avanzata, gli studenti coinvolti (52 del triennio di Chimica) negli impianti Solvay di Alessandria, della Cina, della Francia, dell’India e degli Stati Uniti attraverso videolezioni con professionisti della chimica industriale, tour virtuali degli stabilimenti, pillole formative, mentoring e laboratori a distanza.

‘Una vera azione corale’

Gli studenti avranno la possibilità di conoscere i laboratori interni e le principali tecniche analitiche utilizzate dal gruppo industriale a Spinetta e il sistema di sicurezza all’interno dello stabilimento (con focus sull’analisi di rischio e il sistema di gestione della sicurezza); incontrare figure professionali (dall’analista al capo reparto) per orientare le future scelte educative e professionali; approfondire la conoscenza dei polimeri fluorurati, la sostenibilità, l’applicazione a livello industriale (stampa 3D, le celle solari, un viaggio dentro gli oggetti di uso comune come uno smartphone); scoprire l’importanza della sostenibilità nell’industria chimica, dall’economia circolare al risparmio energetico fino alla depurazione delle acque industriali; studiare i P&I (Piping and Instrumentation diagrams), il controllo di un impianto tramite Dcs (Distributed control system) e la digitalizzazione di una sala quadri e di un impianto chimico; viaggiare virtualmente all’interno di altri siti produttivi da Changshu in Cina ad Alpharetta negli Stati Uniti d’America, guidati dai rappresentati di Solvay. Inoltre, grazie alla collaborazione e al sostegno di Confindustria Alessandria, Federchimica e l’Università del Piemonte Orientale, gli studenti potranno assistere a lezioni specifiche con alcuni rappresentanti delle associazioni e dell’ateneo.

Quella che verrà messa in campo sarà un’azione corale ancora più ampia rispetto a quanto avvenuto in passato. Per l’istituto casalese perché sta lavorando «in didattica a distanza integrata con l’obiettivo di essere pronti per tornare in presenza», come sottolinea Riccardo Rota, dirigente scolastico. E per Solvay perché «vogliamo continuare a trasferire il nostro know-how, fare conoscere il contesto aziendale, i valori, l’impegno in sostenibilità, la chimica dei prodotti fluorurati e la loro applicabilità industriale, stimolando la curiosità degli studenti e garantire una continuità del percorso di alternanza scuola-lavoro in un momento così difficile per il paese e per i nostri giovani» affermano Andrea Diotto, direttore dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, e Paolo Bessone, responsabile delle risorse umane. Della validità della formula messa a punto per questo anno scolastico è convinta Maria Claudia Pasini del ‘Sobrero’, coordinatrice del progetto «costruito a quattro mani con Solvay e su misura per gli studenti che per la chimica hanno una vera passione. Siamo convinti – aggiunge – che li vedremo attivamente coinvolti, così come lo è stato negli anni passati».

Verso la libreria virtuale

La stessa presentazione del nuovo Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento ha voluto ricalcare quelle che saranno le modalità, e la piattaforma web, che verranno utilizzate nel 2021. Ed ecco allora riuniti, rigorosamente online, Andrea Diotto, Riccardo Rota, Paolo Bessone, Gioele Giachero, Jonathan Song, responsabile risorse umane, e Federico Frosini, Capo unità produttiva dello stabilimento di Changshu in Cina, Silvia Petricci (Analytical & Material Characterization Labs Manager del centro di ricerca Solvay di Bollate), Maria Claudia Pasini, Alice Barberio (rappresentante degli studenti dell’istituto ‘Sobrero’), Enrico Boccaleri (professore associato del Disit), Marinella Bonomo (Servizio lavoro di Confindustria Alessandria), Vittorio Maglia (direttore centrale Studi e analisi economiche di Federchimica). L’iniziativa è stata presentata nell’ambito del “Solvay Citizen Day 2020”, programma di sostenibilità sociale del gruppo che a livello internazionale ha coinvolto finora più di 24.000 persone.

Al termine del percorso gli studenti dovranno realizzare una tesina, mentre Solvay sta lavorando a una «libreria virtuale in cui confluiranno tutte le attività organizzate con il mondo della scuola e in particolare quelle realizzate in questo particola periodo» annuncia Paolo Bessone.