Stiamo al fianco dei commercianti, mentre il Governo lancia la ‘riffa’ degli scontrini [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Un bel voto e un applauso a questa iniziativa: “Federconsumatori partner della campagna di Confesercenti: Sostieni ora i negozi della tua città”.

La frase di sintesi: “Se vive il commercio vive la città dove nessuno vorrebbe vivere in città dormitorio, deserte, degradate e questo passa, anche, attraverso i nostri comportamenti e le nostre scelte commerciali. Ora che molti negozi sono chiusi per Dpcm, le vetrine buie, la città triste, non vorremmo che diventasse così definitivamente perché molti negozi rischiano di chiudere”. Manuela Ulandi Presidente provinciale di Confesercenti e Michela Mandrino Presidente di Confesercenti con Bruno Pasero Presidente di Federconsumatori, insieme per sensibilizzare i cittadini a riconoscere l’importanza ricoperta dai negozi di vicinato, che significa servizi alla comunità con presenza quindi sicurezza, economia, posti di lavoro. Chiedono alla comunità di offrire “ossigeno” quindi vita ai negozi della città, evitando acquisti sulle piattaforme di shopping online che a causa del lockdown quel sistema di fare acquisti è diventata un’abitudine anche per le generazioni che non avevamo mai concepito uno shopping che non prevedesse l’ingresso in un negozio dalle pareti tangibili. Le due Associazioni chiedono di sostenere una virtuosa economia circolare che vada a beneficio delle nostre comunità.
Anche Confcommercio da mesi sta facendo una campagna ‘martellante’ e positiva a sostegno del commercio tradizionale e di vicinato, mentre la Regione Piemonte con l’Assessore Vittoria Poggio chiede alla comunità piemontese di fare acquisti nei negozi di vicinato con lo slogan: “Teniamo accese le luci nelle nostre città”.
I nostri commercianti, artigiani, sono lavoratori che generano in molti casi posti di lavoro, il lockdown ha tagliato loro le gambe, hanno subìto e stanno ancora subendo gravi danni economici ancora maggiori e più capillari di quelli dell’alluvione del 1994, molti di loro non rialzeranno più la testa: un settore che tutti noi dobbiamo cercare di supportare, visto che lo Stato non lo ha fatto, o comunque non in maniera adeguata.
Voto: 9

 

2) Corretta la precisazione del consigliere comunale Maurizio Sciaudone sulle farmacie comunali di Alessandria: “Sciaudone (F.I.): “Quelle farmacie non sono più comunali: giusto che gli alessandrini lo sappiano”. Le ex farmacie comunali dovrebbero perdere lo status di “Farmacie Comunali”, compresa la Farmacia Comunale Ospedale che non è più nelle vicinanze degli ospedali. Cito: “Evitiamo informazione ingannevole, via subito quell’aggettivo -Comunale- da Farmacie che sono state cedute e che quindi l’Amministrazione pubblica della Città di Alessandria non ha più. Via subito l’aggettivo anche dai siti Internet. Senza entrare nel merito del Farmal o Far ben bene evitiamo la confusione e la concorrenza sleale, e chiariamo anche che le 6 farmacie della Città sono state cedute al Gruppo Provera. Sono quindi farmacie private al pari di tutte le altre”. Già nel 2009 ci fu la cessione da parte del comune di Alessandria dell’80% a Giovanni Provera, e il restante 20% rimase al Comune di Alessandria. Per contratto sarebbero dovute tornare al Comune dopo sessanta anni, e con quel 20% in mano all’Ente pubblico potevano fregiarsi di tale titolo, ora non esiste più nessun legame. Interessante il contenuto dell’articolo di Piero Bottino su La Stampa: “Il Comune di Alessandria si libera delle sue sei farmacie per abbattere il debito”.
Con la cessione delle quote del Comune come giustamente sottolinea Sciaudone le farmacie diventano totalmente private.
Voto: 8

3) La “riffa” di Stato: cashback e lotteria degli scontrini a colpi di app. Dopo l’app Immuni, che pare non abbia il successo sperato tra scarsa adesione, disservizi, malfunzionamenti e problemi nell’utilizzo, ecco che arriva la nuova app IO, (dallo Spid all’app Io), per prepararci al cashback di Natale. È la prima misura del piano del governo per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici: dall’8 al 31 dicembre con almeno 10 pagamenti con carta elettronica si avrà diritto ad un rimborso del 10%, fino a 150 euro in un solo mese. Per attivare il cashback bisognerà registrarsi, a partire dall’8 dicembre, sull’app IO, mediante Spid o carta di identità elettronica.
La lotteria degli scontrini è una misura del Governo per la lotta all’evasione fiscale. L’obiettivo è incentivare i pagamenti elettronici, e fare in modo che tutti i clienti, ingolositi dai premi, richiedano lo scontrino anche per piccole spese. Dal 1° dicembre 2020 è attivo lo spazio sul portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con “Partecipa ora”, dove è possibile generare il proprio codice lotteria: Ecco come funziona.
E’ chiaro che il paese è in “depressione” e caduta libera, ma con tutti i problemi sanitari, economici, di sicurezza che vive la popolazione italiana, ci voleva pure la riffa di Stato? Al via della lotteria degli scontrini per il 1° gennaio 2021, gli esercenti, gli artigiani, i professionisti etc. saranno riuscii ad adeguarsi alle disposizioni con l’adattamento di hardware e software dei registratori di cassa (tra l’altro a spese loro), e a configurarle per ‘leggere’ i codici lotteria all’Agenzia delle Entrate? Tutto questo dopo otto mesi di chiusure, zero incassi e qualche misero ‘obolo’ dei “magnificati” Decreti Conte. Il risultato? Incertezze, la fine di molte attività, il tutto alle porte delle feste natalizie. Il mio pronostico? Il caos più totale.
Voto: 2