“Commissario” per Alessandria, chiamato per spostare i pazienti covid dall’ospedale. Perché? Le domande crescono in modo esponenziale, forse più della curva della pandemia [Centosessantacaratteri]

di Enrico Sozzetti

 

 

Perché mandare un commissario straordinario all’azienda ospedaliera di Alessandria? Perché mandare anche un vicario, sempre straordinario, con «funzioni di supporto e affiancamento”? Perché il primo giorno di attività succede che il commissario covid, d’intesa con la direzione dell’ospedale, liberi 21 posti letto covid dentro l’ospedale, trasferisca 4 pazienti covid negativi in altri ospedali dell’area alessandrina, chiuda e sanifichi i reparti di Urologia e Geriatria, apra un nuovo reparto per la risistemazione dei pazienti dei reparti chiusi, ricoveri 9 pazienti in attesa al Pronto soccorso e trasferisca una decina di altri pazienti negli ospedali di Tortona, Acqui, Ovada e alla clinica “Salus” di Alessandria?

Ecco cosa è accaduto. «Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi», la Giunta regionale ha nominato Mario Raviolo e Gianluca Ghiselli rispettivamente commissario straordinario e commissario straordinario vicario per l’emergenza Covid19 all’azienda sanitaria ospedaliera ‘Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo’ di Alessandria. «Svolgeranno l’incarico a titolo gratuito, in aggiunta a quelli attualmente ricoperti nel Servizio sanitario regionale (Raviolo è direttore della Struttura di Maxi emergenza regionale, attualmente di stanza al Dirmei, e Ghiselli direttore della Struttura di Medicina e Accettazione d’urgenza dell’Ospedale di Asti) fino alla scadenza dello stato di emergenza, previsto attualmente al 31 gennaio 2021» recita una nota della Regione Piemonte.

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Il “miracolo” dei posti letto

E così Raviolo, appena arrivato, sposta letti e pazienti verso ospedali Asl e in una clinica privata. Un osservatore poco attento potrebbe chiedersi: cosa è accaduto finora? La stessa cosa, con la differenza che in poco tempo l’ospedale aveva raggiunto quasi duecentocinquanta pazienti covid su circa cinquecento posti letto e la riconversione di alcuni reparti è avvenuta sulla spinta di una emergenza pandemica fortissima. Se in questi giorni si registra una leggera riduzione della pressione sugli ospedali, perché nominare proprio ora un commissario (con vicario)?

Tutto a un tratto si liberano dei posti: l’Asl Al come lo spiega? Fino a ieri i pazienti venivano accettati con il contagocce davvero solo per mancanza di letti? Cosa è cambiato fra domenica e lunedì?

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Alessandria è sede di un ospedale hub di riferimento per il Quadrante delle province di Alessandria e Asti, ha un Pronto soccorso di secondo livello, è sede di specialità. Ha un reparto di Infettivologia. All’improvviso si scopre che non è capace di gestire l’emergenza? Forse le risposte però non sono da cercare all’interno dell’azienda ospedaliera. Ma fuori, in altre stanze e palazzi.