Grigi sconfitti 2 a 1 a Meda dal Renate: la serie C non è una sala da the

di Pier Luigi Cavalchini

 

Meda – Brutto cominciare con “buona Alessandria ma perdente”, ma è proprio ciò che è successo a Meda contro il Renate.

I lombardi si sono dimostrati squadra arcigna e ben organizzata a centrocampo, pronti a sfruttare ogni sbavatura e imperfezione degli avversari. E così è finita “due a uno” per i nerazzurri ora in cima alla classifica di serie C con merito. Più aggressività e un continuo asfissiante “pressing” hanno fatto la differenza. Ben quattro ammoniti per i lombardi nel secondo tempo, a conferma dell’atteggiamento del renate e, per converso, della buona prova dei Grigi. Oltretutto, a parer mio, un gol – quello del vantaggio definitivo – viziato da un fallo a centrocampo su Parodi. Di lì la volata di quattro velocissimi centrali e attaccanti nerazzurri che, da manuale, hanno permesso a Rada di mettere in rete. Buona la prova di quest’ultimo, come quella di Qabashi, veri lottatori del centrocampo, che hanno surclassato più volte prima Celia e Chiarello e poi un troppo lezioso Casarini.

Buone le prove di Parodi e Di Quinzio, ma non sufficienti a “fare la differenza”. D’altra parte è stata tutta la squadra dei Grigi ad essere messa alle corde da 93 minuti (o quasi) di pressione da parte del Renate.

Si è trattato soprattutto di una partita giocata a centrocampo, con pochi episodi da rete da segnalare. Per il primo quarto d’ora quasi nulla, se non operazioni di studio, poi – sull’ennesima incursione sulla destra dei lombardi – è l’attaccante del Renate Galuppini a provare il primo tiro importante.

Buona la funzione di tornante di Maestrello, in questa come in altre occasioni, forse lasciato troppo “libero” dai difensori grigi. D’altra parte proprio da quella fascia partono, di solito, le incursioni di Celia con conseguente diminuzione di copertura difensiva, non sempre supplita da un pur valido Prestia. Proprio da una situazione simile, sempre dalla sinistra del portiere alessandrino, verrà lo scambio che porterà al tiro di punizione di Galuppini. Ottima traiettoria e palla all’incrocio dei pali alla sinistra di Pisseri. Uno a zero.

Forse un po’ più di filtro a centrocampo e in difesa avrebbe evitato fallo e conseguente punizione con rete. Forse… Al 23′ del primo tempo primo segnale dell’arbitraggio “largo” del sig. Marini che non fischia un fallo evidente su Arrighini.

L’Alessandria si riversa in avanti ma rischia tantissimo al 24esimo con Guglielmotti che, su ripartenza veloce, si trova sui piedi il pallone del due a zero …ma calcia alto. Aumenta ancora il pressing del Renate sui portatori di palla alessandrini e, come detto, a farla da padrone sono i due centrali di origine albanese Qabashi e Rada. Alessandria sempre volonterosa ma poco efficace e fino alla fine del primo tempo non riesce praticamente a creare un pericolo. Tranne uno, con Arrighini, al 37esimo, con un bel sinistro incrociato, purtroppo, alto.

Ad inizio secondo tempo Angelo Gregucci prova a cambiare Celia e Chiarello, entrambi non brillanti, con Rubin e Eusepi e sembra aver imbroccato le scelte giuste. Si abbassa il baricentro del Renate e l’Alessandria si impone, finalmente, con il suo gioco, sia sulle ali che al centro. Già al 47′ Eusepi ci prova di testa, per poi fare un capolavoro al 58′. Su una serie di rimbalzi del pallone il giocatore di scuola laziale si fa trovare pronto e con un intelligente colpo “a rientrare” inganna tutti, portiere compreso. Prima dell’uno a uno, meritatissimo, da segnalare una prodezza dell’estremo grigio Pisseri sull’ennesima ripartenza razzo delle “pantere”, rimpallata con tempismo.

Come si vedrà poi, purtroppo si assisterà nel giro di una decina di minuti ad una azione fotocopia con rete finale del vantaggio neroazzurro.

Ma l’Alessandria fino al settantesimo fa quello che vuole e mostra capacità di manovra e raziocinio nelle azioni.

Ci si aspetta il vantaggio grigio e, invece, succede il patatrac. Su un pallone ghermito a centrocampo dal solito Qabashi (in modo falloso, come già scritto) parte l’attacco del Renate con rete finale che consentirà ai lombardi di vincere il match e tornare, seppure temporaneamente, in testa alla classifica. Continuano i falli (e i cartellini gialli a carico del Renate) e, inesorabilmente, si arriva al novantesimo.
Sterile l’assedio finale dei Grigi per riacciuffare il pareggio e conseguente nuova sconfitta in trasferta.

Dove si è sbagliato?

Probabilmente si è sottovalutata la loro capacità di manovra a centrocampo e si è permesso a Celia di fare il tornante con troppi rischi dietro. Il Renate non è una squadra di sprovveduti, e lo ha dimostrato. Meno supponenza, quindi, e più gioco compatto e veloce, specie negli spazi stretti. Mora e Stiepovic, subentrati negli ultimi venti minuti non hanno fatto la differenza e, ancora una volta, si ripropone il problema di sempre: panchina troppo corta per una squadra che ha ambizioni.

In condizioni normali (non “covidiane”) ci si potrebbe appellare al mercato di gennaio…ma bisognava pensarci prima. La serie C non è una “sala da the”… e ce ne stiamo accorgendo.

 

Renate 2 – Alessandria 1

Marcatori: 18′ Galuppini (Re), 59′ Eusepi (Al), 74′ Rada