Assenza di tutele sanitarie per le pulitrici dell’Ospedale di Alessandria

La tutela sanitaria prima di tutto. Questa mattina il sindacato ADL Cobas ha compiuto la prima importante azione a sostegno delle lavoratrici del settore pulizia e sanificazione dell’Ospedale di Alessandria. Ha infatti inviato una lettera formale – indirizzata all’azienda Team Service (multiservizi che ha ricevuto l’appalto del settore), all’Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, allo S.Pre.S.A.L. e alla Prefettura di Alessandria – per lamentare scandalose mancanze nei confronti delle lavoratrici per quel che riguarda la tutela sanitaria in un momento particolarmente delicato come quello che il Paese sta affrontando, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Nella lettera ADL Cobas chiede che vengano presi con urgenza determinati provvedimenti a favore delle lavoratrici che stanno contribuendo con sacrificio a rendere le strutture sanitarie luoghi più sicuri per tutte e tutti.
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Casa delle Donne – ADL Cobas Alessandria

 

Ecco il testo integrale della lettera

Alla c.a. di
Team Service Soc. Cons.A R.L.
via pec: teamserviceconsortile@pec.it
Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio
e Cesare Arrigo Alessandria
via pec: asoalessandria@pec.ospedale.al.it
S.Pre.S.A.L.
nella persona del responsabile Dott. Giuseppe Fracchia
via mail: spresal@aslal.it
Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Alessandria
via pec: prefettura.prefal@pec.interno.it

Oggetto: misure di sicurezza a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori delle pulizie all’interno della struttura ospedaliera

La presente al fine di portare alla Vostra conoscenza la situazione di grave pericolo e pregiudizio
alla salute dei e delle dipendenti della Team Service.
Lavoratrici e lavoratori riferiscono di non essere mai stati sottoposte/i – dal mese di marzo ad
oggi – a test sierologici né tamponi, a differenza di quanto avviene per tutte le altre figure lavorative
che operano all’interno della struttura ospedaliera (OSS, infermieri, medici).
É inaccettabile che, tanto la Team Service quanto la Direzione Sanitaria dell’Ospedale, non si
preoccupino di tutelare la salute delle e dei propri dipendenti e, conseguentemente, anche delle
persone ricoverate all’interno della struttura. Infatti, l’atteggiamento di assoluta non curanza rispetto
al monitoraggio di eventuali contagi tra lavoratrici e lavoratori che, per le proprie mansioni, si
spostano all’interno dell’intera struttura ospedaliera (pronto soccorso compreso), mette a repentaglio
non solo la vita e la salute delle e dei dipendenti, ma altresì delle persone ricoverate.
Per altro verso, lavoratrici e lavoratori del settore pulizie lamentano la carenza di dispositivi di
protezione individuale (guanti, tute protettive, etc) che la Team Service è tenuta a fornire, gravando
sulla stessa il dovere di tutelare la salute delle e dei dipendenti.
Pertanto, con la presente siamo formalmente a chiedere che lavoratrici e lavoratori siano
quotidianamente riforniti di dispositivi di protezione individuale nel numero necessario (e non, come
oggi avviene, in misura insufficiente a coprire un turno lavorativo), nonché sottoposte/i
periodicamente a tamponi e/o test sierologici che possano prevenire il sorgere di eventuali focolai,
con rischio per la salute di tutte e tutti.
Da ultimo, le lavoratrici e i lavoratori della Team Service segnalano un’altra circostanza
assolutamente inaccettabile oltre che incompatibile con la situazione di emergenza sanitaria in cui
versa il Paese tutto. Fin da marzo, infatti, la Direzione Sanitaria dell’Ospedale ha ritenuto di
predisporre un percorso riservato ai pazienti infetti da Covid-19, percorso che dovrebbe garantire che
non ci siano contatti tra persone infette e tutte le altre personalità che, per qualsiasi motivo, si trovino
ad attraversare l’ospedale.
Tuttavia, ciò non avviene, in quanto le ambulanze che giungono all’Ospedale scaricano pazienti infetti
da Covid-19 esattamente di fronte all’ingresso degli spogliatoi riservati al personale delle pulizie. In
sostanza, lavoratrici e lavoratori per raggiungere i propri spogliatoi si vedono costrette/i ad
attraversare il corridoio riservato ai pazienti Covid-19 con evidente pregiudizio alla propria salute.
Inoltre, sempre riguardo agli spogliatoi, i locali adibiti a tale uso risultano assolutamente inidonei
a garantire il distanziamento tra le lavoratrici ed i lavoratori, nonostante all’interno della struttura
ospedaliera si contino diversi locali che ben potrebbero essere adibiti a spogliatoi al fine di garantire
il minor assembramento possibile.
Tutto ciò premesso, siamo formalmente a richiedere che l’azienda datrice di lavoro, la Direzione
Sanitaria, la Prefettura della città di Alessandria, nonché lo S.Pre.S.A.L. – soggetto preposto al
servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro – assumano con urgenza tutti i
provvedimenti di loro competenza al fine di risolvere le problematiche fin qui descritte.

Certe che le situazioni qui descritte verranno prese in carico e risolte con la massima urgenza,
auguriamo distinti saluti.

Marta Pampuro per ADL Cobas Alessandria