Anci chiede al Governo misure concrete per povertà, disabilità, infanzia, famiglia

di Giovanni Barosini*

 

 

Mercoledì ho partecipato (ovviamente su piattaforma) alla riunione della Rete per l’Inclusione e la Protezione sociale per discutere in merito all’aggiornamento del Piano sociale Nazionale e del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla Povertà per il prossimo triennio 2021-2023, che dovranno essere predisposti dai relativi Comitati tecnici e approvati dalla Rete stessa.

Si è trattato di una riunione in cui la Ministra Catalfo ha annunciato le seguenti novità:

  • possibilità di maggiori risorse a disposizione per il rafforzamento dei servizi sociali dei Comuni, sia europee (sono stati presentati diversi progetti a valere sulle risorse del Recovery Fund per potenziare i “Servizi sociali come strumento di resilienza”) sia nazionali;
  • prosecuzione del percorso di individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale attraverso la predisposizione di un DPCM ad hoc (così come nei LEA sanitari), che andranno ricompresi all’interno dei nuovi piani triennali 2021-23 (Piano sociale nazionale e Piano Povertà);
  • possibilità in futuro di risorse aggiuntive anche per intervenire su infanzia e adolescenza attraverso il programma Child Guarantee dell’Unione europea.

I Piani resteranno distinti ma nell’ambito di un quadro strategico unitario che parta non dalle categorie di utenza ma dalla persona e dai suoi bisogni complessi, e che favorisca la convergenza di risorse per la predisposizione ed attuazione del progetto personalizzato di presa in carico.

Nel corso della riunione l’Anci ha sottolineato la necessità e l’urgenza, anche a fronte dell’annunciato incremento delle risorse, di rimuovere tutti quegli impedimenti e vincoli amministrativo-burocratici alla spesa e alla stabilizzazione del personale, che limitano fortemente l’intervento dei servizi sociali nei territori.

E’ altresì importante la riattivazione dei lavori della Rete di protezione e inclusione sociale: obiettivo è quello di lavorare per avere un quadro strategico dei Piani d’intervento non solo sulla povertà ma anche su tutti quei temi legati ai bisogni delle persone: dalla non autosufficienza, alla disabilità e la famiglia.

 

* Presidente Commissione nazionale Anci “Affari istituzionali e riforme” – Roma