Proposte alla Regione Piemonte in tema di esenzione IMU per i corregionali residenti all’estero

L’Associazione culturale Identità Italiana-Italiani all’estero con la lettera che alleghiamo in copia, ha presentato alla Regione Piemonte, in persona del Presidente Alberto Cirio e del Presidente cel Consiglio Regionale Stefano Allasia, una serie di proposte in favore dei corregionali emigrati stabilmente all’estero riguardanti la riduzione dell’IMU sulla prima casa, ed altre tendenti a incentivare il cosiddetto “turismo delle radici”.

Le proposte in favore dei Piemontesi all’estero mirano ad abolire o, quantomeno, ridurre, una grande ingiustizia. Infatti gli Italiani emigrati all’estero, non sono esentati dal pagamento dell’IMU sulla prima casa, a differenza di quanto avviene per tutti gli altri cittadini italiani residenti nel territorio nazionale. Sembrerà strano, sembrera’ anticostituzionale, per violazione del principio di eguaglianza fra tutti i cittadini, ma è cosi’.

Con la nosdtra proposta si chiede che la Regione intervenga per incentivare i Comuni, ai quali spetta il compito di fissare le aliquote dell’IMU, affinche’ fissino nei confronti di immobili costituenti “prima casa” di proprieta’ di Piemontesi stabilmente  emigrati all’estero, aliquote IMU ridotte dell’80 – 90 %.

Alcuni Comuni del Bellunese, su sollecitazione dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, hanno gia’ autonomamente provveduto a significative riduzioni dell’aliquota IMU sulla prima casa dei loro concittadini residenti stabilmente all’estero. La nostra proposta va nel senso che la Regione Piemonte incentivi tali riduzioni da parte dei Comuni piemontesi con un rimborso totale o parziale del minor introito che ne deriverebbe ai Comuni.

Per quanto riguarda il “turismo delle radici”, ricordiamo la specifica competenza in materia della Regione e che occorre approntare fin d’ora strumenti in previsione della stagione estiva e invernale del 2021, per attenuare la crisi del settore turistico verificatasi in questo 2020.

Al riguardo la nostra Associazione propone la istituzione di un “bonus” da erogare in favore dei corregionali stabilmente emigrati all’estero che effettuino soggiorni turistici in uno dei Comuni della Regione di importo commisurato alla durata del soggiorno e al numero dei familiari soggiornanti. L’erogazione dovrebbe avvenire in maniera diretta, su domanda inoltrata su modulistica predisposta presso il Comune o i Comuni in cui si e’ svolto il soggiorno, previo controllo della presenza, da parte della Polizia Locale, della documentazione richiesta (fatture, stato di famiglia, dichiarazione di Iscrizione all’AIRE di un Comune della Regione). L’erogazione dovrebbe avvenire, mediante erogazione diretta sul conto corrente indicato dal richiedente al momento della presentazione della domanda.. Oltre a questo proponiamo che la Regione Piemonte si faccia di carico di promuovere e incentivare con contributi finanziari, la   creazione da parte dei Comuni Piemontesi sia in forma singola che in forma associata, di uno specifico strumento che, sfruttando le moderne tecnologie di comunicazione consenta di riallacciare e mantenere relazioni e rapporti con i propri concittadini stabilmente emigrati all’estero.

“Puo’ sembrare che, in tempi di Covid siano altre le esigenze e le priorita’, ma se si vuole uscire dall’emergenza economica e sociale che il Covid ha causato e causera’ ancora, governanti illuminati pensano anche al futuro e predispongono oggi gli strumenti per il domani”, dichiara il Presidente di “Identita’ Italiana – Italiani all’estero”, Avv. Aldo Rovito, che aggiunge: “per quanto riguarda il turismo riteniamo che le nostre proposte potrebbero usufruire sia di finanziamenti dell’U.E. che del Ministero degli Esteri, mentre i vantaggi che ne trarrebbero i settori del turismo, del commercio, della produzione e dell’export agro-alimentare, sono evidenti: gli italiani e gli italo-discendenti sono i migliori clienti del turismo e delle produzioni “made in Italy”: non basta dichiarare l’importanza degli italiani all’estero per l’economia nazionale e poi non fare nulla per incrementare questo mercato; mi auguro che la Giunta e il Consiglio Regionale del Piemonte esaminino con spirito scevro da pregiodizi e da divisioni partitiche, le nostre proposte, le esaminino, le migliorino, ci chiamino per discuterle ed illustrarle. Di Covid si muore, forse, ma se si pensa solo al Covid, si muore di sicuro”.