Il Perosi Festival riparte con la musica sinfonica dal vivo per tutti

Quest’anno il Festival dedicato a Lorenzo Perosi si intitola ‘La musica dell’anima’, “perché i brani  che presenteremo” spiega il direttore artistico don Paolo Padrini, responsabile della Comunicazione della Diocesi di Tortona “oltre ad avere un grandissimo valore musicale, mettono in evidenza la spiritualità di Perosi in ogni nota, anche nella musica sinfonica che non ha nulla di sacro; Perosi cosi prete e cosi uomo, capace di toccare il cuore anche dei giovani”.

Da qualche anno il mondo dell’arte, ma soprattutto la gente, sta riscoprendo il grande sacerdote tortonese compositore di musica religiosa e sacra ma anche cameristica e sinfonica (1872-1956); per la grande carica umana della sua musica, dolce, romantica, appassionata, lirica, sempre coinvolgente, Perosi – nei primi del ‘900 – riempiva le piazze come oggi i cantanti gli stadi e a quanto pare continua a toccare con efficacia i cuori dei contemporanei.

Se dunque l’ispirazione autenticamente cristiana dei brani perosiani ha fatto si che il secolo scorso una certa corrente di pensiero lo mettesse da parte, di recente grazie  alla Diocesi  e al Comune di Tortona e alla sinergia di pubblico e privato, si è potuto riscoprire il valore universale di questo artista tanto che viene scelto proprio per occasioni di alto contenuto simbolico come per esempio la inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio a Genova, a fine Luglio, e pure per il concerto di Ferragosto in montagna, ripreso da Raiuno.

Il Perosi Festival 2020, realizzato grazie al sostegno di Fondazione Cr Tortona, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CR Torino e Compagnia di San Paolo, apre a prospettive di rilievo sempre più nazionali e internazionali.

Ecco gli appuntamenti di questa edizione, che prima del Covid 19 partiva in primavera e quest’anno si svolge da Ottobre a Dicembre ma con un calendario fitto di appuntamenti importanti.

In calendario un concerto in collaborazione nazionale, venerdì 9 Ottobre a Genova (ore 20), promosso dal Perosi Festival, ma all’interno della stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice (la collaborazione instaurata in occasione della inaugurazione del ponte San Giorgio continua):  insieme alla celeberrima 8° sinfonia di L. V. Beethoven, di Lorenzo Perosi potremo ascoltare il “Transitus animae”, oratorio per mezzosoprano, coro e orchestra. Donato Renzetti, Direttore, Clémentine Margaine, Mezzosoprano, Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice, Maestro del Coro Francesco Aliberti. (inizio ore 20, biglietto a pagamento, per partecipare www.carlofelicegenova.it.)

Il Transitus fu composta da Perosi nel 1907 e conquistò perfino Gabriele D’Annunzio che si intrufolò alla sala di piazza Pia a Roma durante le prove quando Perosi aveva proibito l’accesso a chiunque
Il compositore di fama internazionale Umberto Giordano, dopo aver assistito all’esecuzione a Roma nell’aprile del 1925, esclamò commosso: «Dopo molti anni ho riudito la voce del genio: sono sconvolto e felice».
Il musicologo Gino Roncaglia nel 1953 in «Invito alla Musica», disse: «Lo stile del Perosi in questo oratorio ha la consueta chiarezza italiana: la melodia fluisce spontanea ed appassionata, l’orchestrazione è di una colorita efficacia; la concezione austera, nobilissima. Il dramma dell’Anima al trapasso è sentito ed espresso con intensa commozione. L’eterna vicenda delle implorazioni dell’Anima e delle preghiere del coro, ora sommesse, ora ardenti, danno tutto il senso tragico e tormentoso dell’agonia. Il recitativo dell’Anima è pieno di un’ansietà trepidante e profondamente umana».

La vera prima del Festival sarà al Teatro comunale Dellepiane di Tortona  domenica 11 Ottobre, ore 18.30, con ingresso libero.

I biglietti per tutti e tre i concerti di ottobre, saranno ritirabili di persona (insieme al modulo di tracciabilità anti Covid), dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19 presso la Biglietteria del Teatro Civico di Tortona.

In alternativa potranno essere prenotati telefonicamente contattando il numero 3939403564, il 0131816609 (alla mattina) o scrivendo a segreteria@diocesitortona.it  (per info www.lorenzoperosi.net)

Andranno comunque successivamente ritirati di persona presso il Teatro Civico negli orari e giorni indicati precedentemente.

 

Programma: Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93 – Lorenzo Perosi, Suite n. 8 Genova (fa parte della serie di 9 Suite orchestrali dedicate a città italiane). Direttore Donato Renzetti, Orchestra del Teatro Carlo Felice.

Ovviamente il Teatro è stato messo in sicurezza igienico sanitaria secondo tutte le norme vigenti. I musicisti osserveranno un rigido protocollo anti-Covid e gli ospiti saranno accolti in totale sicurezza.

Come si sa,- dice don Padrini, Direttore artistico del Perosi Festival – il nostro teatro è un luogo splendido. Progettato dagli architetti L. Rascaroli e S. Gilardone, sorge nell’area dell’ex cotonificio dell’imprenditore genovese Mariano Dellepiane, in viale Mariano Dellepiane, e dopo alcune vicissutudini, oggi sta, passo dopo passo, diventando uno dei teatri di provincia più belli e imponenti, all’altezza del Regio di Torino o l’Arcimboldi di Milano. Le due ultime amministrazioni Bardone e Chiodi (senza contare il grande impegno profuso dai vari Sindaci nel corso degli anni fin dalla sua costruzione) hanno prima avviato e attualmente stanno portando avanti con costanza il progetto in una ottica di prudenza e di sostenibilità economica. Gli ultimi interventi eseguiti in vista dei prossimi concerti sono l’installazione delle poltrone nella sala, la realizzazione dei servizi igienici per gli spettatori e per gli artisti, nonché l’ulteriore allestimento dell’illuminazione del palcoscenico e la predisposizione di un parziale impianto per la registrazione degli eventi”.

 

– Domenica 18 Ottobre, ci sarà anche la presentazione del volume “Mi voglia bene…” (ed. Associazione Giuseppe Serassi) a cura di don Fulvio Berti presso la Biblioteca Civica (alle ore 18.00, ingresso libero ma contingentato). Il volume è una raccolta ragionata della corrispondenza tra Perosi e il Conte Francesco Lurani di Milano.

– Domenica 25 Ottobre, sempre a Tortona, un altro evento aperto al pubblico, al Teatro Delle Piane: Insubria Chamber Orchestra diretta da Rodolfo Marini con un interessante programma che prevede brani di L. V. Beethoven (Concerto per pianoforte e orchestra in Mi b maggiore WoO4), Massimo Ravazzin ed una trascrizione di un famoso Quartetto d’archi n° 12, di L. Perosi, realizzata dalla compositrice Adriana Azzaretti. Il concerto inizierà sempre alle ore 18.30.

– Sabato 31 Ottobre, chiude il primo mese perosiano il concerto al Teatro Dellepiane dell’Orchestra giovanile regionale Paganini diretta dal maestro tortonese Vittorio Marchese. I solisti sono neolaureati selezionati nell’ambito di un futuro progetto del Festival per il lancio delle nuove promesse tramite Masterclass di livello accademico per offrire una superspecializzazione.

L’accesso sarà sempre gratuito ma contingentato. La prenotazione dei posti e il ritiro dei biglietti avviene come indicato precedentemente.

Seguiranno altre date sempre con grandi orchestre e applauditi direttori. Ogni spettacolo sarà registrato per poterlo rendere disponbile a tutti sui canali social, sulla piattaforma VinceròTV.com e in tv presto sul circuito nazionale cattolico CoralloSat.

 

Conclude don Padrini:Perosi fu un sacerdote fedele fino all’ultimo alla sua vocazione tanto che nonostante le pressioni che ricevette da più parti, quando era nel gotha della musica internazionale, non volle mai scrivere musica lirica, ma sempre solo musica al servizio di Dio. L’uomo Perosi, di estrema sensibilità, sofferente per tutta la vita, permeò le sue note di tutti i suoi turbamenti e le sue angosce per le sofferenze del mondo così come della speranza nel Signore. Fece ‘carriera’ diventando direttore della Cappella Sistina a Roma, ma dopo la Guerra 15-18  lo si poteva incontrare vestito a Roma tra i poveri ai quali aveva regalato perfino le sue scarpe. Credo sia questa  autenticità della sua ispirazione oltre all’indiscutibile straordinario talento, a farne un protagonista anche ai tempi del Covid“.

 

 

Alcune notizie sul Transitus Animae

 

Il Transitus fu composta da Perosi nel 1907 e conquistò perfino Gabriele D’Annunziò che si intrufolò alla sala di piazza Pia a Roma durante le prove quando Perosi aveva proibito l’accesso a chiunque. Il papà dell’autore nell’udirla la prima volta si emozionò a tal punto da perdere i sensi. Non a caso il primo titolo scelto da Perosi per questa composizione era stato ‘La cantata dell’anima’. Ecco che cosa ne disse  la sorella di Lorenzo Perosi, Felicina: “Renzo aveva appena ultimato il Transitus e nell’intimità della nostra casa di Tortona, presenti papà, mamma e le altre mie sorelle, eseguì al pianoforte l’antifona Maria, Mater gratiae. Tutti fummo presi dall’onda di quella musica, così densa di tenerezza, di abbandono e di consolazione spirituale….i nostri occhi divennero lucidi dalla commozione».

«Ė un lavoro che ho scritto col cuore – spiegò Perosi stesso in una intervista al gionale Il Tirso -. E’ la musica che sentì l’animo mio durante il periodo triste di questi mesi di speranze e di melanconìa infinita».
Al fedele compagno di tante passeggiate, Arcangelo Paglialunga, confidò: «Nel Transitus animae quando dovetti musicare le parole ‘intra paradisi tui semper amoema virentia’ pensai al beato Angelico, che ha dipinto il luogo degli eletti, appunto come un giardino verdeggiante. Ho cercato di rendere questa immagine con il suono dei violini e delle viole con sordina e con la melodia di un clarinetto con un tema campestre e pastorale».