Alla Casa delle donne la mostra fotografica “Plaza de la dignidad – fotografie di una sollevazione popolare”

Nel corso di MIA, la tre giorni organizzata da Non Una di Meno per promuovere e diffondere “Un altro genere di arte” e parlare alla città di diritti, antisessismo e lotta alla violenza di genere usando i linguaggi dell’arte, vivranno anche, sulla mura della Casa delle Donne, i movimenti di protesta cileni.
La mostra fotografica “Plaza de la dignidad – fotografie di una sollevazione popolare” farà parte delle iniziative del festival, nella tappa alessandrina del suo tour nazionale.
Le fotografie del progetto, realizzato dal fotografo Luca Profenna, curato da curato da Fabiola Vara e divulgato in collaborazione con Chile Despertò Italia, saranno visibili per tutta la durata del festival e venerdì 18 settembre, a partire dalle 20.00, sarà possibile partecipare all’incontro di presentazione della mostra, alla presenza del fotografo e con collegamenti in diretta con le organizzazioni femministe in Cile.
Plaza de la Dignidad è una piazza di Santiago de Chile, capitale del Paese latinoamericano. E’ una piazza ampia, aperta, trafficata. Era un venerdì, il 25 Ottobre 2019, quando più di un milione di persone attraversarono le strade della città, per raggiungere questa piazza, chiamata allora ancora Piazza Italia. “La marcha mas grande de Chile”, la chiamarono subito i movimenti. Cambiandone il nome, che da allora è diventata una piazza degna e resistente. Da quel giorno, in Cile, tutti i giorni, tutte le città sono scosse da cortei, presidi, assemblee.

Plaza De La Dignidad è una storia per immagini, che vuole restituire la potenza di alcune giornate di protesta, raccontando quello che sta accadendo da mesi in questo Paese. Scattate nei mesi di Gennaio e Febbraio 2020, queste fotografie narrano avvenimenti collettivi e prese di posizione, lotte nelle città di Valparaiso, Santiago, Talca e Antofagasta, uno spaccato di intrecci di vite che formano comunità di resistenza e solidarietà. Gli attivisti e le attiviste della Primera Linea, i movimenti femministi , le varie associazioni e collettivi , le lavoratrici e i lavoratori, le artiste e gli artisti. E ancora il popolo Mapuche, le studentesse e gli studenti delle università, i ragazzi e le ragazze del Sename. Tutti e tutte vanno a comporre quel grandioso movimento che spinge per un Cile più giusto, degno. Che si batte contro il patriarcato e il neoliberismo, per scomporre il sistema pensionistico AFP, per una sanità pubblica reale e accessibile a tutti e tutte, per un modello d’istruzione includente, per un cambio radicale della costituzione risalente all’epoca della dittatura di Pinochet, contro gli abusi e le violenze della polizia.
Le fotografie hanno un ruolo fondamentale nei processi rivoluzionari di ogni Paese. Rappresentano quel qualcosa di tangibile, reale nei cambiamenti. E possono spingere interesse, dibattitto, pensieri. Riescono a veicolare spesso messaggi di una forza dirompente, a spaccare le tenebre della disinformazione.
Plaza De La Dignidad è una mostra fotografica solidale, uno strumento di supporto per i movimenti cileni, che ha come obiettivo fondante quello di far conoscere da vicino i fatti che hanno portato a questa sollevazione popolare anche a longitudini apparentemente lontane.
Ogni foto, ogni immagine rappresenta la bellezza di chi, di fronte alle ingiustizie, non china la testa. Di chi sceglie di posizionarsi e di provare, assieme, a cambiare le carte sul tavolo.
E’ importante raccontare questa storia, soprattutto in vista del 25 Ottobre 2020. In questa giornata si dovrebbe tenere il Referendum indetto per rivedere, finalmente, la costituzione cilena. Questo referendum è una delle principali vittorie ottenute dai manifestanti. Le proteste, iniziate appunto nell’Ottobre 2019 dopo l’approvazione di una legge che aumentava il prezzo del biglietto della metropolitana della capitale Santiago, già molto caro se confrontato con lo stipendio medio dei lavoratori e lavoratrici cileni, avevano messo in moto un processo di sollevazioni popolari da Nord a Sud.
La violenza sistematica della polizia cilena nelle piazze, le torture e gli omicidi da parte delle forze dell’ordine, sono un qualcosa che hanno suscitato sdegno e rabbia da parte del mondo intero. Ma non basta. Non basta arrabbiarsi. Bisogna continuare a tenere alta l’attenzione su questo pezzo di pianeta.

Plaza De La Dignidad prova, allora, a fare da spugna, con ottiche diverse.

Le foto che vedrete sono state scattate all’interno dei movimenti, per i movimenti. Sono anch’esse prese di posizione. Nette. Perché l’unica bussola che indica la direzione è il ribadire il concetto per cui solo il popolo aiuta il popolo. Adelante!

Per supportare il progetto e la mostra fotografica è possbile donare qui :
https://www.produzionidalbasso.com/project/mostra-fotografica-plaza-de-la-dignidad-chile-fotografie-di-una-sollevazione-popolare/