Scuole e seggi a Casale Monferrato? Il caos è a Roma

print

In merito alla nuova interrogazione dell’On. Lavagno, che ancora una volta si distanzia dalle scelte del Segretario Nazionale del PD, non si può che rimanere però basiti.

La richiesta di cambiare sede ai seggi che si terranno nelle scuole è già stata visionata e “processata”, grazie ad una sua interrogazione precedente, alla quale l’amministrazione ha risposto con prontezza, e riservandosi di far modifiche alle sedi qualora ci sia il tempo di farlo, ad oggi impossibile.

Sulle scuole e la loro ripartenza, le date, il mezzo servizio, è possibile schierarsi in qualsiasi modo si voglia, però ci sono fatti oggettivi che bisogna valutare a monte. Per prima cosa bisognerà spendere una semplice riflessione sulla scelta delle date di Referendum e inizio scuola, armonizzarle fra loro a monte (nelle stanze dei ministeri) sarebbe stato utile, ed invece così non è.
Allo stesso modo mancano, come ogni anno e come in ogni scuola, alcuni fra i docenti necessari per la ripartenza a tempo pieno, certamente non è l’amministrazione di Casale ad essere in colpa, altrimenti non si spiegano tutte le altre scuole in Italia con lo stesso problema.

Non esageriamo poi nel non comprendere la scelta dei banchi a rotelle, più utili forse al gioco degli autoscontri che al tornare in classe in sicurezza.

Le famiglie, attraverso i vari organi di comunicazioni, sono state avvisate per tempo, non è tempo per le polemiche ma per portare qualche vera novità, più a Roma che a Casale.

Fabio Botteon
consigliere comunale Fratelli d’Italia Casale Monferrato