Il sindaco Riboldi: “a Casale inaccettabili code alle Poste: segnalazione al Prefetto e interrogazione al Governo”

«Le Poste svolgono un servizio pubblico e le modalità in cui viene svolto a Casale e nel Monferrato, non certo per colpa dei dipendenti ma per la volontà centrale di chiudere gli uffici periferici, non è degno di un paese occidentale». È colma la pazienza di Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato e  ViceResponsabile Nazionale Enti Locali di Fratelli d’Italia, che già nel mese di agosto aveva sollevato il problema delle lunghe code e dei disservizi con la direzione provinciale di Poste Italiane, rimanendo però inascoltato.
Così il Primo cittadino ha deciso non tollerare ulteriori ritardi e ha inviato una lettera al Prefetto Iginio Olita.

«Eccellenza, mi vedo costretto a disturbarLa rivolgendomi a Lei per segnalare l’incresciosa situazione che imperversa circa il servizio di Poste Italiane a Casale Monferrato.
Non entro nel mero giudizio delle consegne, mi concentro sul fatto che la chiusura degli uffici periferici crea code chilometriche all’esterno della posta centrale. Alcuni utenti hanno interpellato la Posta centrale per usufruire dei servizi, anche online, delle poste periferiche e gli è stato risposto che non è possibile modificare alcunché e che devono attendere l’apertura degli uffici periferici. Tengo a sottolineare che in due occasioni il Nucleo Comunale di Protezione civile, ha dovuto intervenire all’esterno dell’Ufficio distribuendo acqua agli anziani in coda sotto il sole. Tengo a sottolineare inoltre che le poste svolgono un servizio pubblico e che questo, nelle modalità in cui è svolto a Casale Monferrato, non è degno di un paese occidentale».

Ma i disguidi causati dalla gestione dell’emergenza Covid da parte della Direzione provinciale di Poste, non è finita soltanto sul tavolo del Prefetto. Grazie all’intervento di Riboldi, infatti, finirà anche sui banchi del Governo grazie ad una interrogazione parlamentare depositata nei rispettivi rami del parlamento dall’On. Andrea Del Mastro delle Vedove e dal Sen. Gaetano Nastri, entrambi del partito di Giorgia Meloni.