Anche il Rainbow Team domenica alla Festa del Po

Non molta gente sulle sdraio, ma tanti sulle scalinate incuriositi dalle barche che correvano sul fiume. La giornata di ieri domenica 12 luglio ha visto protagonisti gli Amici del Po e Rainbow Team per una presentazione delle attività su acqua che in futuro potrebbero essere le principali attrattive per Casale Monferrato, la provincia e l’intera Regione. «Per noi è stata una bellissima giornata di test e di prove – dice il team principal ex campione mondiale di Formula 1 Fabrizio Bocca –. Finalmente abbiamo potuto farle in un campo prove completamente nuovo. Mi sembrava quasi di essere sul fiume Po, ma in altre zone, quelle verso la provincia pavese dove ci sono distanze maggiori e possibilità di navigazione. Dove queste iniziative vengono già fatte. Abbiamo uno specchio d’acqua bellissimo che va rivalutato».

Complici della buona riuscita della navigazione sul Po casalese sono la recente rimozione dell’isolotto che rende il fiume libero da ostacoli e l’ospitalità degli Amici del Po che «ogni volta si ricorda di noi e ci invita», dice con gratitudine Bocca.

I ragazzi del Rainbow Team domenica mattina sono arrivati prima delle 9 per piazzarsi, sistemare le boe in acqua e creare un ambiente perfetto per gli allenamenti, quasi come se dovessero gareggiare. Questo perché sono abituati a farlo ogni volta che si spostano per portare la loro passione in giro. Ieri finalmente hanno potuto farlo nella loro città, un obiettivo che avevano da tanto tempo. «Ogni volta dobbiamo muoverci per almeno 70 km fino a Viverone per allenarci. Siamo contenti di averlo potuto fare a Casale e vogliamo che questo continui», dice Fabrizio Bocca fiducioso dei progetti futuri, tra cui quello più importante di una scuola con base casalese per i giovani che hanno già deciso di unirsi al mondo della motonautica e quelli che devono ancora iniziare. Perché «già l’anno scorso – ricorda l’allenatore – con la prima prova con l’associazione della protezione civile di Morano Po La Chintana abbiamo visto come tanti ragazzini fossero incantati da questo sport e volessero approcciarsi per la prima volta al mondo delle barche. Siamo sicuri che creare una base a Casale sarebbe utile per tutti loro, anche perché non esiste una scuola piemontese, il che ci porta a spostarci fino in Lombardia. La nostra città, così, diventerebbe l’unica in Piemonte a istruire i giovani sulle imbarcazioni».

Proprio ieri, infatti, i giovani Oleg Bocca, Ettore Bo, Clement Kalondero, Vincenzo Galofaro, Federico Temporin e Giovanni Merlo (mancava solo Giulio Rimondotto) hanno fatto delle prove di allenamento, istruzione e approfondimento delle nozioni di navigazione, «anche dal punto di vista di come portare la barca per migliorarne la capacità di guida», spiega Bocca. «Per noi è stata una giornata molto utile e mai successa prima a Casale. Mi è sembrato di tornare indietro agli anni in cui mi allenavo io, fino al 2009 quando lo facevamo ancora con i primi piloti del Rainbow Team».

Anche se sull’acqua del fiume Po di Casale bisogna stare attenti alle diverse profondità, evitando comunque la zona dell’ex isolotto perché lì il livello del corso è di appena un metro, Bocca si dice fiducioso per il futuro e chiede che le Istituzioni capiscano l’importanza del mondo della motonautica per valorizzare il territorio. «Se non troveremo spazio a Casale – dice – cercheremo altrove per la scuola». Tra i progetti futuri c’è, infatti, la costituzione di un centro Coni come quello di Procida: per crearlo servono tre discipline nautiche e Casale, con la sua motonautica, il canottaggio e la canoa potrebbe raggiungere l’obiettivo.