10 al sindaco Cuttica promosso dai cittadini, e all’infettivologo Garavelli. E poi ancora il parcheggio sotterraneo di Piazza Garibaldi! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Alessandria ha sancito il suo gradimento per il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Questa è la notizia: “Classifica annuale del Sole 24 Ore: sale il gradimento degli alessandrini per il sindaco Cuttica di Revigliasco. Salvini da Roma: “Sono orgoglioso”. Come scritto nell’articolo, Alessandria è stata negli ultimi anni una “piazza piuttosto complicata” per gli amministratori politici e oggi questo lusinghiero risultato potrebbe incoraggiare questa amministrazione ad utilizzare gli ultimi anni di mandato per dare una svolta importante alla città. Oggi il Sindaco Cuttica è al 28° posto con il 56,8% di gradimento, allo stesso punto del percorso di mandato l’ex Sindaco Rita Rossa era maglia nera nella stessa classifica di gradimento pubblicata da Il Sole 24 Ore. Poisizione che occupò in verità stabilmente per quattro anni di fila: 2014, 2015, 2016 e 2017. risultando costantemente il sindaco di capoluogo di provincia meno gradito d’Italia. Al tempo intervistata, Rita Rossa fece notare che spesso sondaggi e risultati elettorali non vanno nella stessa direzione. Non fu il suo caso però, e nel 2017 gli alessandrini alle urne confermarono pienamente le classifiche del Sole 24 Ore degli anni precedenti.
Se oggi il sindaco Cuttica ha meritato tale gradimento significa che una buona fetta di cittadini ha compreso la grave situazione economica che l’attuale amministrazione ha dovuto affrontare, e che tutti conosciamo, quindi ha premiato il sindaco e lo ha incoraggiato a proseguire. Attenzione però: questo deve essere uno stimolo, non un traguardo, e il sindaco di Alessandria in questi due anni deve sollecitare la sua squadra politica e la parte tecnico/burocratica a migliorare, e a dare il massimo per Alessandria.
Voto: 10

2) Il massimo voto anche al Prof. Pietro Luigi Garavelli. noto infettivologo alessandrino, Primario di Malattie Infettive all’Ospedale Universitario “Maggiore della Carità” di Novara. Il Prof Garavelli durante la pandemia non è andato a fare onnipresenza televisiva come alcuni suoi colleghi divenuti “divi”. Garavelli ha lavorato seriamente nel suo Ospedale, e in funzione di ciò che sta accadendo in questi giorni, non avendo ‘peli sulla lingua’, ha postato su Facebook questa frase: “Finita la pandemia ce la prendiamo con ospedali e medici prima considerati eroi, quegli eroi ora da trascinare nei tribunali. Molti Operatori Sanitari e non, anche Volontari, che hanno operato sul territorio ed in Ospedale, talvolta pagando di persona con la vita e la malattia. La maggior parte pure in silenzio nonostante abbiano visto in faccia la morte con conseguenze psicologiche, che segneranno il resto della loro vita, è su altri che dovremmo prendercela, con chi ha reali responsabilità per averci trovati impreparati, soprattutto chi ha tagliato fondi alla sanità a partire dal Governo Monti con il decreto Balduzzi” . Siamo onesti, questo commento non fa una piega per quanto è accaduto e nella realtà altri hanno colpe, a partire dall’Organizzazione mondiale della sanità (con la funzione di vigilanza sanitaria, e di emettere avvisi alle autorità sanitarie dei paesi membri relativi ai rischi pandemici), ma anche in Europa l’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e in Italia il Ministero della Salute (con compiti in materia sanitaria, di profilassi e raccordo con le istituzioni internazionali ed europee nel campo della salute). E ancora L’Istituto superiore di sanità (Organo tecnico scientifico posto sotto la vigilanza del Ministero della Salute). Poi ci sono le Regioni. In Piemonte negli ultimi anni sono stati fatti tagli, smembrati reparti negli ospedali territoriali, dove medici e personale che si sono trovati quasi ‘a mani nude’ a lottare con qualcosa di cui manco Dio era a conoscenza. Ecco chi è da denunciare in blocco alla Corte di Giustizia Europea. Ho fatto una chiacchierata con il Prof. Garavelli, che già da marzo parlava di una cura con il Plaquenil e Remdesevir, altri sono arrivati dopo, e la domanda che mi ha posto: “Cosa accadrà senza Plaquenil, bloccato dall’ AIFA, e Remdesevir spazzolato dagli USA, cioè senza antivirali anche se aspecifici? Il vaccino ad oggi è un punto interrogativo, se il virus dovesse tornare in modo massiccio che faremo? Riprenderanno il lockdown e ci cureremo con l’acqua di Lourdes?”.
Voto: 10

 

3) Ogni tanto si riparla del parcheggio sotto Piazza Garibaldi. Su Il Piccolo del 3 luglio, a pag. 11 il titolo: “La visione di Anfossi “fontane e giardini, piazza Garibaldi diventi un salotto”. L’articolo parla di un parcheggio interrato e di un arco che ricorda il ponte Meier, un progetto che è a disposizione della città se il Comune lo vuole, il Sig. Anfossi ne sarebbe felice. Preciso che l’insufficienza non va né al Sig. Romano Anfossi, che ho sempre ammirato per passione, idee, ostinazione a non arrendersi alla speranza per uno sviluppo di Alessandria. E neppure al bravo Architetto Aurora Mulas, chiamata a disegnare il progetto che dalle immagini richiama i bellissimi giardini e parchi di Dubai. L’insufficienza, e sono stata generosa nel voto, va all’idea partita quasi vent’anni fa con l’amministrazione Scagni e a a seguire amministrazione Fabbio, bloccata dall’amministrazione Rossa, sussurrata dall’ amministrazione Cuttica (pare senza troppa convinzione) di fare due piani di interrato sotto la nostra grande piazza, con possibili problemi di falda che nessuno considera. Nel mio archivio ho trovato un documento del 2015 ricevuto dalla Dott.ssa Gianna Calcagno (ex Presidente Museo del Fiume, Commissario circoscrizione nord nel dopo alluvione, esperta storica nell’ambito di problemi idrogeologici della città). C’è scritto: “Nel 1996 la Regione Piemonte commissionò al Politecnico di Torino la redazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive. Tra gli elaborati prodotti erano compresi la carta dei livelli di prima falda e la mappatura delle ghiaie e sabbie utilizzabili a fini estrattivi. Sono state analizzate tutte le stratigrafie dei pozzi depositate negli archivi della Regione Piemonte. Risulta che sotto piazza Garibaldi la falda si trovi a circa 5metri dalla superficie e i terreni sono costituiti da ghiaia e sabbia”. Ho interpellato la Calcagno in merito e abbiamo dedotto che il progetto del parcheggio prevede di scendere ben al di sotto del livello di falda, quindi ci siamo chieste se siano state debitamente considerate le difficoltà ed i costi previsti per l’impermeabilizzazione di un perimetro così vasto, e se sia il caso di avventurarsi in questa impresa. La Calcagno ha evidenziato che purtroppo abbiamo già avuto diversi esempi in città in cui gli effetti della falda superficiale sono stati colpevolmente sottovalutati. Alcuni esempi: sottopasso scavato e poi chiuso di fronte al Pronto Soccorso, alla piscina in via Campi a fianco alle scuole Morbelli (dove si è fatto un costoso dietrofront a lavori inoltrati). Se si vuole abbellire la piazza nulla da eccepire, il progetto Mulas è veramente bello ma… quanto potrebbero durare fontane, laghetti e aiuole? Non dimentichiamo la fine del laghetto del Villaggio Fotovoltaico, un gioiellino, e come è stato ridotto. Mi chiedo se noi ci meritiamo di avere una città bella, pulita, accogliente.
Voto: 5