Coldiretti: “Anche la vendita di gelati a -20%: è proprio crisi!”

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Nonostante l’arrivo del grande caldo, contrariamente alle previsioni, non decolla il consumo di gelati che fa segnare un calo stimato pari al 20%: a pesare sulla domanda è stato sicuramente il clima pazzo ma soprattutto il vuoto lasciato dai turisti stranieri in questa estate 2020 segnata dall’emergenza Covid.

In periodi “normali” questo alimento sviluppa un fatturato annuale di 4,2 miliardi di euro con un 94% degli italiani mangia abitualmente il gelato artigianale per il gusto e la bontà delle materie prime e la sensazione di refrigerio con quasi 7 consumatori su 10 che preferiscono i coni alle coppette secondo l’ultima indagine Fipe.

“Va sottolineata nella preparazione del vero gelato l’importanza della qualità del latte e della frutta e delle altre materie prime – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta, dove è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente”.

Il consumo pro capite all’anno è sempre stato di oltre 6 chili: ad essere preferito, di gran lunga, quello artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.

La situazione è preoccupante considerato che per la produzione delle 39mila gelaterie presenti in Italia sono occupati 74mila lavoratori e vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti con un evidente impatto positivo sulle imprese fornitrici e cresce anche la preparazione casalinga dei gelati che consente un’accurata selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta.

La storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana dell’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio.

Da allora la corsa del gelato non si è mai fermata…