Coldiretti su fauna selvatica: “Cinghiali causano nuovo incidente sulla A21 a Castelceriolo: emergenza per tutti, non solo per agricoltori”

Fornaro: "il contenimento della fauna selvatica è fondamentale per limitare i danni ai nostri agricoltori" CorriereAl“Non è più solo un problema degli agricoltori e di colture devastate. L’ennesimo incidente questa notte a causa della fauna selvatica sul territorio provinciale non fa che amplificare quello che continuiamo a denunciare da anni: la proliferazione senza freni di cinghiali e caprioli sta mettendo a rischio la sicurezza delle singole persone. Servono misure straordinarie, i piani di contenimento messi in atto non sono sufficienti”.

In queste parole tutta l’amarezza e la preoccupazione del Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco a poche ore dalla brutta esperienza che questa notte, verso le 3, lungo l’autostrada A21, all’altezza di Castelceriolo in direzione Piacenza ha visto coinvolti due automobilisti e l’autista di un mezzo pesante per l’improvviso attraversamento di un cinghiale.

Diversi i danni ai mezzi, per fortuna non si sono registrati feriti gravi ma la situazione è insostenibile.

“Ormai la fauna selvatica ha superato di gran lunga chi tenta di mantenere e custodire il territorio – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo –. Nelle nostre campagne, a breve, ci saranno più animali selvatici che lavoratori, mentre per le strade e nelle città non è una novità, già da tempo, imbattersi in questo genere di animali. La situazione si è aggravata ulteriormente a seguito del lockdown degli scorsi mesi, dove, con i territori meno presidiati, cinghiali, daini e non solo, sono stati liberi di girare indisturbati continuando a crescere di numero”.

Quotidianamente si registrano incursioni segnalate dalle imprese agricole, dove continuano a venir danneggiate le fasce e i classici muretti a secco, mentre viene fatta razzia nei raccolti di frutta e verdura, per non parlare dei danni nelle vigne e della minaccia che rappresentano per gli animali della fattoria.

“Per tali aziende perdere il frutto del lavoro di questi mesi, rappresenta un ennesimo danno che si va a sommare a quelli causati dall’emergenza sanitaria Covid-19, in un momento in cui è quanto mai necessaria e auspicabile, invece, un’effettiva ripresa dei mercati. Ma più in generale, le frequenti incursioni della fauna selvatica, non stanno solo mettendo a  rischio la sopravvivenza delle imprese agricole locali, ma anche la salvaguardia del territorio, l’incolumità delle persone, la sicurezza ambientale e degli stessi animali, dato che un così alto numero di esemplari può facilitare inoltre l’insorgere di epizoozie.  È per questo che come Coldiretti Alessandria abbiamo ribadito alla Provincia la necessità di ricorrere a misure urgenti ed immediate”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.

Dal 16 maggio si è riaperta la caccia di selezione sono, però, necessarie misure straordinarie, oltre al fatto che gli Atc e i Ca, che non l’hanno ancora fatto, presentino le relative proposte di piano di prelievo selettivo al fine di contenere i danni su tutto il territorio.