Coldiretti: “Fauna selvatica, l’emergenza continua”

Emergenza ungulati: martedì mattina protesta silenziosdegli agricoltori in via Galimberti CorriereAlGiugno si è aperto con l’ennesimo incidente causato sul territorio piemontese dalla fauna selvatica: è accaduto ad Alba lunedì scorso quando un giovane agricoltore è stato caricato da un cinghiale nel suo noccioleto cavandosela con cinque giorni di prognosi.

Una proliferazione senza freni che sta mettendo anche a rischio la sicurezza delle persone ma anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali e di aree ad elevato pregio naturalistico.

“Ancora una dimostrazione che evidentemente i piani di contenimento messi in atto non sono sufficienti – dichiarano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo –. Dal 16 maggio si è riaperta la caccia di selezione assolutamente necessaria dopo che, con il lockdown, i territori sono stati meno presidiati e la fauna selvatica si è presa ulteriori spazi. Sono, però, necessarie misure straordinarie, oltre al fatto che gli Atc e i Ca, che non l’hanno ancora fatto, presentino le relative proposte di piano di prelievo selettivo al fine di contenere su tutto il territorio piemontese i danni. Ribadiamo quanto sia urgente invertire la tendenza degli ultimi 6 anni in cui, in Piemonte, si sono registrati 7.000 incidenti causati dalla fauna selvatica con una media pari a circa 1.200 incidenti l’anno. Oltre alla sicurezza dei cittadini, in gioco ci sono i raccolti delle nostre campagne che, ancor più in questa fase, rappresentano una fonte di approvvigionamento alimentare importante e sono il frutto di un lavoro che non si è mai fermato, nonostante le difficoltà del periodo. Perdere tutto ciò adesso sarebbe un doppio danno, in un momento in cui le imprese agricole necessitano e auspicano una effettiva ripresa dei mercati”.

Semine, foraggi, frutta, ortaggi, vigneti e una vera e propria minaccia per gli animali della fattoria: nelle campagne ci sono più selvatici che lavoratori agricoli, una situazione drammatica e Coldiretti Alessandria torna a lanciare l’allarme sulla necessità di difendere le forniture alimentari del Paese ma anche la sicurezza e la salute dei cittadini.