Cari novesi, siamo nella fase più delicata della pandemia: guai a considerare finita l’emergenza!

print

di Gian Paolo Cabella*

 

 

Care concittadine e cari concittadini,

siamo giunti nella fase più delicata della pandemia qui da noi: stiamo forse uscendo dal pericolo, ma basta pochissimo per farci ritornare ai bui momenti dell’emergenza. E poiché la scienza medica fino ad ora non ha potuto proporre altro rimedio che il distanziamento tra le persone e le protezioni personali delle vie respiratorie per evitare i possibili contagi, dobbiamo mettere in pratica le poche elementari regole che ci vengono quotidianamente illustrate e che dovrebbero essere di dominio pubblico.

Vi ricordo che il nostro Presidente della Regione, l’on.le Alberto Cirio, ha emesso l’altro ieri l’ordinanza n. 64, con la quale ci invita per qualche giorno ancora, fino al 2 giugno compreso, ad osservare l’obbligo di portare la mascherina sempre, in tutti i luoghi pubblici all’aperto dei centri abitati, nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, in tutte le aree pertinenziali dei centri commerciali delle grandi superfici di vendita e in tutti i luoghi e le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza.

Mi rivolgo pertanto a tutti voi, soprattutto ai giovani e a quanti di loro hanno osservato scrupolosamente le regole del distanziamento sociale e della reclusione in casa e che, naturalmente, con espressioni di sollievo per lo scampato pericolo, sono pervasi dal desiderio di tornare a socializzare. Portate pazienza ancora, magari sarà per poco, ma non lasciatevi trascinare dall’entusiasmo, siate prudenti e non rovinate tutto il lavoro che, grazie anche il vostro aiuto silente, i nostri eroi, i sanitari impegnati nella lotta, i volontari della Protezione Civile e delle associazioni, il personale dei servizi pubblici hanno compiuto per combattere il nemico invisibile di questi mesi.

 

*Sindaco di Novi Ligure