Ricordo di Luciano Olivieri, il poeta dei gatti [Alessandria in Pista]

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di Mauro Remotti

 

L’associazione Alessandria in Pista, l’associazione Amici del Museo Etnografico Gambarina e il Coro “I Uataron” ricordano Luciano Olivieri.

 

Il dialetto alessandrino ha perso un altro dei suoi alfieri più rappresentativi: Luciano Olivieri. Più volte vincitore del Concorso dialettale “A SUMA TÜC GAJÓUD”, era considerato unanimemente come il più degno erede di Sandro Locardi.  La gentilezza, i modi garbati ed eleganti, la raffinata sensibilità erano i suoi tratti inconfondibili. Per il suo amore incondizionato nei confronti dei felini è stato giustamente definito ‘il poeta dei gatti’. D’altronde, lo stesso Luciano amava dire che: “il gatto, come il mandrogno, è spesso schivo e sospettoso; devi averci a che fare parecchie volte prima che ti dia confidenza, ma una volta che hai stabilito una sintonia emotiva non potrai più farne a meno”.

Nato vicino al ‘Tanaro sonante’, ha sempre avuto “Lisandria ant el cor”. Sono veramente tante le opere di Luciano che hanno emozionato gli spettatori nel corso delle numerose serate dialettali; per salutarlo abbiamo scelto alcuni versi della bellissima U rè dla Pìsta: A mn’an vàgh per strà e giardén, són el gàt pü bèl ch’l’ešìsta, a spasìg piàn pianén, a són u rè, u rè dla Pìsta… La nóc adès l’e dventàja méa! Am pérd tra i só bràss, a sént la puišéa con el stéili an grànd spatàs!