I nuovi comandamenti [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

 

 

Se è vero che i tempi cambiano allora è giusto che cambino anche regole e comandamenti.

Per natura sono propenso ai cambiamenti.

La creatività e la curiosità sono figlie di prospettive differenti; avere sempre lo stesso punto di vista rischia di risultare stantio, stucchevole e improduttivo.

Forse è per questa ragione che ciclicamente desidero una boccata d’ossigeno.

Da piccolini ci portavano in montagna per cambiare aria e il vizio persiste.

Concluso il preambolo, avanzo la proposta di un decalogo che farebbe fronte alle esigenze della nuova umanità.

Naturalmente è tutto da costruire, mi piacerebbe però partire da un punto che potrebbe risultare basilare:

Ricordati di sanificare le scarpe.

Potrebbe apparire blasfemo, in realtà si tratta solamente di egoismo e sopravvivenza.

Mi fa sorridere la spavalderia di coloro che, fingendo che gli ultimi due mesi siano stati solamente un brutto sogno, avrebbero l’aspirazione di vanificare gli sforzi collettivi per interesse personale.

Quindi ecco il secondo punto:

Non uccidere.

Suona incredibilmente rivoluzionario, io lo trovo affascinante, calzante, una punta démodé.

Per andare incontro alla necessità di mantenere la distanza interpersonale propongo una moderata lussuria:

Desidera la donna d’altri ma a non meno di un metro e mezzo.

Chi è dotato di particolari dimensioni in questo frangente sarebbe privilegiato ma un punto vagamente discriminatorio e penalizzante (scusate il calembour) per la stragrande maggioranza dell’umanità maschile secondo me fa acquistare appeal all’operazione.

L’ultimo comandamento che vorrei proporre penso sia quello che ci troverà tutti d’accordo.

Non rubare ma se proprio devi fallo con discrezione e senso di colpa.

È un punto di continuità col passato e una porzione di conservatorismo – per rispetto della storia – va considerato.