La Lega di Novi replica al Pd: “Noi pensiamo a lavorare per la città: non è il tempo delle polemiche inutili”

A Novi torna l’appuntamento con la Torre di Carta CorriereAlLeggiamo un comunicato stampa emesso dal Partito Democratico di Novi Ligure sul ruolo trasparente e attivo preteso nei confronti del Comune su alcuni argomenti legati all’emergenza originata dalla pandemia del corona virus; gli argomenti che vengono citati, e per i quali si lamenta la mancata informazione sarebbero:

Distribuzione dei buoni pasto, che poi invece sono i buoni spesa: a prima vista la differenza è di poco conto, ma in realtà vogliono sottendere molto, e cioè che:

1) i buoni pasto si danno ai soliti “fruitori dell’assistenza sociale” che, per la sfortuna o altra causa, non hanno avuto la possibilità o la forza (o non hanno l’intenzione) di adeguarsi agli usi del consorzio civile ed allora sono costretti a riferirsi alla carità (carità che, diciamola tutta, spesso è pelosa!) e per costoro le risorse ci sono già, stanziate dal C.S.P. con le contribuzioni dei comuni consorziati

2) i buoni spesa si devono dare a coloro che, in un modo o nell’altro e come tutti possono immaginare, si sono trovati improvvisamente senza introiti, oppure a quei lavoratori a tempo determinato (viva il job-act!) che improvvisamente hanno perso lo stipendio a causa della chiusura dell’azienda per l’epidemia del coronavirus.

Ebbene, avere un ruolo trasparente ed attivo in questo campo che vuol dire? Non basta aver dato all’Ente individuato il compito di applicare le regole già stabilite, non dalla Giunta, ma dall’ordinanza 658 della Protezione Civile? Cioè dare priorità a chi si trova nella condizione 2)? Occorre anche avere qualche suggeritore? Perché? Chi professionalmente è titolare di una funzione operativa per INDIVIDUARE IL BISOGNO, e ci riferiamo alle assistenti sociali del Consorzio Servizi alla Persona, non è abbastanza aiutato o indirizzato dalla politica? (e dicendo “politica” ci scusiamo, perché non vorremmo sporcare questa parola con allusioni fin troppo abituali).

Forse il PD vuole conoscere i nomi dei beneficiari di tanta grazia? Non abbiamo voluto conoscerli neanche noi, perché quest’ansia? Forse scappa qualche buon riferimento, di cui tener conto alla prossima occasione?

Monitoraggio del territorio: cosa significa? I controlli che vengono esercitati quotidianamente dalla Polizia Municipale? (ricordiamo che i numeri sono pubblicati quotidianamente sul sito del Comune) o forse si intende conoscere qualcosa di più? Non sappiamo che valore attribuire a questa
espressione verbale, che ci pare vuota, ma siamo disposti ad accogliere suggerimenti da chi pensa di saperne di più.

Espianto di fegato e rene all’Ospedale di Novi Ligure CorriereAl

Situazione sanitaria: chi può sostenere che venga nascosto qualcosa circa l’andamento dei contagi da quando l’epidemia è stata acclarata dagli organi preposti? Ricordiamo che questa figura di massima autorità sanitaria attribuita al Sindaco vuol dire:

v che in materia sanitaria i Comuni sono titolari di poteri autorizzativi per la realizzazione di strutture socio-sanitarie e per l’esercizio di attività medica (eventuali progetti edilizi saranno,
pertanto, sottoposti al vaglio comunale per quanto riguarda il profilo urbanistico e necessiteranno di una verifica da parte della Regione in merito alla compatibilità degli stessi con il complesso fabbisogno locale e l’idonea collocazione territoriale)

v che la legge attribuisce altresì al Sindaco – in qualità di autorità sanitaria- la facoltà di disporre dei c.d. Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e in qualità di autorità locale, di adottare provvedimenti urgenti al verificarsi di situazioni di particolare gravità che interessano l’igiene e la sanità pubblica sul suo territorio (e non in caso di episodi come il presente che interessano tutta la nazione; del resto dovrebbe essere ormai noto a tutti che il potere di ordinanza dei sindaci nella materia di attualità è stato inibito dall’art. 35 del D.L. 2 marzo 2020, n. 9)

v che il Comune, infine, attraverso la Conferenza dei Sindaci dell’ASL prevista dal D.Lgs. n. 502/1992: – partecipa alla programmazione delle attività sanitarie, anche a livello regionale

– esamina il bilancio pluriennale di previsione e quello di esercizio dell’ASL

– rimette alla Regione le osservazioni in merito ai bilanci

– verifica l’andamento generale dell’ASL

– partecipa, con risorse proprie ad aumentare i livelli di assistenza

E allora chiediamo agli estensori del comunicato se non risulti anche a loro che l’operatività della conferenza dei sindaci dell’ASL AL sia abortita sul nascere, al momento della prima convocazione nel settembre 2019, per espressa volontà di un partito politico che ha fatto in modo che mancasse il numero legale, preoccupato di una evidente diversità di maggioranze scaturite dopo le elezioni del 25 maggio.

E allora? Cosa facciamo in termini propositivi per la “gestione” della sanità? Oppure si pensa che il concetto di sanità si individua semplicemente nella lotta tra città per avere l’ospedale più grande? I fatti hanno dimostrato che non è cosi.

Gestione della comunicazione dell’emergenza: ogni giorno sul sito internet e sulla pagina facebook del Comune vengono pubblicati i dati che vengono ricavati dalle uniche fonti ufficiali che ci vengono messe a disposizione dalla Regione. Si è già riferito che il sito della Regione dal quale
attingere l’aggiornamento dei dati è impreciso ed assomma in un unico file, in modalità indistinta, i positivi (compresi i deceduti che non conosciamo dal file, ma dagli elenchi del nostro Stato Civile) i
sottoposti a quarantena, i negativi e finanche coloro per i quali non esiste specifica ulteriore (cioè nome e cognome ma non il dettaglio della condizione). Le autorità competenti (leggi ASL) hanno
avuto inibizione a comunicare i dati al di fuori dei canali ufficiali e cioè il file di cui sopra, ricavabile da un link al quale accedere previa identificazione di user e password ed il sito della Regione.

Da ultimo: il sindaco non è lasciato solo, discute e tratta i problemi della città con la Giunta e con gli esponenti della sua maggioranza: la sua educazione gli impedisce di colloquiare in termini accesi sui problemi veri o finti che vengono posti dall’opposizione. In realtà il Sindaco è consapevole di dover rispondere ad un elettorato che gli ha chiesto di governare, portando delle novità in una condizione ormai compromessa dall’abitudine di una classe dirigenziale che si riteneva infallibile e depositaria della verità. Tutto questo con metodi educati cerca di fare il Sindaco: spazio di dialogo e di confronto a tutti, ma chi ha la responsabilità della gestione vera? quella discussa in una specie di unità corale con chi ha avuto un altro ruolo dal responso delle urne elettorali? La risposta è in mano
agli elettori, come sempre, e speriamo sia sempre così.

Segreteria e Gruppo Consiliare Lega Novi Ligure