E’ boom per la richiesta di limoni, usati come disinfettanti naturali in tempo di coronavirus, anche nella spesa degli alessandrini.
Si tratta di una nuova centralità per l’agricoltura, con la riscoperta di nuove funzionalità come l’impiego in Italia dei trattori per la sanificazione delle strade o la possibilità di utilizzare le eccedenze di vini generici per ottenere alcol disinfettante.
E se i limoni non sono ovviamente un prodotto del nostro territorio, la richiesta però non manca, quindi, direttamente dalla Calabria e dalla Sicilia, grazie alla rete di Campagna Amica, al Mercato Coperto di via Guasco, dal martedì al sabato dalle 8 alle 13, le cassette vengono puntualmente rifornite mentre, per chi usufruisce della spesa a domicilio, gli agrumi arrivano direttamente a casa.
“Il caso eclatante dei limoni – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è la punta dell’iceberg dello sconvolgimento in atto sul mercato agroalimentare mondiale dove si riducono i commerci con fluttuazioni violente dei prezzi e carenze per alcune categorie di prodotto. Le esportazioni di limoni sono sottoposte addirittura a controllo preventivo al pari di mascherine, ventilatori polmonari e altro materiale sanitario in Turchia dove l’agrume è impiegato in modo massiccio nella produzione di disinfettanti a base alcolica nelle abitazioni private e nei locali pubblici”.
Gli effetti della pandemia hanno fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dalla produzione agricola per l’alimentazione, l’ambiente e la salute dei cittadini.
“In uno scenario di questo tipo non potremo che trarre potrà trarre beneficio della nostra tradizione rurale ma occorre invertire la tendenza del passato a sottovalutare il patrimonio agroalimentare nazionale in una situazione in cui l’ultima generazione è stata responsabile della perdita di ¼ delle terre fertili per colpa di urbanizzazione e abbandono forzato”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.