Coldiretti: “Serve un piano Marshall per l’agricoltura italiana”

Domenica il 'grazie dei campi' a Casale Monferrato CorriereAl“L’agricoltura italiana ha bisogno di una robusta iniezione di liquidità poiché l’emergenza Covid 19, che pure sta confermando il valore strategico del settore agroalimentare, ne sta però mettendo a nudo tutte le fragilità – spiegano il Presidente e il Direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Un evento di dimensioni epiche come quello che sta vivendo il mondo intero non può essere affrontato con interventi normali. L’Unione europea non può restare indietro, quindi, è necessario attivare un fondo crisi al di fuori del bilancio agricolo. Come abbiamo segnalato in questo periodo, diversi comparti dell’agricoltura Made in Piemonte sono in sofferenza: dal vitivinicolo al florovivaismo, dal lattiero-caseario alle speculazioni che si registrano nel comparto carne fino all’agriturismo. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute sul piano economico e sociale”.

A livello nazionale ci sono, per esempio, circa 12 miliardi di risorse dello Sviluppo Rurale, il secondo pilastro della Politica agricola comune che si affianca agli aiuti diretti.  Si tratta di fondi non spesi per una quota dei quali si rischia addirittura il disimpegno. Nei mesi scorsi Coldiretti ha denunciato i ritardi di molte regioni che rischiavano di rispedire a Bruxelles fondi preziosi per sostenere gli investimenti e il ricambio generazionale. Ora quelle risorse potrebbero essere impegnate nell’annualità 2020.

“Per questo chiediamo un atto di coraggio – proseguono Bianco e Rampazzo -. Se veramente vogliamo cambiare registro questa è l’occasione giusta per sostenere l’agricoltura, ma anche tutti i cittadini e il sistema Paese nel suo complesso che, mai come in questo momento, sta dimostrando di aver bisogno di un’agricoltura in salute ed efficiente. L’articolato progetto elaborato dalla Coldiretti che parte dalla costituzione di un Fondo straordinario Covid 19 per l’agricoltura ha individuato una gamma di misure dove è possibile reperire risorse residuali per alcuni interventi prioritari. Si parte da un pagamento diretto aggiuntivo ed eccezionale fino a 1000 euro ad ettaro per le imprese con un tetto di 50.000 euro detratto il costo del lavoro e che comporterebbe un costo di 5,5 miliardi. Un’altra misura di carattere assicurativo per il ristori dei danni causati dagli eventi climatici avversi che hanno penalizzato le aziende nelle annate 2019- 2020. Il costo stimato dell’operazione è di circa un miliardo. Priorità poi ai giovani già insediati negli ultimi tre anni che rischiano di perdere gli aiuti. Per gli under 41 si propone l’abbassamento della quota di cofinanziamento sugli investimenti del 20/30%.

E poi, ancora, interventi supplementari per il benessere animale per promuovere le migliori condizioni con un impegno finanziario indicativo di 500 milioni e voucher per gli agriturismi rimasti vuoti”.