La guerra dei mondi (2) – Profezie [Il Superstite 463]

ATO6: "Crisi idrica, i cittadini siano più parsimoniosi con l'acqua" CorriereAl 1di Danilo Arona

 

Possiedo uno strano libriccino pubblicato a Zurigo nel 1990 e inserito in un progetto presentato tre anni dopo alla Biennale di Venezia.  Si intitola Prophecies firmato da Biefer/Zgraggen. Sulla copertina ci stanno due tipi seminudi con il pene bendato –e, insomma, non è cover di grande bellezza. Il contenuto: 105 profezie, pervenute agli autori chissà come. Sono interessanti se le riferiamo al disastro ecologico del pianeta e all’attuale momento pandemico. Aggiungo il mio sommesso parere, ovvero che l’immaginario militante di qualsiasi serio scrittore di fantascienza del secolo scorso era ben in grado di elargire “profezie”molto prima degli anni ’90. Basta un nome per tutti: James Ballard.

In ogni caso, se messe in fila, alcune preveggenze fanno il loro effetto. Partiamo dalla n° 8..

 

LE ACQUE SI ALZERANNO SEMPRE DI PIÙ. MA NON VI NUOTERANNO ESSERI VIVENTI, TRANNE QUELLI CHE STARANNO LOTTANDO CONTRO LA MORTE.

 

(Si potrebbe commentare che allora gli orsi del Polo Sud non lottavano per stare a galla…)

 

  1. NON SARÀ LA FINE DEL MONDO MA SOLTANTO UNA TRASFORMAZIONE CHE CAMBIERÀ LE NOSTRE CONDIZIONI DI VITA. NON SARÀ FACILE. PER QUANTO NE SAPPIAMO LA VITA NON RIUSCIRÀ AD ADATTARVISI E DOVRÀ ESSERE ISOLATA DALLA TERRA.

 

(Un po’ di ermetismo da interpretare nella seconda parte ma risuona perfetta per l’auspicale “dopo Coronavirus”…)

 

  1. MOLTI DI NOI SARANNO VEICOLI DI MALATTIE.

 

  1. IL CARBURANTE VERRÀ RAZIONATO.

 

  1. AUMENTERANNO LE AFFEZIONI POLMONARI E DELLE VIE RESPIRATORIE. I DOLORI AI DENTI E DELLE MEMBRA. LE INFIAMMAZIONI DELLE MUCOSE.

 

  1. SARANNO INVENTATI NUOVI FARMACI E NUOVE MALATTIE.

 

(Quattro previsioni che, una dopo l’altra quasi conseguenziali, dovrebbero essere quanto mai attuali…)

Ce ne sono delle altre che sono sul serio orribili e terrificanti e ve le risparmio. In compenso, sovvertendo l’ordine progressivo, vi lascio con la n° 22 che è un inno alla speranza e all’ottimismo.

FAREMO IN MODO CHE GLI ARCOBALENI ABBRACCINO LE VALLI. FAREMO IN MODO CHE LE FOGLIE CADANO DAGLI ALBERI. FAREMO IN MODO CHE I CONIGLI SALTELLINO. FAREMO IN MODO CHE IL PICCHIO PICCHI E CHE IL CUCULO CANTI. FAREMO IN MODO CHE I PRINCIPI SPOSINO LE ANCELLE. FAREMO IN MODO CHE TUTTI CONTINUINO A SPERARE.

 

Faremo in modo? Cominciamo a farlo.