Via Mazzini e “La mia cara Alessandria” di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato]

frisina_caldi Tony Frisina

 

Un amico mi ha fatto un dono speciale. Mi ha regalato (fra tanti altri opuscoli e pubblicazioni) un piccolo libro di cui spesso avevo sentito parlare in passato ma che mai mi era capitato di poter comprare e nemmeno di poter leggere. Parlo di La mia cara Alessandria, stampato da Ferrari – Occella & C. di Alessandria nel 1968 in soli 250 esemplari numerati.

Via Mazzini e "" di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato] CorriereAlL’autrice è Lucia Lunati, una “non scrittrice”, come la definisce Cesarino Fissore nella piccola nota introduttiva.

La signora Lucia aveva “deciso di dare una testimonianza di affetto verso la nostra Alessandria” nell’occasione dell’Ottavo Centenario della nascita della Città.

A parer mio, con questo bel saggio, la signora Lucia ha saputo far molto meglio di tanti eruditi, narrando i suoi ricordi con l’uso di un linguaggio semplice e schietto, sempre coinvolgente. Con parole sincere che nascono dal cuore ha saputo offrire ai suoi concittadini gustosi brandelli della sua vita cittadina ed è riuscita a far comprendere a fondo il suo amore per questa città.

Nelle 132 pagine di piccolo formato, la novella scrittrice – all’epoca di 77 anni, per essere nata nel 1891 – narra una città molto diversa da quella che oggi conosciamo e di cui soltanto i più attempati lettori riescono a riconoscerne i tratti.

Per introdurre l’argomento odierno ne propongo alcune righe iniziali.

Sono nata in Alessandria nel lontano 1891 e precisamente il 1° ottobre, in tempo cioè di piena vendemmia.  Quel giorno, nel vasto cortile di via Mazzini che allora portava il n. 14, ove abitavamo, stavano pigiando in diverse bigonce l’uva del nostro potere, e per questa coincidenza mia madre spesso diceva che io, nei primi anni della mia vita, amavo terribilmente il vino e dovettero faticare assai per togliermi quel vizio. Devono aver combattuto a lungo perché mi ricordo che ancora a quattro anni di età eludendo la sorveglianza prelevavo da qualche bottiglia, lasciata inavvertitamente a portata di mano, un bicchiere o una tazza di vino per berlo sostituendolo con altrettanta acqua affinché non si accorgessero, almeno dalla quantità, di quanto avevo combinato. Ben inteso il mio stratagemma durò ben poco perché, scoperta, ho avuto sorveglianza più serrata e tanto fecero che riuscirono farmi quasi dimenticare Bacco, tant’è che non fui mai una bevitrice di vini e non me ne dolgo.

Come sopra dissi, la mia famiglia abitava in una casa di via Mazzini angolo via Savonarola, allora di proprietà Cometta, gente danarosa distinta e buona, che aveva per i miei genitori molta deferenza, ed ogni volta che la nostra famiglia aumentava, ed è aumentata assai, loro prendevano viva parte all’avvenimento come se ci fosse stato un grado di parentela.

È sufficiente aver letto questa pagina, per farsi un’idea sulla scrittrice, sulle abitudini e sulla vita di questa città in quegli anni di fine Ottocento. La stima e l’affetto reciproco fra padroni di casa e inquilini, la vinificazione in un cortile di città alla pari di una delle tante cantine dei paesi del Monferrato, sono solo alcuni esempi per conoscere la realtà locale di oltre un secolo fa. Questa pagina iniziale ci dà lo spunto per mostrare una interessante cartolina che seppure non appartenga agli anni delle descrizioni, ci dà almeno la possibilità di osservare la fisionomia di quella zona – più volte descritta nel corso delle pagine – in un periodo non troppo lontano dall’infanzia della signora Lunati.

Via Mazzini e "" di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato] CorriereAl 1

La cartolina, prodotta dalla Edizioni Bertolotti, è stata spedita nel 1925 e – fra tanti particolari – lascia vedere i binari del tram oltre alla presenza la presenza di una vettura tramviaria in transito proprio in questa via. Il tram ha fatto la propria apparizione quando ormai la nostra autrice era già una signorina ventiduenne (1913) e possiamo immaginare con quale entusiasmo e con quanto interesse abbia vissuto questa novità cittadina in fatto di trasporti. Oltre alle prime corse dei tramway la signora Lucia avrà avuto modo di assistere alla nascita della illuminazione elettrica lungo le principali strade della città ed a tante altre piccole e grandi innovazioni dovute al progresso.

Via Mazzini e "La mia Cara Alessandria" di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato] CorriereAl 1

Via Mazzini e "La mia Cara Alessandria" di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato] CorriereAl 2

Via Mazzini e "La mia Cara Alessandria" di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato] CorriereAl
Via Mazzini – Imbocco da piazza della Libertà oggi

Via Mazzini e "La mia Cara Alessandria" di Lucia Lunati [Un tuffo nel passato] CorriereAl 3

Via Mazzini angolo via Savonarola oggi

So che sarà molto difficile per i miei lettori rintracciare in libreria o presso una bancarella di antiquariato una copia del piccolo ma gradevole libro, essendo stato stampato in sole 250 copie; se però avranno modo di seguire il corso delle prossime puntate di questa rubrica, potranno approfondire la conoscenza almeno delle pagine più significative in cui l’Autrice narra la sua Alessandria.