Coldiretti: “Inaccettabile la campagna contro la dieta mediterranea”

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La dieta mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità.

Oggi, a dieci anni dalla proclamazione come patrimonio culturale dell’umanità da parte dell’Unesco, è ingiustamente sotto attacco dai bollini allarmistici e a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia stanno applicando ai suoi elementi base.

“I cereali, soprattutto, vanto di una provincia come quella alessandrina definita uno dei granai d’Italia, sono alla base dell’alimentazione e della dieta mediterranea. Purtroppo si stanno diffondendo – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – sistemi di informazione visiva come l’etichetta a semaforo inglese, ma anche il nutriscore francese o i bollini neri cileni fondati su parametri nutrizionali relativi a grassi, zuccheri o sale che scoraggiano nel mondo il consumo dei prodotti base della dieta mediterranea e mettono alla gogna prodotti simbolo della dieta mediterranea”.

È inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non nel singolo alimento.

“I bollini allarmistici – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – sono sistemi fuorvianti, discriminatori ed incompleti che favoriscono prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta e finiscono per escludere paradossalmente alimenti sani e naturali per i consumatori le cui semplici ricette non possono essere modificate”.

Una valida alternativa è il sistema a batteria (Nutrinform Battery), proposto dall’Italia che non attribuisce presunti “patentini di salubrità” ad un alimento ed esclude i prodotti a marchio IGP e DOP proprio per le specifiche caratteristiche di eccellenza evitando così il rischio di confondere il consumatore con ulteriori segni distintivi in etichetta.

“La proposta italiana – aggiungono il Presidente Bianco e il Direttore Rampazzo – è più veloce e facile da comprendere, stimola la capacità di decisione del consumatore e tutela un sistema alimentare come la dieta mediterranea che, con pane, pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 su 35 regimi alimentari presi in considerazione da U.S. News & World’s Report’s”.

L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che, dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno, per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici, fra cui il record di longevità dell’Italia che ha segnato un ulteriore aumento nel 2019 della speranza di vita alla nascita che sfiora gli 81 anni per gli uomini e gli 85,3 per le donne.