Bloccati sia i 20 milioni di euro per investimenti, sia il Piano di Riequilibrio: per il Governo 5Stelle PD Alessandria non esiste! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Un bel 2 al Governo giallo/rosso, il cosiddetto Conte 2. Un esecutivo imbarazzante, che meriterebbe pure meno, perché con le sue azioni discontinue produce insicurezza, instabilità ed ingovernabilità. Questa è la mia sensazione, ma puntiamo i fari su Alessandria: la scorsa settimana nel tris di pagelle ho parlato della situazione contabile/finanziaria del nostro Comune: “Palazzo Rosso e i bilanci del centro sinistra… [Le pagelle di GZL]”.
Ho voluto rinfrescare la memoria ai miei concittadini sulla “batosta” che Alessandria si è ritrovata sul ‘groppone’ nel febbraio 2019: “Tutti da rifare i conti della Rossa”.Il pro-memoria ha prodotto reazioni. Nel contenuto della pagella concludevo con questa frase e notizia: “Per fortuna a giugno 2019 è arrivata una buona notizia, sul fronte degli investimenti: ci è venuto in aiuto l’On. Riccardo Molinari (capogruppo alla Camera della Lega) con 20 milioni di euro stanziati da Roma per Alessandria: 10 quest’anno e 10 nel 2021, grazie ai quali si potranno fare investimenti, nonostante la situazione critica ereditata nei conti: “Molinari (Lega) su norma Salva Comuni: “20 milioni di euro per Alessandria: promessa mantenuta, non esiste solo Roma”.
Fra i molti commenti suscitati, sui social e non solo, una segnalazione mi ha fatto raddrizzare le “antenne”, perché poneva questa domanda: “Ciao Graziella, ho letto da qualche parte, ma forse mi sbaglio, che i 20 milioni di euro Salva Alessandria purtroppo sono bloccati.Ti risulta?” Bella domanda: no, non mi risultava quindi ho cercato di sapere di più rivolgendomi direttamente ad una fonte autorevole, e la risposta è stata che il Decreto Salva Alessandria, già stanziato durante il Governo gliallo/verde (5 Stelle e Lega) è in effetti bloccato, fermo, dimenticato. Lo si legge anche a pagina 23 de Il Piccolo di martedì 4 febbraio nell’intervista all’On. Riccardo Molinari: “Salva Alessandria e retroporto: M5S, dove sono i soldi?“. Mi pongo allora la domanda: perché il Governo giallo/rosso (5 stelle+PD+partitini vari) tratta Alessandria in questo modo? E che dicono senatori e deputati di area governativa eletti in questa città? Su Il Piccolo si legge pure che questo Governo tiene bloccato il Piano di riequilibrio del nostro Comune, che da mesi attende di avere via libera: cos’è, una rivalsa politica? E verso chi? In ogni caso così facendo non si colpisce certo la controparte politica, ma l’intera comunità alessandrina. Oppure non c’è malafede, e si tratta di semplice (ma altrettanto dannosa) ‘indolenza’ romana?
Infine mi chiedo: anche il finanziamento/salvataggio di Roma è bloccato, oppure la Capitale ha un trattamento privilegiato? Se noi alessandrini lo scopriamo (e si sa che nulla alla lunga rimane segreto) per certa parte politica “non ci sarà più trippa pei gatti”.
Voto: 2

 

2) ATC – Agenzia Territoriale per la Casa della Provincia di Alessandria. Il bilancio dell’azienda è in sofferenza e molti edifici necessitano di interventi urgenti. Lo si legge in questo articolo di Giampiero Carbone: “Case popolari nel degrado? L’Atc attende quasi 6 milioni dalla Regione”.
Partiamo da qui: da troppo tempo si sentono lamentele da chi, regolare e civile, vive nelle case popolari. Ascensori fermi da mesi quando va bene, infiltrazioni, problemi di caldaie e canne fumarie, citofoni bruciacchiati, degrado causato anche da abusivi che non rispettano regole e causano danni alle parti comuni, affitti troppo bassi o non riscossi. L’elenco è lungo, e la risposta da parte di ATC la solita: mancano risorse. A mio avviso in primo luogo vi è una carenza totale nell’amministrare correttamente la situazione da parte di chi viene designato al vertice di questo importante Ente: presidenze, consigli e direttori, che sono cariche politiche, nel senso che variano in funzione del colore politico regionale. Nell’articolo che ho postato all’inizio della pagella c’è scritto che dalla Regione l’ATC provinciale attende circa sei milioni di euro dal 2014. Precisamente, secondo il Movimento 5 Stelle che ha ottenuto un resoconto dettagliato, sono dovuti 5,7 milioni di euro, di cui 3,2 milioni relativi al Fondo sociale 2014-2018 e 2,5 dei Programmi d’intervento in essere. Cito la dichiarazione dei penta stellati: “Perché la Regione non paga il dovuto all’Agenzia territoriale per la casa (Atc) Piemonte sud, alla quale fa riferimento la provincia di Alessandria e quindi il Novese, il Tortonese e l’Ovadese (hanno dimenticato le città di Acqui e Casale). La Regione Piemonte deve questa somma ad Atc Sud non da ieri, ma da diversi anni: il bilancio dell’azienda è in sofferenza, e molti edifici necessitano di interventi urgenti. Non si comprende dunque cosa attenda la Giunta Cirio per pagare quanto dovuto. Anziché fare proclami e annunci, l’esecutivo guidato da Cirio farebbe bene a dare il buon esempio saldando subito i debiti della Regione Piemonte nei confronti di ATC Sud”. I pentastellati hanno fatto un buon lavoro, vorrei però ricordare che la Giunta Cirio è in carica da sette mesi e le date denunciate partono dal 2014: perché non ha provveduto la Giunta Chiamparino che ha governato la Regione dal 09/06/2014 al 06/06/2019 con una coalizione formata da PD • SEL • SC • Moderati? Tutti partiti dalla parte più bisognosa del paese: a parole! Perché in cinque anni il centrosinistra non ha dato “il buon esempio”, erogando il dovuto anche a rate? Oggi il debito sarebbe estinto e le ‘case del popolo’ sarebbero in condizione di buona conservazione.
Voto: 5

 

3) Questa è una buona notizia per la nostra provincia o perlomeno si spera. Si legge che sono oltre trecento i chilometri di ex strade statali oggi in carico alla Provincia di Alessandria che tornano sotto la competenza di ANAS. Un passaggio atteso da un anno dal Presidente Gianfranco Baldi, e ora è divenuto ufficiale con la pubblicazione in G.U. il 28 gennaio. Come sempre, in un paese sotto il giogo della burocrazia, si dovrà attendere che il passaggio sia effettivo, perché mancano ancora i verbali di presa in carico. Pare che saranno pronti e sottoscritti entro il mese di aprile. L’elenco delle strade per la nostra provincia: la 456 del Turchino, la 30 della Valle Bormida, la 334 del Sassello, la 31 del Monferrato, la 35 dei Giovi, la 211 della Lomellina, la 10 Padana Inferiore, la 457 di Moncalvo, la 596 dei Cairoli, e l’ANAS si occuperà anche della tangenziale di Alessandria e delle varianti di Casale e Tortona. La notizia che le strade sarebbero passate ad ANAS si leggeva già nel novembre 2018: “Accordo anche con la Provincia di Alessandria, l’Anas si riprende 400 km di strade”.
Certo è che dal 2014, quando Graziano Delrio allora ministro dei Governi Renzi/Gentiloni ha deciso di depotenziare le Province, non si è preoccupato minimamente delle condizioni che si sarebbero create per questi enti.
Ora si spera che ANAS faccia la sua parte, perché negli anni pregressi non ha brillato per efficienza e buona fama, al punto che l’ex Ministro alle infrastrutture Antonio Di Pietro (governo Prodi 2006/2008) dichiarò: “All’ANAS si sono mangiati pure il Colosseo”. Oggi ANAS fa parte del Gruppo FS Italiane, sono andata a cercare la sua Carta dei Servizi (la Bibbia per le aziende pubbliche), è composta di 70 pagine e ci sta scritto: “I nostri valori: • Onestà e correttezza • Responsabilità e rispetto degli impegni • Merito ed equità • Servizio al cliente • Senso di appartenenza • Lealtà e collaborazione • Responsabilità ambientale • Competenza e professionalità”.
Vedremo.
Voto: 7