Verdi del Piemonte e di Alessandria: ‘no alla Filippa 2.0’

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I Verdi sono da trent’anni impegnati  nella promozione di un utilizzo più consapevole delle risorse, del territorio, forse non è inutile ricordare che fu il ministro verde Ronchi a dare all’Italia (e anche ad Alessandria perciò) la prima e ancora in vigore legge sulla produzione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, quella che istituì anche da noi la raccolta differenziata e il riciclo attraverso la realizzazione di impianti e metodologie utili a ridurre i rifiuti e a trasformarne la parte non eliminabile in risorsa.

Per questo i Verdi, quando possibile, si sono opposti alla creazione di nuove discariche e inceneritori, proponendo la circolarità come metodologia per la corretta gestione dei cicli.

Non tocca a noi rilasciare autorizzazioni o dare patenti di fattibilità, a noi tocca analizzare i documenti, formulare osservazioni, porre condizioni quando riteniamo esistano motivi di allarme.

Per questo, a supporto e a integrazione dell’ impegno nella sacrosanta battaglia, ci siamo posti il problema di costruire qualche presupposto tecnico da far valere nel caso in cui venisse rilasciata l’autorizzazione, ma per evitare qualsiasi equivoco ritiriamo le nostre considerazioni depositate alla Provincia di Alessandria.

Saremo però affianco e presenti ai cittadini ed alle associazioni che come noi sono contrari alla discarica  per garantire il corretto rispetto del suolo,  e dell’aria e delle biodiversita’!

 

I portavoce Regionali dei Verdi del Piemonte Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi