Caso Molinari: chi risarcisce un innocente? E poi ci sono i pensionati presi per i fondelli…[Le pagelle di Gzl]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) A chi si occupa di Giustizia in questo paese. La Giustizia in Italia è ritenuta la peggiore per efficienza nei paesi UE. Anche un adolescente sa che è elefantiaca, burocratica, politicizzata. Spesso si ha la sensazione che siano ‘le toghe’, e alcune firme dell’ informazione, che con processi ad ampia enfasi mediatica ‘selezionano’ la classe dirigente e decretano chi può governare e chi no, chi deve andare in galera e chi può restare tranquillamente ‘a piede libero’. Basta una firma sbagliata, una foto o una frase mal compresa per finire nelle mani delle toghe più politicizzate ed essere rovinati. Anche se poi, nei tempi ‘comodi’ (ossia biblici) della Giustizia una persona risulterà innocente, negli anni, nel frattempo la sua immagine politica sarà compromessa per sempre. Con questo non voglio negare che esistano la corruzione e il malaffare, né tanto meno assolvere chi si arricchisce ai danni dello Stato e dei cittadini o chi compie reati gravi nei confronti della pubblica amministrazione. Detto quanto sopra che rispecchia la mia personale opinione, mi sembra opportuno segnalare il “caso Molinari” come esempio di una Giustizia con un ‘tira e molla’ assolutamente indegno nel metodo. Metto subito in chiaro che non ho mai avuto contatti personali con l’on. Riccardo Molinari (capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati), quindi questa pagella non può essere considerata di parte, ma la semplice valutazione di una cittadina attenta a quanto succede. Ciò che l’on. Molinari ha subito come politico e come cittadino è inaccettabile, perché prima di accusare una persona, e metterle una pesante ‘croce’ sulle spalle per anni, la Giustizia dovrebbe valutare concretamente i fatti, in silenzio e senza speculazioni. Dopo sette lunghi anni questi sono i risultati in risposta alle accuse: “Riccardo Molinari definitivamente assolto dalla Cassazione: rimborsi regionali assolutamente legittimi”. E ancora: “Assolto da Rimborsopoli, Riccardo Molinari: “Il clima d’odio ha travolto anche le persone oneste”. E’ chiaro che nessuno può cancellare nel politico alessandrino l’amarezza subita per anni, sapendo benissimo di essere innnocente, ma anche che non sempre questo è sufficiente, in Italia. Ora chi sarà chiamato a rispondere di questo errore della Giustizia? Come sempre nessuno, e le scuse (che peraltro non arriveranno mai) non sarebbero comunque sufficienti. E’ necessario imporre regole a tutela non solo dei politici onesti, ma anche dei cittadini infamati e poi risultati innocenti.
Voto: 2

 

 

2) Maltempo: la storia si ripete. Agli inizi della scorsa settimana pensavo di non tornare più  CorriereAlsull’argomento di dissesto idrogeologico e franoso, non provocato dal maltempo ma da anni di incuria e zero gestione/manutenzione. Ci ho ripensato perché anche la settimana appena conclusa ha lasciato ennesimi ed aggiunti problemi, che stanno producendo esasperazione e rabbia, insieme ai danni.Per non dire dell’emergenza di questo week end, di cui certamente riparleremo. Per far comprendere cito riferimenti significativi: “I problemi non sono finiti: ora preoccupano frane e buche. Ieri sera diversi allagamenti mentre si registrano ancora frazioni isolate”.
E ancora: “Frane, allagamenti e strade chiuse: nell’Alessandrino: chiuso anche il Serravalle Outlet. In un territorio già ferito dall’alluvione di ottobre e ulteriormente flagellato dal maltempo. In frazione San Michele di Alessandria, timori per l’esondazione del rio Loreto: si ricorre ai sacchi di sabbia”.
Che sia colpa del clima e del riscaldamento globale lo possono andare a raccontare a chi se la beve, nei miei oltre 70 anni ne ho viste di “piogge a catinelle” senza tregua, ma forse un tempo si faceva manutenzione, pulizia dei corsi d’acqua, rii e canali compresi, cura dei fossi dei frontalieri. Poi tutto è stato dismesso a causa della politica sulla “decrescita felice”, del “nulla si tocca e si fa”, dei fondi stanziati ma solo sulla carta e a parole, e i risultati sono questi. Il voto 2 va alla politica di qualsiasi colore ‘orba’, sorda, inconcludente e consapevole dei rischi ovviamente taciuti, visto che per loro va bene il detto “domani sarà un altro giorno”. Se fossimo un paese serio questi nostri tutori di Stato risponderebbero della “colpa cosciente dolosa ed eventuale” che rientra nel Codice Penale (reati omissivi) all’art. 40 comma 2 “Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. Non cito altro, risparmiando per carità di patria l’elenco dei reati in cui dovrebbe incorrere chi ha il dovere di custodia di un bene pubblico quale il territorio, le strutture pubbliche e private, la sicurezza delle popolazioni. Di che parlo? Dello Stato con le sue 1.300 norme statali e regionali in materia di alluvioni emanate dopo la legge-quadro del 1989. Più di 3.600 Enti pubblici che hanno competenze in materia. Dove sta scritto? Qui: “L’Italia delle alluvioni. Un’analisi economica”. Lettura utile per gli addetti ai lavori, e non solo.
Voto: 2

 

3) Al Governo delle tasse e della ‘presa dei fondelli’ nella rivalutazione dell’assegno ai pensionati, quelli che hanno lavorato versando dai trentacinque ai quarant’anni di contributi pensionistici reali e non figurativi, a differenza di quei lavoratori che sono stati agevolati dalla Legge Mosca, a cui aggiungo quei privilegiati lavoratori dello Stato, i cosiddetti baby pensionati. Nei giorni scorsi i pensionati sono scesi in piazza al Circo Massimo contro Palazzo Ghigi, ovvero il castello di Nottingham italiano, per chiedere rivalutazioni: “A Roma la manifestazione dei pensionati. Invisibili no”.
Il “Giovanni Senzaterra” che occupa al momento Palazzo Chigi, per mano dei suoi sgherri ed esattori (uno stuolo super pagato di sceriffi di Nottingham), in due mesi soli mesi di Governo ci sta rifilando tasse di ogni tipo, fra dirette ed indirette. Vedrete che 2020! Nel frattempo, in un impeto di generosità, durante una lunga notte a discutere di manovra finanziaria, lorsignori hanno elargito una rivalutazione di circa 25 centesimi (0,25) di euro al mese agli gli assegni fra 1.550 e 2000 euro lordi. Questa beffa fa gridare vendetta senza appello. Faccio notare che dal 2011 i pensionati hanno perso circa 1.500 euro grazie al governo Monti/Fornero. Mentre con una mano elargivano 25 centesimi con l’altra, a riprenderseli abbondantemente, “Giovanni Senzaterra” (alias Conte) e gli sceriffi di Nottingham (Gualtieri e funzionari) per agevolare i cortigiani di palazzo già sufficientemente super-stipendiati, nelle pieghe della manovra hanno inserito un comma con aumenti consistenti per alcuni. A beneficiarne sarebbero soltanto una parte dei funzionari dei ministeri e della Presidenza del Consiglio dei ministri. Di che si tratta? L’articolo 15 della legge di bilancio prevede una “armonizzazione” dei trattamenti accessori dei ministeriali e dei dipendenti di Palazzo Chigi. La manovra stanzia a questo scopo, cento milioni di euro, novanta milioni destinati ai funzionari e dieci milioni ai dirigenti. Si legge qui.
Tasse certe, rivalutazioni da vergogna. In ultimo: nessuno si preoccupa della percentuale da fame dettata dal ricalcolo della reversibilità per i vedovi, molte volte donne anziane senza pensione?
Voto: 2