“Beaten Barbie – Frammenti di dolore”: sabato alla Biblioteca Calvo evento per dire basta alla violenza sulle donne

La cultura sulla non violenza alle donne può essere fatta anche attraverso l’arte, perché se in essa l’essere umano trova la sua massima espressione è proprio dall’arte che può trarre monito, sempre, per la sua crudeltà, attraversando tutti i confini della bellezza.

E’ all’insegna di questo, che CulturAle Costruire Insieme e i Convegni di Cultura della Beata Maria Cristina di Savoia hanno aderito ai 19 giorni di iniziative realizzate dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Città di Alessandria e dalla Consulta Comunale, perché per dire BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNEun giorno non è sufficiente”.

Sabato 23 Novembre alle ore 17,30 nelle Sale Storiche della Biblioteca “Francesca Calvo” avrà luogo “Beaten Barbie – Frammenti di dolore”, un’iniziativa di sensibilizzazione attraverso l’arte contemporanea e le parole di poeti e letterati.

Per l’occasione la giovane artista Lady Be, già presente ad Alessandria con il suo prezioso mosaico dedicato ad Umberto Eco, donato dall’artista ed esposto in P.zza della Libertà, e quelli nelle Sale d’Arte di Frida Kahlo, Marilyn Monroe e Rita Levi Montalcini, propone uno dei suoi lavori, il mosaico contemporaneo “Beat Barbie”, la Barbie Tumefatta.

Il mosaico realizzato con diversi pezzi da collezione tra i quali giocattoli e altri oggetti in plastica,  se osservato minuziosamente da vicino, come vogliono proprio le opere di questa giovane artista veronese, già presentata alla Biennale di Venezia, è contraddistinto da volti piangenti di tante Barbie. Grazie alla sua particolare tecnica, Lady Be riesce a  ricostruire una faccia dilaniata da ematomi e ferite, nonostante sia un volto di “plastica”. La Barbie rimane un giocattolo, una comune bambola, è umanizzata solo dai segni della violenza.

Barbie il simbolo della bellezza perfetta e incontaminata, diviene portatrice di un importante missiva secondo l’artista: la violenza va denunciata, ogni donna può immedesimarsi nella Barbie perché è un simbolo associato alla femminilità da più di 50 anni, che  ricorda il gioco delle bambine ma anche il tanto aspirato “ideale di bellezza” per molte generazioni.

La prima Barbie Tumefatta di Lady Be fu presentata a Verona il 9 Giugno 2016 in occasione della Triennale dell’Arte Contemporanea. Lo stesso giorno nel veronese una donna fu uccisa dall’ex convivente. Molti giornali e cronache televisive parlarono dell’opera e del femminicidio ed ora il mosaico di Lady Be, nel panorama artistico,  è ritenuto anche  un importante messaggio. Come ha detto  Vittorio Sgarbi, nel corso di un’esposizione, “la denuncia sarebbe stata molto più facile con un’immagine fotografica, ma l’arte è forma, non è contenuto. Il metodo dell’opera di Lady Be è intelligente. Le Barbie vengono scomposte, rotte e ricomposte costituendo poi una forma riconoscibile di ritratto in un’estetica già inaugurata da Schnabel”.

Dunque una vera première, quella di sabato 23 novembre, in Biblioteca anche per i più appassionati d’arte contemporanea.

E le sorprese per sabato non finiscono qui. Come vogliono ormai le iniziative di CulturAle Costruire Insieme, anche un’altra forma d’arte sarà presentata al pubblico: la letteratura classica e del secolo scorso interpretata da Fulvia Maldini, Ilaria Ercole e Luciano Tirelli. 

Insieme  a loro altre donne che rappresentano uno spaccato della nostra società: Geromina Benso imprenditrice, Rosa Mazzarello Presidente del Soroptimist, per citarne alcune.

Saranno interpretati brani da S. Agostino a Dante Alighieri, da Pablo Neruda ad Alda Merini, solo per nominarne  alcuni.

All’iniziativa saranno presenti Cinzia Lumiera, Assessore alle Pari Opportunità della Città di Alessandria, Cristina Antoni, Presidente di “CulturAle” e dei Convegni di Cultura della Beata Maria Cristina di Savoia, di Alessandria – l’organizzazione è presente anche a livello nazionale – Nadia Biancato Presidente della Consulta Comunale Pari Opportunità.