Alessandria, alluvione 1994: non dimentichiamo l’esercito e l’Alfonsine

di Maurizio Sciaudone*

 

Fra le molte pagine che compongono l’articolato anniversario dei 25 anni dell’alluvione di Alessandria, una rischia di rimanere un po’ più sbiadita di altre. È quella dell’esercito, la cui presenza, fra novembre e dicembre del 1994 con tanti soldati, sottufficiali e ufficiali, ha contribuito a liberare dal fango strade, abitazioni, luoghi pubblici e a prestare soccorso ai cittadini. «Auspico – sono le parole di Maurizio Sciaudone, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia al Consiglio comunale – che quanto ha fatto l’esercito in quei mesi di 25 anni fa possa essere ricordato con un piccolo gesto, per esempio una targa all’ex caserma Valfrè, così che il contributo del 21° Reggimento Alfonsine in alcuni dei momenti più difficili per Alessandria, possa rimanere nella memoria collettiva».

Sciaudone ricorda che «già il 5 novembre, al pomeriggio, fu inviata una compagnia in aiuto della città di Asti dove era esondato il fiume. Ad Alessandria invece i militari del reggimento di stanza alla Valfrè sono intervenuti dalla domenica sera con i mezzi cingolati per il recupero delle persone e animali bloccati dall’acqua agli Orti, con uomini e mezzi all’ospedale civile, nella zona di via della Cappelletta, curando anche la vigilanza nelle zone abbandonate dalla popolazione. I militari si sono anche prodigati nella preparazione di pasti caldi in varie zone della città con le loro cucine da campo. Hanno fornito assistenza e fornitura di viveri e altri materiali come coperte, medicinali. Hanno curato lo sgombero delle carcasse dei tanti animali periti nelle campagne».

Alcune cifre per capire l’importanza del supporto dei militari in quelle primissime settimane di emergenza. Migliaia di uomini, il cui numero massimo ha raggiunto le 7.000 unità contemporaneamente, forniti dall’allora Comando Regione Militare Nord, e in particolare dalle Brigate Taurinense e Cremona. Più di 10.000 unità si sono avvicendate nel corso dell’intero intervento. Otto ponti Bailey sono stati realizzati dalle unità del genio nel primo mese di soccorso, per il ripristino della viabilità (dodici in totale), 167 missioni di elicotteri, per un totale di 265 ore di volo, 24 gruppi elettrogeni, 42 cucine campali per complessivi 11.000 pasti caldi a favore degli alluvionati e 58.500 razioni viveri da combattimento cedute. A questi numeri si aggiungono quelli dei 1.260 posti letto allestiti nelle infrastrutture comunali e 980 nelle caserme, 305.000 sacchetti di sabbia posizionati nei punti più critici, 19 ambulanze a disposizione, più di 1.000 veicoli tra cui 120 macchine movimento terra (escavatori, pale caricatrici, auto-ribaltabili, apripista), oltre ad attrezzature varie fra idrovore, motopompe, torri per illuminazione.

 

*Presidente del Gruppo consiliare Forza Italia Comune di Alessandria