Coldiretti: raccolta firme #stopciboanonimo obiettivo raggiunto

“Grazie a tutti coloro che hanno firmato, siete stati davvero tantissimi sul tutto territorio provinciale dove sono state raccolte circa 20.000 firme. Un tassello importante che ha contribuito a raggiungere lo storico obiettivo della raccolta di 1,1 milione di firme di cittadini europei per chiedere alla Commissione Ue di estendere l’obbligo di indicare l’origine in etichetta a tutti gli alimenti con la petizione europea “Eat original! Unmask your food”, Mangia originale, smaschera il tuo cibo, promossa dalla Coldiretti assieme ad altre organizzazioni europee”.

Così il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco a commento del successo strepitoso, ottenuto soprattutto grazie all’l’Italia, dove è stato raccolto l’85% delle firme, e al quale hanno contributo cittadini e rappresentanti delle istituzioni della politica, dello sport, della ricerca, della cultura per obbligare la Commissione ad assicurare la trasparenza dell’informazione sui cibi in tutta l’Unione Europea dove rischiano di entrare in vigore nell’aprile 2020 norme fortemente ingannevoli per i consumatori.

La consegna del maxi assegno è avvenuta in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio da parte del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e della delegata nazionale dei giovani agricoltori Veronica Barbati al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, simbolo dello storico traguardo dall’iniziativa dei cittadini europei (Ice) autorizzata dalla stessa Commissione con la Decisione (UE) 2018/1304 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 244 del 28 settembre 2018 a firma del vice presidente Franz Timmermans.

Un vero e proprio fronte per la trasparenza che, forte del milione di firme raccolto in tutti i Paesi, non può essere più ignorato da una Ue ha avuto sinora un atteggiamento incerto e contradditorio, obbligando a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero.

“Nello specifico – sottolinea il  Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – l’iniziativa dei cittadini si prefigge di rendere obbligatoria l’indicazione del paese di origine per tutti gli alimenti trasformati e non trasformati in circolazione nell’Ue, senza deroghe per i marchi registrati e le indicazioni geografiche e per quanto attiene agli alimenti trasformati, l’etichettatura di origine deve essere resa obbligatoria per gli ingredienti principali se hanno un’origine diversa dal prodotto finale. La petizione chiede infine di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare”.

Un obiettivo condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dall’82% di quelli italiani che ritiene necessario superare le attuali politiche comunitarie sull’origine del cibo per contrastare un fenomeno, quello dei falsi e dei tarocchi, che solo all’Italia costa oltre 100 miliardi di euro all’anno nel mondo.

 

L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI

Cibi con l’indicazione d’origine E quelli senza
Carne di pollo e derivati Salumi
Salumi Carne di coniglio
Carne bovina Carne trasformata
Frutta e verdura fresche Marmellate, succhi di frutta, ecc.
Uova Fagioli, lenticchie, piselli in scatola, ecc.
Miele Pane
Extravergine di oliva Insalate in busta (IV gamma), sottoli
Pesce derivati del pomodoro e sughi pronti* Frutta e verdura essiccata
Latte/formaggi*  
Pasta*  
Riso*  
Tartufi e funghi spontanei  
   

*grazie a norme nazionali

Fonte: elaborazioni Coldiretti