Regione e Comune sul Teatro di Alessandria: “Volàno culturale ed economico da restituire al più presto alla città”

“Come commissione Cultura ci faremo carico di portare la questione in Consiglio regionale, per far sì che Alessandria possa riaprire il suo teatro”: lo ha annunciato Paolo Bongioanni, appunto presidente sesta Commissione, al termine del sopralluogo presso la struttura, stamane venerdì 11 ottobre.

Alla visita, effettuata congiuntamente alla commissione Cultura del Comune di Alessandria (presidente Carmine Passalacqua, Fi) sono intervenuti il capogruppo del Pd Domenico Ravetti, il vicepresidente della Sesta Daniele Valle, l’assessora regionale alla Cultura Vittoria Poggio e il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco.

A richiedere il sopralluogo era stato lo stesso Ravetti, che ha sollevato più volte il problema del Teatro comunale di Alessandria. “Dopo la bonifica da amianto bisogna consentire la ripresa delle stagioni culturali per i cittadini, ma soprattutto per gli operatori culturali. La riapertura del teatro può rappresentare un punto di partenza per il rilancio anche economico della città” ha sottolineato.

Per l’assessora Poggio “bisogna lavorare in sinergia per elaborare proposte che lo restituiscano nel più breve tempo possibile agli alessandrini”.

La vicenda del Teatro di Alessandria, ideato e costruito negli anni Settanta, è lunga e complessa: nel 2010 venne chiuso per la presenza di amianto, che rese necessaria una vasta opera di bonifica. Terminata, sono poi sopraggiunti ostacoli legati soprattutto allo stato di liquidazione della società partecipata comunale Aspal, che detiene i diritti di superficie, mentre la nuda proprietà è del Comune, con il quale però la stessa ha un contenzioso.

Del vasto complesso che costituisce il teatro, sono fruibili solamente due sale minori, per cui la programmazione degli eventi risulta penalizzata.

Nel corso del sopralluogo è stato anche sottolineato come il teatro possa costituire un volàno strategico per l’intera Alessandria, visto che è ubicato sull’asse che collega la stazione ferroviaria al complesso universitario e guarda al centro città.