Joker [Oggi AL cinema]

print

di Alex Reale

 

Todd Phillips e Joaquin Phoenix portano al cinema la miserabile Origin Story di Arthur Fleck, ultimo fra gli ultimi, destinato a diventare il Joker.

Presentato in anteprima mondiale alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dove è stato insignito del Leone d’Oro, dopo aver ottenuto ben otto minuti di meritata standing ovation, Joker è finalmente arrivato nelle sale italiane, destinato a rimanere a lungo nella memoria collettiva della cinematografia mondiale.

Firmato da Todd Phillips, regista della trilogia di Una notte da leoni, lo stand-alone dedicato al personaggio nato dalla penna di Bob Kane, è una pellicola potente che spezza il cuore e apre le coscienze di chi siede nelle poltrone del cinema. Il Joker di Phillips si presenta come una rivisitazione d’autore dello storico nemico di Batman, attraverso un’operazione che eleva il cinecomic a prodotto inedito e coraggioso.

Il film segue le vicende di Arthur Fleck, ragazzo dal passato nebuloso che lavora come clown per un’agenzia e che vive con la madre mentalmente instabile. Vero e proprio relitto umano, ammette alla sua psicologa di non essere mai stato felice un solo minuto in tutta la sua vita, nonostante il suo sogno sia quello di far ridere la gente. A causa di un trauma, però è Arthur stesso a soffrire di una risata patologica, che lo costringe a ridere ogni volta che il giovane si trova in condizioni di stress o disagio. Un riflesso incondizionato che non rispecchia assolutamente il suo reale stato d’animo, e che agli occhi degli altri lo rende un folle da commiserare e da evitare.

Lo sconfortante ritratto di Arthur Fleck è solo uno dei tanti nel grande mattatoio di una Gothma City dimenticata, schiava di una criminalità dilagante e onnipresente. Un ambiente infernale tollerabile solo per i benestanti e i potenti come il presentatore Murray Franklin (Robert De Niro) o Thomas Wayne (Brett Cullen), a capo di un sistema insoddisfacente e ipocrita. La società di Gotham infatti è completamente a pezzi, la disoccupazione ha raggiunto livelli preoccupanti, le strade sono sporche e insicure, le istituzioni non si curano degli “ultimi” come Arthur Fleck. Sarà il rifiuto, il senso dell’abbandono, l’incomprensione a scatenare una vera e propria rivolta politica e sociale che troverà nel Joker il suo simbolo sovversivo.

Gotham risulta essere il perfetto alter ego dell’odierna e cupa New York, riportando alla mente il cinema anni ’70 di Martin Scorsese. Evidente i richiami a film come Taxi Driver e Re per una notte, richiamati dalla presenza nel cast di Robert De Niro. Joker risulta essere un Travis Bickle con il trucco da pagliaccio, un ultimo dimenticato che però vuole emergere ed essere finalmente notato. La critica del film è forte ed è diretta su di noi, sulla società che non ha interesse nei confronti dei dimenticati, sbeffeggiandoli e umiliandoli costantemente.

Un dramma dentro il dramma che affronta temi di fondamentale importanza con piglio autoriale, veicolati sullo schermo attraverso il volto, il corpo e la sofferenza di un attore immenso come Joaquin Phoenix, capace di incarnare il Joker nel miglior modo possibile. Ammaliante e spiazzante nella resa scenica della disperazione, Phoenix si rende protagonista di una prova d’attore da applausi a scena aperta che fa crescere il progetto e lo rende credibile e accattivante.

Un clown pregno di un’incredibile umanità nella sofferenza, resa attraverso una corporeità commovente. Le danza accompagnate dalle bellissime musiche di Hildur Guðnadóttir e i primi piani struggenti capaci di esprimere uno stato d’animo cupo e sofferente che non ha bisogno di parole, sottolineano la componente del disagio mentale, provocando una compassione disarmante nello spettatore. A metà tra Fred Astaire e Charlie Chaplin, Joaquin Phoenix è ipnotico e terrificante allo stesso tempo, non temendo assolutamente il confronto né con Jack Nicholson né con Heath Ledger.

La follia umana viene trattata nella sua variante più tragica, con un Todd Phillips che forse mette a segno la migliore regia della sua carriera, attenta ai dettagli e sensibile nella struttura narrativa. Il Joker di Phillips è infatti un’opera viscerale e sanguigna che inchioda lo spettatore alla poltrona e lo consapevolizza, facendogli aprire gli occhi sui numerosi problemi della società al di fuori della sala cinematografica. Al senso di realtà portato in scena da Cristopher Nolan con il Cavaliere Oscuro, si aggiunge quindi una nuova dimensione, più fedele e disperata, ancorata al mondo che viviamo per davvero.

La regia di Todd Phillips e l’interpretazione magistrale di Joaquin Phoenix sono i pilastri di un cinecomic che si traveste da cinema d’autore, capace di interrogare con una forza impressionante il caos del presente. Joker è uno spaccato di solitudine e sofferenza mentale colmo di disperazione e compassione, un dramma che trasforma il personaggio dei fumetti in un uomo in carne e ossa, vittima della società e di un’ingiustizia dilagante. Dal dramma al musical, passando per la commedia, il Joker ha colpito di nuovo. E questa volta l’ha fatto in modo indelebile.

 

Joker

 

Regia: Todd Phillips

Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Brett Cullen, Glenn Fleshler, Bill Camp, Shea Whigham, Marc Maron, Douglas Hodge.

Sceneggiatura: Todd Phillips, Scott Silver

Fotografia: Lawrence Sher

Musiche: Hildur Guðnadóttir

Montaggio: Jeff Groth

Scenografia: Mark Friedberg

Costumi: Mark Bridges

Produzione: Todd Phillips, Bradley Cooper, Emma Tillinger Koskoff per Joint Effort

Distribuzione: Warner Bros.