Cgil Piemonte su indagine lavoratori Poste

M5S: "Saranno 141 (su 190!) i comuni dell'alessandrino interessati dai prossimi tagli delle Poste" CorriereAlSi è conclusa la prima fase della ricerca condotta da INCA e SLC CGIL Piemonte sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori commerciali di Poste Italiane, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Quando le relazioni diventano pericolose”.

I questionari raccolti in Piemonte ammontano a più di 200, “Un risultato oltre gli obiettivi che ci eravamo posti. Torino, Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Vercelli, Novara e Verbania le sedi territoriali che hanno risposto alla nostra indagine.

Un segno dell’interesse dei lavoratori per la propria condizione di salute che va colto e rappresentato”, afferma Elena Ferro, Segretaria Generale SLC CGIL Piemonte.

“Le patologie segnalate variano da quelle muscoloscheletriche a disturbi della vista e dell’udito e mettono in luce una condizione generalizzata tra i partecipanti all’indagine di elevato stress legato all’attività e alle pressioni che nell’ambito commerciale i lavoratori subirebbero. Un fronte nuovo di
lavoro per il patronato e per l’INAIL che su questi temi ancora non pone sufficiente attenzione” ha dichiarato Anna Zerbi, Coordinatrice Regionale INCA Piemonte.

Il passo successivo è l’analisi nel dettaglio delle singole posizioni individuali al fine di mettere eventualmente in luce disagi o patologie implicite e o già espresse.
Per questa ragione, con la serietà e la riservatezza che ha contraddistinto il nostro sindacato in questo frangente, invitiamo le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato all’indagine a contattare l’INCA Piemonte (piemonte@inca.it) per fissare un appuntamento al fine di esaminare
in via riservata la singola posizione.

La SLC CGIL Piemonte per parte sua, insieme al Patronato e alla Fondazione Di Vittorio, sta
lavorando alla conclusione e presentazione dell’indagine che sarà resa pubblica in modo più dettagliato nel prossimo mese di novembre.

Slc-Cgil Piemonte