Cattivi odori in campagna, occupazioni abusive senza fine, e a Bosco Marengo si straparla di topi e blatte: settimana da 2 in pagella! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Una decina di giorni fa è uscita questa notizia: “Forti odori dalla campagna: decine di chiamate per malesseri”. I fatti: “Numerose chiamate da diverse zone dell’alessandrino questa mattina per odori “acri e insopportabili“ che hanno provocato lievi malesseri in alcuni cittadini. Il problema sembra derivare dagli spandimenti nelle campagne limitrofe. Lo spiega il direttore di Arpa, Alberto Maffiotti, al lavoro con i tecnici per compiere le verifiche opportune. I miasmi sono stati avvertiti a Bosco Marengo, Frugarolo, Casalcermelli, Litta Parodi, il quartiere Pista ad Alessandria e Spinetta. “Ci sono persone che hanno chiamato il 118 dicendo che non stavano bene, e lamentando vomito e bruciore agli occhi“. A determinare il fastidio “gli spandimenti agricoli dopo l’aratura. Il problema è che il freddo notturno confina al terreno gli odori che poi salgono con il calore del giorno che acuisce l’intensità”. – Era l’11 settembre, e come da prassi dopo la notizia e le dichiarazioni dei preposti, in primis lo storico direttore di Arpa Alberto Maffiotti, non se ne è saputo più nulla. Maffiotti fa sapere che “può solo controllare che gli spandimenti avvengano correttamente e che gli impianti come i biodigestori deputati al trattamento delle varie sostanze lo facciano in maniera corretta“. Precisando che “è che gli odori derivano dalle nostre abitudini e, purtroppo, hanno anche questa faccia della medaglia, a volte sgradevole”. Dunque è colpa nostra e delle nostre cattive abitudini, quindi perché lamentarci? Già, ma ci sono regole che vanno rispettate e fatte rispettare anche con continui controlli, e chi lo deve fare? Quello che è successo non è comunque normale, e ci si chiede cosa viene sversato nei campi e cosa ci troveremo sulle nostre tavole, soprattutto in metalli pesanti. Mi sono documentata e ho trovato Leggi europee, nazionali e regionali nella disciplina dello spandimento di liquami civili e delle deiezioni provenienti da allevamenti zootecnici, in particolare un documento che ritengo interessante del 29 maggio 2019 sullo spandimento dei fanghi civili e zootecnici: sono solo 25 pagine. Italia Nostra esprime netta contrarietà all’impiego di fanghi di rifiuto dei depuratori biologici cittadini, sia se alimentati da fognature che includono anche scarichi di tipo industriale che di tipo “esclusivamente” civile, essendo la città un organismo estremamente complesso ove nelle fognature può finire di tutto. La posta in gioco è troppo elevata e riguarda la salute, la salubrità del cibo, la qualità dell’ambiente, e aggiunge che: “Non è l’agricoltura ad aver bisogno dei rifiuti fangosi dei depuratori, bensì il più utilitaristico e spregiudicato interesse economico”.
Voto: 2

 

 

2) Palazzo ATC, via Volturno, Alessandria: niente da fare, tutto come prima anzi peggio, perché i balordi si sentono forti e superiori all’Ente ATC, alle istituzioni, agli Organi di Pubblica Sicurezza. Spavaldamente sanno di poterlo fare perché da mesi vi sono denunce in tutte le direzioni, da mesi i giornali ne parlano, da mesi il gruppo Svegliati Alessandria fotografa, filma e denuncia su Facebook, qualcuno timidamente prova a ristabilire l’ordine ma l’occupazione continua. L’ennesima richiesta di aiuto: “Nel palazzo Atc dormono per terra e spacciano. Abbiamo paura: vogliamo risposte, intanto un Esposto con 60 firme”.
Si dice tra l’altro: “sono preoccupati, gli oltre sessanta residenti del palazzo Atc di via Verona 17 e via Volturno 12: «La situazione è gravissima. Persone estranee all’edificio dormono e fanno i loro bisogni negli spazi comuni, vivendo di espedienti e, presumibilmente, di spaccio di stupefacenti. Per questo, hanno firmato e presentato un esposto ad Atc, prefetto, questore e sindaco: cambierà qualcosa?”. Io dico di no, non cambierà nulla perché i responsabili ATC, il Prefetto e il Comune conoscono la situazione e se non hanno fatto nulla fino ad oggi continueranno nello stesso comportamento. Nell’Esposto è stata dimenticata la Regione. Il nuovo Assessore è Chiara Caucino insediata a luglio e la Direzione è: A1510B – Politiche di welfare abitativo (che fa parte del Settore Struttura di appartenenza A15000 – Coesione sociale) il dirigente responsabile è Gianfranco Bordone.
Ad ogni cambio di politica regionale viene predisposto l’atto di nomina dei Presidenti e dei Vice Presidenti dei Consigli di Amministrazione e dall’elenco regionale degli idonei alla carica di Direttore generale delle ATC, nonché la nomina delle Commissioni previste dalla normativa regionale, è sempre stato così. E’ la Regione che si occupa anche delle risorse utili per la manutenzione etc. Detto questo, per “tagliar la testa al toro” l’Esposto andava presentato alla Procura della Repubblica di Alessandria proprio contro chi ad oggi non è stato in grado di risolvere la situazione. I tempi sono biblici ma sono certa che la Procura interverrà per smuovere qualcosa.
Voto: 2

 

3) “Topi e blatte” sono definiti gli italiani che hanno una idea politica diversa dall’essere “democratici comunisti”, questo è il democratico pensiero di Gianfranco Gazzaniga, sindaco di Bosco Marengo. Un sindaco che non vorrei. Sgradevole leggere l’articolo del 16 settembre su La Stampa: “Chiamati “topi e blatte” quelli scesi in piazza contro il governo, ora il sindaco di Bosco Marengo si scusa”.
Si legge: “L’esponente del Pd (Gianfranco Gazzaniga-sindaco di Bosco Marengo) si era lasciato andare a un commento con tutta evidenza fuori luogo, soprattutto per un amministratore pubblico, scatenando la reazione di molti iscritti a Facebook. Non solo: anche i giornali che fanno riferimento al centrodestra, come Libero, il Giornale e il Secolo d’Italia, avevano dato rilievo al post di Gazzaniga, riportando i commenti dei rappresentanti dei partiti di quell’area, come Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, che aveva replicato su Twitter: «Il sindaco di Bosco Marengo chiama “topi e blatte” migliaia di mamme, papà, anziani, giovani scesi in piazza contro il patto della poltrona. Se avesse dignità si dimetterebbe e chiederebbe scusa. Ecco la considerazione del popolo della sinistra: che schifo!». La reazione di Giorgia Melone la condivido. Come è possibile che un sindaco si abbassi a tale livello? Definire “topi e blatte” quei cittadini solo perché appartengono ideologicamente alla parte avversa di questo signore è democrazia oppure è una forma dittatoriale che porta ad offendere chi non la pensa come lui? Pare che in qualche modo, e a denti stretti, le scuse del sindaco di Bosco Marengo siano arrivate: meglio tardi che mai. Ma sarà davvero convinto di aver sbagliato?
Voto: 2