Ambulatorio veterinario Dottor Prato [Un tuffo nel passato]

frisina_caldi Tony Frisina

 

 

Chi di voi non ha mai collezionato qualcosa durante la fanciullezza e l’adolescenza?

Di solito da ragazzini – ai miei tempi – si collezionavano i francobolli.

Non si conosce bene il motivo per cui prima o poi tanti ragazzi si siano buttati su questo tipo di raccolta; forse sarà per il motivo che si sentiva dire che i francobolli valessero un sacco di soldi o per scimmiottare tanti adulti li raccoglievano? Da bambini si cercavano presso amici e parenti e ci si divertiva ad osservarli poi con interesse, magari anche con l’ausilio di una lente di ingrandimento. A tanti con il passare del tempo quella passione è venuta a mancare ed il frutto delle ricerche di tanti anni è finito in cantina o in soffitta… sostituita forse da interessi adolescenziali irrefrenabili.

Qualcuno sosteneva (ignoranti e maligni!) che cercare francobolli – in particolare quelli usati – fosse come fare una raccolta di sputi internazionali… Forse questa definizione sarà anche corrispondente al vero ma a me i francobolli son sempre piaciuti un sacco per le curiosità e le cose importanti che sapevano e che sanno insegnare a chi ne sapeva e ancora ne sa cogliere il significato.

Personalmente ho imparato moltissimo da questa raccolta e posso dire che una buona parte delle mie conoscenze abbiano avuto origine proprio da questi pezzetti di carta colorati e dentellati.

L’altra metà di quel che so lo devo certamente alla Settimana Enigmistica

I miei francobolli sono ancora tutti presenti tra le pagine degli album in cui li custodivo da bambino, seppure col passare del tempo abbia poi spostato la mia attenzione dai francobolli alle loro parenti strette: le cartoline.

La raccolta di cartoline, rispetto a quella di francobolli, ha diverse qualità in più che non debbono essere sottovalutate.

Intanto non essendo tirature ufficiali come lo sono i francobolli non è assolutamente possibile conoscere quale sia tutto il materiale esistente. Capita infatti a tutti gli appassionati cartofili di imbattersi in pezzi strani, rari e/o inconsueti e ogni volta si può scoprire così uno scorcio di città sconosciuto o dimenticato.

Chi colleziona francobolli sa benissimo ciò che è assente dalla propria collezione. È solo questione di tempo il riuscire a colmare la lacuna.

Chi cerca cartoline di una data località può conoscere ciò che ancora gli manca per aver visto quei soggetti in altre collezioni, ma a volte trova cartoline che fino a quel momento non sospettava esistessero.

Così è stato diversi anni fa, allorché un amico mi aveva regalato addirittura cinque copie di una cartolina rarissima e fino a quel momento per me sconosciuta. Erano cartoline con la stessa veduta ma differenti tra loro per via delle diverse didascalie che le completavano.

Si tratta di una veduta insolita e strana al tempo stesso.

Contrariamente a quanto di solito avviene non è raffigurata una strada, una piazza o un negozio ma addirittura un cortile. È una vera e propria cartolina pubblicitaria di un dottore veterinario con tanto di indirizzi, numeri di telefono ed elenco di specialità di cui l’ambulatorio si occupava.

Le scritte completano la veduta in maniera magistrale. Eccone la trascrizione.

Ambulatorio Veterinario Dott. E. Prato
Alessandria – Piazza Tanaro – Telefono 2-80
Spinetta – Dal 1° Luglio al 15 Ottobre – Telefono N 2
Premiato con Diploma di Benemerenza e Medaglia d’Oro
Specialista { castrazioni di Vacche, Manze e Vitelli
Castrazioni di Puledri e Cavalle
Castrazioni di Cagne
e in zoppicature cavalli
L’ambulatorio è provvisto di mascalcia
per ferrature correttive.

Lo scorcio raffigura proprio la mascalcia e tre cavalli sono in attesa di essere ferrati. Un cane alla catena assiste alla scena e così pure diverse persone che verosimilmente potrebbero essere gli addetti alle attività diligentemente elencate dalla corposa didascalia.

Trovo che l’unica pecca di questa bellissima cartolina sia l’incertezza del luogo ritratto. Alessandria o Spinetta?

Non ci sono riscontri particolari per poter rispondere con certezza a questo interrogativo e l’unica consolazione sta nel fatto che in ogni caso questa è una cartolina davvero interessante.

Concludo affermando che l’emozione provata dal collezionista nel momento in cui trova una cartolina di questo livello ben difficilmente è comprensibile per chi ha poca sensibilità e per chi non ha amore per le collezioni o – ancor peggio – non ha amore per la propria città.