10 all’assessore Ciccaglioni per la pulizia al cimitero di Alessandria. E fari puntati anche su Acqui e Casale [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Un bel 10 lo “incassa” l’Assessore comunale alessandrino Piervittorio Ciccaglioni. Sono consapevole che quando assegno il massimo voto ad un assessore di questa Giunta qualcuno sui social mi attacca in modo poco elegante, ma quando un politico si dà da fare, a qualunque area politica o partito appartenga, è giusto sottolinearlo. Argomento camposanti: sul Monumentale della città e i Cimiteri nei sobborghi anch’io come molti organi di informazione ho ricevuto lamentele sullo stato poco consono in cui versano. Di questo argomento ho scritto più volte nel corso degli anni, pubblicando foto e filmati che mi furono inviati. Temevo che niente potesse cambiare, se non in peggio, ma nei giorni scorsi è accaduto un piccolo miracolo. Ora bisognerà vedere quanto dura! Alcuni cittadini si erano lamentati non solo per la vegetazione selvaggia che invade i percorsi e le tombe, ma per la sporcizia creata dal guano dei piccioni che si nota soprattutto nella parte nuova del Monumentale cittadino. Domenica 1 settembre un cittadino che a suo tempo aveva lamentato e documentato lo stato sopradescritto mi ha contattato e spiegato che si era rivolto all’assessore Ciccaglioni, considerandolo “ultima spiaggia”, dopo averle tentate tutte. Come passo successivo avrebbe provveduto ad una denuncia per evidenziare il degrado igienico sanitario. Ma non è stato necessario, per fortuna, anzi per merito dell’assessore Ciccaglioni, che si è recato personalmente sul posto con una squadra di addetti, provvedendo in particolare a sistemare in maniera decorosa l’area del “Giardino della Memoria” (si tratta della fontana per la dispersione delle ceneri nel cimitero di Alessandria). Più volte mi è stato evidenziato lo stato di trascuratezza di questa fontana, che a volte zampilla oppure rimane ‘secca’ per giorni. Inoltre ci sono persone che lasciano vasi di fiori in quel luogo, che poi seccano e creano disordine.
Infine: mi viene chiesto di lanciare un messaggio agli addetti cimiteriali: “se ci fosse una scopa e una paletta in un angolo a disposizione, ci penserebbero i cittadini che maggiormente si recano in quell’area a dare una ripulita”. Ora pongo una domanda all’Assessore Ciccaglioni: “come c’è riuscito ad ottenere la pulizia tanto richiesta?
Voto: 10

2) L’ex sindaco di Acqui Terme, Enrico Bertero, a fine agosto accusava l’attuale maggioranza di aver lasciato ‘andare a ramingo’ il verde e il decoro urbano della città termale: “Acqui: aiuole rinsecchite, rotonde come giungle, vasi vuoti e trasformati in posacenere”. Dal giugno 2017 la città è amministrata da una Giunta dei 5 Stelle, e sono ormai due anni pieni di governo. Acqui Terme è sempre stata una bella cittadina, pulita, curata, piacevole da raggiungere per alcune ore di passeggio, acquisti, consumare un gelato e godere del suo buon clima. Ha risorse inespresse o poco sfruttate: pensiamo a siti e reperti archeologi, i resti dell’acquedotto romano, la fontana della bollente, per non dire delle Terme, ormai privatizzate.
Certamente Acqui offre qualche manifestazione e mostre di livello, ma il suo turismo davvero minimale rispetto alle potenzialità. Su questo tema a mio vedere, non c’è stata la capacità politica locale/provinciale negli ultimi trenta/quarant’anni, e anche la Regione Piemonte ha sempre guardato altrove.
Condivido la critica dell’ex Sindaco Bertero: Acqui Terme è città che la mia famiglia frequenta, che conosco e di cui ho notato il progressivo degrado. Immediata la replica del vicesindaco Paolo Mighetti ( architetto ed ex consigliere regionale 5 Stelle) subentrato ai primi di agosto al vicesindaco uscente Scovazzi con deleghe a Bilancio, Tributi, CED, Società Partecipate, Agricoltura e Attività Produttive. Dichiara Mighetti: “La situazione la conosciamo e ce ne scusiamo, ma servirebbero più risorse. Mi stupisce Bertero dato che è stato proprio lui a tagliarle: dai 197 mila euro del 2012 ai 132 mila del 2017, anno in cui stipulò il nuovo contratto per la manutenzione del verde legandoci le mani. Il peggioramento è stato evidente, così alla scadenza del 2020 rifaremo la gara con più fondi. Bertero taccia e si unisca alle squadre di volontari, con l’amministrazione in prima linea”. Vanno bene le scuse del vicesindaco ai cittadini, ma considerato che è appena subentrato dovrebbe chiedere alla sua Giunta già da due anni al governo della città come mai nonostante 132 mila euro a disposizione (non sono bruscolini) l’esistente è ‘seccato’: si consideri che il verde pubblico è un essere vivente e senziente ed è un delitto che una amministrazione non si preoccupi della sua gestione vitale. Qualche responsabile ci sarà pure, e Acqui Terme non è in dissesto mi pare.
Voto: 4

3) Quali sono le spine nel fianco del commercio? Oltre alla grande distribuzione e alla crisi ci Ascom: "Ad Alessandria scompaiono i negozi nei paesi: servono agevolazioni fiscali!" CorriereAlsono tasse altissime, affitti esosi e una folle Legge sulla liberalizzazione delle attività economiche. Prendo esempio da questa notizia uscita il 15 agosto su La Stampa a firma Franca Nebbia che stimola la riflessione: “Casale, chiusure e trasferimenti di negozi: la crisi colpisce la via del passeggio – gli addetti ai lavori parlano di almeno una dozzina di negozi di via Roma che entro l’anno smetteranno l’attività”. Si legge: “Ma perché i negozianti fuggono dal centro storico? Il parere di commercianti storici è che gli affitti siano troppo elevati e le tasse li seguano a ruota, fino a rendere insostenibile l’attività”. Tasse alte e affitti esagerati, ma aggiungo che c’è una legge che assolutamente non aiuta: la liberalizzazione delle attività economiche. Il settore più penalizzato è quello dell’abbigliamento, e i commercianti denunciano l’elevata concorrenza nello stesso settore. Una commerciante fa notare che durante un viaggio d’istruzione organizzato in Francia da un’associazione di categoria, ha notato meno concorrenza, e una maggior diversificazione di attività in ogni via.
Già! In Italia il legislatore ha creduto di dare un aiuto alla crescita e all’equità che si è trasformata in decrescita e problemi a non finire, e perché ci fosse “crescita” fu deliberata una disposizione urgente con il Decreto-Legge 201/2011 (art.34) convertito, con modifiche, dalla Legge 6 dicembre 2011, n. 214 recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici” (Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n. 300 del 27 dicembre 2011 – Serie generale).
Pare sia un regalino del Governo Monti all’epoca appena ‘piazzato’, con l’avallo di Napolitano …e te pareva. Torniamo a Casale Monferrato, e al suo cuore cittadino: ci sono bei negozi di livello, e nella mia famiglia non disdegniamo di fare acquisti anche in questa cittadina, come nelle altre della provincia, sempre alla ricerca di prodotti non in franchising, tutti standardizzati.
In merito agli affitti esosi: che ci guadagnano i titolari degli immobili ad avere i locali sfitti? Con ‘sti tempi di “vacche magre”, basterebbe abbassare un po’ le richieste, anche perchè un locale vuoto e spento perde il suo valore.
Voto: 4