Tortonese in rampa di lancio? “Richieste in crescita per immobili ristrutturati sulle colline e affitto arredato in città”. E poi c’è la logistica…

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di Ettore Grassano

 

 

“Un 2019 che presenta forti segni di vitalità, con una voglia di riqualificazione immobiliare ma anche di valorizzazione delle risorse turistico ricettive del territorio, che vanno di pari passo, e possono essere un vòlano economico interessante per tutto il tortonese”.

Rinaldo Zampino, fondatore e titolare dell’agenzia immobiliare La Pieve srl di Viguzzolo, è delegato Fiap per il tortonese, e già lo scorso anno ci accompagnò in un viaggio sui colli delle Valli Curone Grue e Ossona, mostrandocene peculiarità e potenzialità immobiliari. Oggi è più che mai convinto di quel progetto di sviluppo, e segnala passi in avanti interessanti: “Il mio ottimismo – sottolinea – non nasce dall’aver venduto qualche immobile o terreno di pregio in più, il che ovviamente mi fa sempre piacere, ma dalla constatazione che nel tortonese è in forte crescita la consapevolezza di vivere in un’area di grande pregio, e dalle potenzialità in gran parte ancora da esprimere. Le risorse private ci sono, una visione ormai mi pare anche: lo dimostra il fatto che negli ultimi 12 mesi si sono mosse parecchio le acque, nel mondo immobiliare locale”.

Più compravendite sui colli dunque, e anche una crescita del valore medio degli immobili? “Non proprio, il valore degli immobili resta legato all’area di riferimento, alla singola collina o paese, e al fatto che in zona si stia sviluppando una filiera turistico-ricettiva. Che siano milanesi, genovesi o stranieri, chi arriva da fuori cerca qualità: ossia immobili moderni, confortevoli, ben ristrutturati, ma anche attorno un’offerta ‘di territorio’ di un certo tipo. Per fortuna questo nel tortonese lo si è capito, e si sta anche investendo”.

Ma cosa funziona di più al momento? C’è richiesta di seconde case per l’estate, di prime case, di affitti brevi o che altro? ”Gli immobili da utilizzare come residenza estiva – spiega Zampino -, magari con la prospettiva di trasferirsi poi completamente da Milano o da Genova, dopo la pensione, continuano ad attrarre parecchio. Un fenomeno più recente, e in crescita, è l’affitto breve, sia di location in contesto collinare, sia direttamente di stanze in agriturismo dove trascorrere l’estate. Talora primo passo: poi, innamorandosi del territorio, si valuta magari l’investimento stabile”.

Gli stranieri sono ormai una nicchia forte, e in crescita: “Arrivano con il tam tam, con il passa parola, molto efficace è poi la promozione del turismo in bicicletta, sulle strade e sulle colline dell’immortale Fausto Coppi. Abbiamo olandesi, tedeschi, inglesi, irlandesi. Talora anche persone che, appunto, scelgono poi di vivere stabilmente sulle nostre colline, mettono radici insomma”.

Altro segmento interessante è quello dei terreni: dopo un periodo di ‘fuga dalla terra’, anche questa ripresa di attenzione per gli appezzamenti e le tenute agricole è un dato importante, non solo in termini immobiliari, ma socio-economici. “Non è un mistero – ribadisce il titolare della Pieve, che Oscar Farinetti abbia fatto investimenti importanti nell’area del timorasso, certamente attratto dalla positiva immagine fatta crescere nel tempo da imprenditori vitivinicoli tortonesi come Massa e Mariotto. Ma cito anche la Ferrero, multinazionale che sta concludendo accordi importanti per l’acquisto di vaste aree collinari da trasformare in noccioleti”.

Il tortonese, peraltro, non dimentica la sua matrice legata alla logistica: “Sempre più – spiega il titolare della Pieve di Viguzzolo – aziende del settore, soprattutto liguri, cercano da noi spazi adeguati dove insediarsi, perché siamo uno snodo strategico: a poche decine di chilometri dai porti di Genova e Savona, e all’imbocco del sistema autostradale. C’è su questo fronte un movimento che non si vedeva da anni”.

E in città? Come vanno le cose sul fronte immobiliare, anche alla luce degli importanti accordi territoriali stipulati tra comune e associazioni dei proprietari di case e degli inquilini? A raccontarcelo è Marco Valdinazzi, titolare dell’agenzia immobiliare di via Carducci, sotto i portici a due passi da via Emilia: “Il mercato si muove, è più vivace che in passato, e a diverse velocità. Partiamo dagli affitti: certamente gli sgravi fiscali e imu contenuti negli accordi territoriali sono una leva significativa, peraltro non ancora pienamente sfruttata: giusto l’altro giorno ho spiegato quali sono i vantaggi (cedolare secca al 10%, sconti Imu del 25%) ad un proprietario di diversi appartamenti, che non lo sapeva, e ha immediatamente recepito l’opportunità. Tra l’altro, va ricordato che le agevolazioni valgono per tutti i nuovi contratti (anche commerciali, per negozi fino ad una certa metratura), ma anche per i contratti in essere, se vengono chiusi e rinnovati”.

Il mercato degli affitti attorno a quale cifre si stabilizza? “Ci sono due fasce – spiega Marco Valdinazzi. La prima si attesta sui 300-350 euro al mese, massimo 400, per bilocali arredati, appetibili per i tanti trasfertisti che lavorano nei poli tortonesi della logistica. Sono spesso lavoratori stranieri, di tante diverse nazionalità. Ma talora anche giovani coppie italiane alla prima convivenza. Poi c’è la fascia degli affitti attorno ai 500 euro, che ovviamente ha un diverso target di riferimento: persone più mature, e con maggior disponibilità”. E non mancano anche scelte anche curiose: “”Una signora milanese, di un certo standing economico e culturale, ha scelto di recente di venire a vivere da noi, in centro a Tortona, senza avere radici e parenti in zona: semplicemente con il treno può andare facilmente a Milano quando vuole, e al contempo qui ha trovato una città e una comunità più piccola e raccolta, vivibile, con servizi che tutto sommato funzionano ancora bene”.