Alessandria aderisce al Progetto Fortificazioni: ecco cosa significa

Martedì la Giunta Comunale di Alessandria ha approvato lo schema di Protocollo d’Intesa finalizzato alla partecipazione al gruppo denominato “Progetto Fortificazioni”.

Si tratta di una decisione assunta in coerenza con quanto indicato dallo stesso Statuto Comunale che, all’art. 5, comma 2, lettera m, stabilisce che il Comune «tutela il patrimonio naturale, storico, artistico, culturale e valorizza le dimensioni significative della cultura locale, intesa come tradizione, linguaggio, attività umane e beni, affinché lo sviluppo della città conservi e trasmetta la memoria storica della comunità locale».

«L’Amministrazione Comunale — dichiara il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliascoera stata recentemente invitata a partecipare al “Progetto Fortificazioni”: un gruppo di cui fanno parte diverse importanti realtà istituzionali a cui da oggi si aggiunge anche Alessandria che, tramite l’atto deliberato in Giunta, ha il via libera per formalizzare l’adesione attraverso il perfezionamento di uno specifico Protocollo d’Intesa.

Si tratta di un importante strumento con cui i firmatari intendono avviare un rapporto collaborativo tramite il quale mettere a disposizione, nelle proprie sedi e nelle modalità ritenute più idonee, le competenze culturali e scientifiche per lo svolgimento di attività e iniziative comuni rivolte sia alla conoscenza e alla valorizzazione del proprio specifico patrimonio fortificato, sia alla realizzazione di studi e iniziative per la promozione, comunicazione e valorizzazione del proprio patrimonio storico-culturale e architettonico. Sono obiettivi molto significativi e strategici anche per Alessandria e che ci hanno portato ad aderire convintamente al Progetto».

Ecco dunque l’elenco dei Soggetti che costituiscono il gruppo “Progetto Fortificazioni”:

  • Associazione Forte di Bard
  • CeSRAMP-Centro Studi e Ricerche Storiche sull’Architettura Militare del Piemonte
  • Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 176/Cittadella di Torino
  • Museo Storico Nazionale di Artiglieria
  • Istituto Italiano dei Castelli-Sezione Piemonte e Valle d’Aosta
  • Associazione Amici del Museo Pietro Micca
  • Associazione Casalese Arte e Storia
  • Castello di Casale Monferrato
  • Cittadella di Alessandria-Città di Alessandria
  • Fondazione ARTEA (Caraglio)
  • Forte Albertino di Vinadio-Comune di Vinadio
  • Forte di Bramafam-Associazione Studi Storia Architettura Militare
  • Forte di Exilles-Associazione Amici del Forte di Exilles
  • Forte di Fenestrelle-Associazione progetto San Carlo Onlus
  • Forte di Gavi

Il “Progetto Fortificazioni” intende dunque istituire e concretizzare un rapporto di collaborazione tra i propri partecipanti finalizzato specificamente a:

  1. «promuovere iniziative comuni rivolte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e culturale, con particolare attenzione al patrimonio fortificato, riconducibile agli scopi e obiettivi di ogni partecipante al Protocollo;
  2. concorrere a realizzare una Rete delle Fortificazioni italiane raggruppando e rafforzando le realtà esistenti al fine di:
  • supportare con maggiore efficacia i compiti e le attività di studio, ricerca, conservazione, valorizzazione e promozione;
  • sviluppare economie di apprendimento favorendo lo scambio di conoscenze e competenze tra le diverse realtà italiane e tra queste e quelle europee;
  • essere più facilmente in grado di creare valore e di coinvolgere gli stakeholder territoriali;
  • ricercare – come la letteratura sul management dei beni culturali descrive – economie di scala e di varietà attraverso la condivisione di servizi comuni;
  • organizzare e pianificare, laddove sia possibile, la realizzazione e/o scambio di iniziative culturali comuni (mostre, eventi, manifestazioni);
  • aumentare sia la possibilità di partecipare a bandi di finanziamento italiani ed europei sia la capacità di fund raising;
  • svolgere le attività succitate utilizzando un’immagine coordinata e identitaria.
  1. assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica di tale patrimonio, anche da parte delle persone diversamente abili, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e dare piena attuazione agli artt. 111, 112 e 113 del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 43 e s.m.i.».

L’approvazione dello schema di Protocollo non comporta spese a carico del Comune di Alessandria, ai sensi dell’art. 4 del Protocollo stesso («Dal presente Protocollo non derivano né conseguono per i firmatari oneri finanziari di nessun genere»).