Abusivi di via Volturno e palazzo fatiscente in via San Giacomo della Vittoria: l’Alessandria che non ci meritiamo [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Ai responsabili politici e direzionali di ATC (Agenzia territoriale per la casa del Piemonte Sud del Piemonte Sud Alessandria – Asti – Cuneo) e a tutti i responsabili per la sicurezza pubblica, per la mancanza di tutela di un bene pubblico quale è l’immobile ATC,
e per il diritto di utilizzo delle pertinenze assegnate insieme agli alloggi.
La scorsa settimana il gruppo Facebook Svegliati Alessandria (uno dei punti di informazione e segnalazione a cui molte volte attingo, gestito dalle tre “sentinelle” Senetta – Boldrin – Manzini) ha fatto emergere la notizia, poi approfondita da vari media locali, relativa al degrado e ai disagi in via Volturno, Questo filmato è opera del loro meritevole impegno civico e dimostra la reale situazione.
Si rileva il degrado e pericolo recato dalle condizioni di balordi, a danno delle circa 84 famiglie residenti nello stabile di via Volturno 12 in pieno centro storico di Alessandria, ridotto a ghetto da abusivi che si sono appropriati dei locali cantine sottraendo il diritto di tali spazi ai legittimi intestatari, di cui molti pagano regolarmente le quote affitto, e su quelle pertinenze “espropriate” pure la Tarsu. Illegittimo anche il consumo di corrente elettrica: il tutto sulle spalle dei titolari di alloggi, che non sempre hanno denaro per fare beneficenza. Faccio notare che tutto questo accade sul ‘retro’ del complesso in cui ha sede l’ATC ad Alessandria, in via Milano 79. La notizia viene anche ripresa dall’informazione cartacea e online: “Il caso: le cantine degli abusivi e la paura della gente”, ma l’articolo che fa strabuzzare gli occhi è il seguente: “Il caso della sede Atc occupata. Replica il presidente Garzino: “Non possiamo liberare noi quelle cantine”.
Domanda rivolta al Presidente Ambrogio Garzino: “di grazia a chi tocca far sgomberare le pertinente degli assegnatari legittimi? Se lo sa ce lo indichi”. Il presidente Garzino dichiara che il cortile è zona pubblica e l’ATC non può fare nulla? Roba da non crederci, perché tutto si può fare utilizzando gli strumenti di sicurezza pubblica, a partire dalla Prefettura. Comunque sia, vergogna! La vergogna sta nel gioco dello scaricabarile: chi sa, vede e non fa nulla. Le case popolari sono di tutta la comunità, e chi ne ha responsabilità gestionale-politico- dirigenziale in questo caso non svolge appieno il proprio ruolo.
Voto: 2

 

2) La notizia: “Il palazzo in centro ad Alessandria senza proprietari che cade a pezzi e nessuno vuole. È in via San Giacomo della Vittoria”.Brevemente sta scritto che il palazzo in questione di via S. Giacomo della Vittoria si trova alle spalle del Municipio in abbandono da decenni. Fu acquistato a suo tempo dal Comune (non viene citato ma si suppone dall’ex amministrazione Calvo 1994/2002), che agli inizi degli Anni 2000 si progettava di usarlo per l’ampliamento di Palazzo Rosso, visto che è adiacente. Dopo la Calvo subentrò la Scagni (2002/2007), durante quel mandato il Municipio Due finì invece all’ex Guala (neanche la Scagni viene citata). Nel proseguo durante la ex giunta Fabbio 2007/2012 (e qui il suo nome viene però citato) si cominciò a pensare alla vendita dell’edificio di via San Giacomo. Negli anni e dal momento della sua acquisizione e si badi ben, con i soldi dei cittadini, è stato lasciato andare a ramingo come molti beni di Alessandria, e dall’articolo si legge che oggi questo bene risulta in una specie di limbo giuridico inestricabile. Per concludere dall’articolo si apprende che “La ciliegina sulla torta di questo rompicapo è che quella casa non risulta completamente disabitata: in un’ala del piano terra collegata a Palazzo Rosso il Comune da anni ha installato la sua «copisteria». A che titolo, pagando un affitto? Pare proprio di no. Amministrativamente una follia”. Alla follia io aggiungo una vergogna! 2000-2019: diciannove anni inerti su questo bene nel cuore della città, un valore lasciato cadere a pezzi. Egregi amministratori e dirigenti comunali: o fate correttamente e senza sprechi il vostro mestiere, oppure fuori dal palazzaccio rosso. Grazie a Fabio Boldrin, autore delle foto.
Voto: 2

 

 

3) A Piero Castellano, Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia in Comune ad Alessandria. Un bel 10 per questa presa di posizione: “Castellano (Fratelli d’Italia): “In comune ad Alessandria serve una scossa: dico sì alla rotazione di dirigenti e funzionari”.
Sta scritto: “Come Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia in Comune ad Alessandria, concordo con l’avvio di uno Spoils System per quanto riguarda la dirigenza e i funzionari dell’amministrazione comunale di Alessandria e di talune partecipate. Pertanto condivido i pensieri e le strategie già esplicitate dal presidente Locci e dall’assessore Barosini meritevoli dell’attenzione e del dibattito politico. “Una scossa” dobbiamo comunque darla per riavviare una macchina amministrativa che procede a rilento! Anche le prescrizioni e direttivi dell’ANAC in termine di “rotazioni dei funzionari” (che occupano “ruoli così detti sensibili”) devono essere una nuova modalità in termini di trasparenza.”
Bene direi. Da troppo tempo solo Locci lottava contro questa “baronia”, poi si è aggiunto Barosini, ora con Castellano sono tre i politici che chiedono rispetto per i loro ruoli e soprattutto un dialogo corretto e costruttivo. In funzione alla situazione in essere era uscito un articolo: “Comune: Barosini e Locci, ‘crociata’ contro i dirigenti”. Di conseguenza avevo stilato una pagella in merito: “Palazzo Rosso: io sto con Barosini e Locci. Intanto a quando il Nobel a Carola Rackete?[Le pagelle di GZL]” Mi chiedo: e le altre forze politiche che fanno? Mi riferisco ai partiti che compongono la maggioranza come la Lega e Forza Italia, forze politiche che dovrebbero avere interesse che nel loro mandato la città torni a rinascere. Forse questo tran-tran decennale che si è radicato può andar bene anche a loro? Alessandria è ferma al palo, che si aspetta?
Voto: 10