Coldiretti: domenica Terza Festa Nazionale del San Pastore e del Pane Grosso di Tortona

Terza Festa del Ringraziamento del Grano San Pastore e del Pane Grosso di Tortona in programma domenica 21 luglio dove, per l’occasione, in piazza Gavino Lugano sarà allestito dalle 8 alle 12 un mercato straordinario di Campagna Amica che vedrà la partecipazione dei produttori di Campagna Amica, del Consorzio Nazionale Produttori San Pastore e i panificatori del Grosso di Tortona, tutti insieme, per festeggiare il terzo compleanno del Pane Grosso di Tortona.

Alle 9 è in programma la trebbiatura storica mentre in Duomo durante la Messa delle 10.30 verrà impartita la benedizione su questo “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”.

La festa si concluderà alle 12 in piazza Gavino Lugano con Aperitivo 100% San Pastore: l’AgriChef di Campagna Amica Stefania Grandinetti dell’Agrituriusmo “Le Piagge” di Ponzone, volto noto di molti programmi di successo, porterà in scena i prodotti 100% San Pastore e le eccellenze del territorio prodotte dagli agricoltori del Consorzio Nazionale Produttori San Pastore.

“Quando si facevano le tagliatelle, la pasta veniva arrotolata e tagliata a strisce sottili – spiega Stefania Grandinetti – quella parte di sfoglia che rimaneva tagliata in modo irregolare, solitamente i bordi, i nostri nonni li chiamavano i maltagliati. Nel tortonese sono un piatto tipico, conditi con l’ajà il giorno della spillatura del vino nuovo oppure, alla vigilia di Natale, ma vengono mangiati tutto l’anno nella minestra e fagioli oppure con le verdure dell’orto”.

“Iniziative come questa rappresentano un’importante opportunità per la tutela e la salvaguardia del prodotto vero Made in Italy – ha sottolineato il Presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – si tratta di un grano del territorio, fortemente legato alle tradizioni di questa terra. Un grano che è tornato ad essere apprezzato perché ne riteniamo importante la salvaguardia, perché la qualità trova il consenso dei consumatori che invece rifiutano produzioni che derivano da semi di organismi geneticamente modificati che rischiano di fare perdere la grande ricchezza della biodiversità con gravi perdite del patrimonio alimentare, culturale ed ambientale del Made in Italy”.

«Come Coldiretti riteniamo fondamentale salvaguardare un patrimonio genetico il più ampio possibile per affrontare le sfide future, per questo ci siamo assunti l’onere e l’onore di recuperare produzioni di frumento con caratteristiche genetiche che si stanno rivelando adatte alle nuove esigenze di coltivazione con elevati standard organolettici che rispondono alla domanda di buona e sana alimentazione”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.