Bravo Dell’Alba che ci fa riscoprire il grande calcio femminile di Alessandria. E una volta tanto grazie ai centri commerciali! [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) 2019: anno del calcio femminile nazionale. Inizio da questa chicca: il massimo voto va a Franco Dell’Alba, amico con idee diverse dalle mie, ma con rispetto reciproco, imprenditore “a riposo” e personaggio molto conosciuto in città e non solo. Il bel voto Dell’Alba lo merita per aver portato alla nostra conoscenza su Facebook la storia degli albori del calcio femminile ad Alessandria, con foto e ricordi puntuali. In particolare un’immagine della squadra di calcio femminile di Alessandria 1948/1949 ‘targata’ Borsalino, accompagnata da questi commenti: “Mentre voi oggi scoprite il calcio femminile, in Alessandria, mentre io nascevo, erano già campionesse italiane, eravamo troooooppo avanti!” e poi: “Questa foto, pubblicata da Roberto Valle non merita di fare il giro del mondo? Soprattutto in questi giorni? Non è motivo di orgoglio alessandrino? Fossi in voi la farei girare a mille condividendola ovunque. Ha un fascino incredibile!”

Per concludere aggiungo un filmato dell’Archivio Storico Luce Cinecittà – Settimana Incom del 10 aprile 1948, con descrizione e sequenze fasi dell’incontro: “Donne calciatrici Torino contro Alessandria”. Questa notizia storico-sportiva ci tenevo ad evidenziarla. Di calcio femminile parlai un anno fa con una pagella dal titolo: “Le donne ai mondiali, i maschi in cucina”.
Mentre la Nazionale maschile falliva la qualificazione ai mondiali 2018 in Russia, la nazionale femminile si qualificava per i mondiali 2019 in Francia. Sembrava una battuta un po’ maliziosa, visto cosa pensano molti maschietti sulle calciatrici femmine, ma un ‘Italia che è andata ai mondiali c’è stata, e hanno pure fatto bella figura. In finale ho fatto il tifo per gli Stati Uniti, che si sono confermati Campioni del mondo aggiudicandosi il quarto mondiale della storia statunitense superando l’Olanda per 2-0. Ho tifato per una squadra extra europea perché ai giorni nostri ho difficoltà ad avere simpatie per ogni Stato che compone l’Unione Europea. Sono arrivata pure a boicottare dove posso prodotti o eccellenze. Anche se viene sostenuto da quasi tutti gli organi di informazione nazionali uniti dal “pensiero unico” (che io considero “anti-nazionali”) che il carrozzone UE non è nemico dell’Italia, al contrario io e moltissimi italiani questa Unione la stiamo avversando perché ci boicotta con ogni mezzo e in ogni settore. Quindi bene le nostre italiane, bene le calciatrici statunitensi e grazie a Franco Dell’Alba.
Voto: 10

 

2) All’utilità dei centri commerciali a “galleria” in questo periodo di insopportabile calura. Può sembrare uno spot ma non lo è. Come ogni estate “emigro” in un luogo abitualmente fresco, ricco di vegetazione, silenzio e aria buona. Unn mix di mare e Appennino, ma quest’anno è dura perlomeno di giorno. Alcuni giorni fa, in un momento di intensa calura, per non utilizzare il condizionatore e starcene chiusi in casa nonostante tutta la vegetazione che ci circonda, per avere un po’ di fresco si è deciso di anticipare la scorta di alimenti pur di scendere al grande centro commerciale di Savona e trascorrere almeno due o tre ore ‘al fresco’. Dal 2003 mai mi è capitato di organizzare una “gita forzata” verso un luogo di quel tipo, confortevole e con una gradevole temperatura. Entrata nel centro che frequento di solito con il ‘mordi e fuggi’ esclusivamente per fare la spesa, quel luogo l’ho guardato con occhi diversi: tante persone di una certa età, anche loro come me auto-evacuate dalle loro abitazioni e trasferite nello shopping center per respirare aria condizionata. Mi sono messa ad osservare e ho realizzato che questi centri commerciali con le loro gallerie offrono non solo shopping, ma in estate aria fresca, comode panchine, servizi igienici lindi, punti di ristoro, bar, gelaterie. Ai tavolini ci si può sedere anche senza consumare e viene pure offerto il servizio di lettura dei quotidiani. Nel caso specifico, questo enorme Centro Commerciale con un grande parcheggio sotterraneo su due piani e due piani di gallerie è ubicato nella città poco distante dal mare, un punto di ritrovo per molti anziani che ci arrivano a piedi senza disturbare nessuno. Possono consumare un pasto nelle varie focaccerie, a scelta anche bio e vegane, socializzare, osservare l’umanità che gli passa davanti indaffarata, trascorrere la giornata lontano dalla solitudine di casa, e ‘scansare’ un coccolone causato dal caldo. Nella stagione invernale è la stessa cosa: luce, servizi e ambiente riscaldato. So bene, e l’ho scritto spesso, che il rovescio della medaglia è la sopravvivenza dei negozi e delle piccole attività che sono il cuore di ogni città italiana, ma credetemi, in certi momenti la comodità offerta da questi centri non puoi che apprezzarla!
Voto: 7

 

3) L’argomento clou del momento sono le ONG. trasmissioni, dibattiti, articoli ‘fiume’ che impegnano laici e clericali. In Italia immigrati e “facce di tolla” che li trasportano, che siano stranieri o italiani, ‘pontificano’ su tutto, e ci fanno la morale. Si viene a sapere che ad occuparsi di queste barcarole sono talora deputati pagati dai contribuenti italiani, che dovrebbero stare in parlamento a lavorare per il bene del paese. Si scopre ad esempio che Erasmo Palazzotto, parlamentare Leu eletto in Sicilia (è alla sua seconda legislatura), in questa XVIII legislatura come impegno primario fa il capo missione della barca Alex della ONG Mediterranea, contro lo Stato, contro il Governo, contro i regolamenti di Camera e Senato che sanciscono il dovere dei parlamentari di partecipare ai lavori delle due Camere. Faccio notare che non rispettare le leggi ai comuni mortali non è concesso. Chi lo cerca a Montecitorio o chi spera che faccia gli interessi anche del suo collegio elettorale se lo può scordare, perché l’on. Erasmo Palazzotto si trova a bordo della nave dell’Ong. Ha il 63.7% di assenze in aula, pur prendendo regolarmente lo stipendio da parlamentare. Attenzione però, non è l’unico, e se ne trovano in ogni partito. Sulle assenze dei parlamentari ho fatto ricerca: “I furbetti delle missioni”: assenti in Parlamento, vengono pagati lo stesso”.
Un’inchiesta del Fatto Quotidiano nel 2017 mette in luce il problema dell’abuso dell’istituto della missione parlamentare, che permette agli onorevoli assenti dall’aula per giustificati o ingiustificati motivi di essere comunque conteggiati come presenti, e di essere pertanto retribuiti. Questi individui quando entrano nei palazzi istituzionali sono consapevoli di dover fare gli interessi innanzitutto dello Stato, dei suoi cittadini e di rispettarne le Leggi e difenderne la Costituzione? Alla faccia di tutti i deputati che fanno un ligio lavoro con la loro presenza nelle Camere e Commissioni, rappresentando i cittadini che li hanno votati. A questo punto chiedo se il cartellino delle timbrature vale solo per la classe operaia. Nessun lavoratore nel privato si può permettere un comportamento simile, se ha necessità di giorni liberi gli viene detratto lo stipendio o si ‘mangia’ le ferie, se entra dieci minuti dopo l’orario di lavoro ci rimette mezz’ora di paga. Politici e cittadini: al solito due pesi e due misure nel trattamento!
Voto: 2