Salvini a Fubine: “Rivoluzione fiscale e riforma della giustizia i prossimi obiettivi del Governo”. Molinari: “Rilanceremo il Piemonte, a partire da autonomia e lavoro”

di Ettore Grassano

 

Arriva il Capitano, e Fubine risponde presente. Folla delle grandi occasioni domenica sera per il Ministro dell’Interno Matteo Salvini alla Festa della Lega nel paese del Monferrato alessandrino, dove sono davvero tanti i militanti del Carroccio giunti da ogni parte del Piemonte per accogliere il loro Segretario Federale, e fargli sentire entusiasmo e vicinanza. Presente praticamente al completo l’organigrama dei parlamentari piemontesi, degli assessori e consiglieri regionali alessandrini, degli amministratori leghisti dell’alessandrino, a partire dal capoluogo.

Ad accogliere Matteo Salvini sul palco, al suo arrivo poco dopo le 21, è il sindaco del paese, e parlamentare, Lino Pettazzi, che ricorda: “Matteo torna tra noi a Fubine due anni dopo, in un ruolo oggi di grande rilievo istituzionale, e avendo mantenuto tutte le promesse di allora: grazie a lui, al nostro Segretario piemontese e capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, e soprattutto alla forza e all’impegno di tanti militanti oggi la Lega guida il Paese, e il Piemonte. Ed io sono onorato di essere, di nuovo e con il massimo impegno,il sindaco di Fubine Monferrato”.

Tocca poi a Riccardo Molinari (in forma smagliante e prodigo di abbracci, pacche sulle spalle e selfie con i militanti presenti alla Festa) ricordare in sintesi i risultati raggiunti sul piano politico: “Ci ritroviamo qui a Fubine da 19 anni, e oggi siamo il primo partito non solo in Piemonte, ma in Italia. Sono certo che Gianni Baucia, che della Festa Lega qui a Fubine fu l’anima, sarebbe soddisfatto del nostro percorso, e in questo momento da non so bene dove nell’universo ci sta guardando. Vi ricordate cosa è successo 5 anni fa in Piemonte vero? Ci mandarono a casa con dei ‘magheggi’, ma gli elettori un mese fa hanno detto con chiarezza che tocca alla Lega guidare la nostra Regione verso la riscossa: siamo passati da 2 a 23 consiglieri regionali, e al primo posto della nostra agenda c’è l’autonomia del Piemonte. Ma anche una equa rappresentanza di tutte le province. Alessandria è esempio lampante: Chiamparino questo pezzo di regione lo ha dimenticato e umiliato, per la prima volta dal 1970 nella giunta regionale di centro sinistra non c’era neppure un alessandrino. Oggi la Lega di Alessandria ha due consiglieri regionali, e due assessori. Sono i presupposti di un forte rilancio, a cui lavoreremo con impegno, umiltà e determinazione”. E’ sempre Molinari, introducendo il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, a evidenziare: “In un anno, grazie a questo ragazzo, o ex ragazzo, dalla testa dura e pronto a rischiare in prima persona, come ha fatto e sta facendo, la Lega è riuscita a far approvare Quota 100, che è un provvedimento dalla parte dei lavoratori, e dei più deboli. E sul fronte immigrazione clandestina finalmente il nostro Paese riesce a farsi rispettare, e abbiamo ‘tolto’ dal tavolo 5 miliardi di euro di business che finivano dritti nelle tasche di chi specula sulla pelle dei disperati: e guarda caso, eliminati i 35 euro al giorno per migrante, non c’è più la fila di coooperative interessate a gestirli: no business no party. Intanto i dati dicono che in questi mesi l’occupazione cresce, lo spread è ai minimi, la temuta procedura d’infrazione non c’è stata, il Paese sta ripartendo. Ma in autunno cominceremo la fase due, quella dello sviluppo; autonomia per i territori, e drastica riduzione delle tasse per imprese e lavoratori”.

Sintetico e politicamente molto efficace l’intervento del Presidente dei Deputati della Lega Riccardo Molinari.

Matteo Salvini lo ascolta annuendo, indossa una maglietta degli Alpini, e quando prende la parola, alle 21.19, è un boato, e parte l’applauso. “Piedi per terra amiche e amici, umiltà, e continuare a lavorare, in ogni singolo piccolo comune come a Roma. Ascoltando la gente, e non i poteri forti, a cui guarda caso siamo fortemente antipatici. Questa è la nostra unica ricetta: lo era quando divenni Segretario Federale, e avevamo il 4% dei consensi, e lo è oggi, che i sondaggi ci danno al 38%. Ma io non bado ai sondaggi: giro l’Italia quotidianamente, e cerco di risolvere i problemi della gente, con concretezza: perchè la Lega è il partito dei fatti, non delle promesse a vanvera”.

Il Ministro dell’Interno analizza la situazione nazionale con rapidi flash: “Il vero obiettivo ora è abbassare davvero, gradualmente ma in maniera pesante, le tasse per tutti gli italiani, imprese e lavoratori. Se l’Europa sarà d’accordo bene, altrimenti lo faremo lo stesso. A me sta a cuore il futuro di 60 milioni di italiani, non mi faccio dettare l’agenda dai burocrati dell’Unione”.

Sui migranti: “Le vicende dei barconi le conoscete: le organizzazioni di sinistra i migranti irregolari ormai vanno a prenderseli fino in Libia, e noi dovremmo stare zitti e subire. Non me la prendo con la signorina tedesca di buona famiglia che fa tutto quel che le garba, in un paese straniero, senza rispetto per le leggi e mettendo a rischio la vita di tante persone, sia forze dell’ordine che migranti. Ma mi chiedo e vi chiedo in quale altro paese civile esistano giudici che, di fronte ad una vicenda simile, danno alla ragazza in questione pacche sulle spalle, cercando di trasformarla in eroina. Ma siamo pazzi? Ma vi immaginate un’italiana, o italiano, che facesse un atto simile in Germania, negli Stati Uniti, in Canada o in qualsiasi altro paese civile, che fine farebbe? Una riforma della Giustizia è fondamentale: anche un giudice se sbaglia deve pagare, mentre oggi sono illicenziabili”.

Matteo Salvini ricorda poi l’importanza delle telecamere che verranno installate (“per difendere i più deboli”) in ospedali asili e case di riposo, e l’importanza della difesa dell’agricoltura, dalla carne al latte, fino al riso”.

E i 5 Stelle? Salvini smorza ogni polemica: “Qualche scemo esiste in ogni grande famiglia, oggi uno di loro ha dichiarato che “Salvini ha la panza’, dando così il suo contributo al dibattito politico del Paese. Ma ve lo dico con chiarezza: io con Luigi Di Maio lavoro bene, e i risultati ottenuti in questo anno di Governo non li avremmo portati a casa senza l’alleanza con i 5 Stelle. Mi dicono: vai alle elezioni, i sondaggi ti danno al 38%. Mi fa piacere, ma la mia parola vale più dei sondaggi: se i 5 Stelle saranno leali, e rispetteranno i patti, a partire da una drastica riduzione delle tasse, il Governo andrà avanti. La rivoluzione fiscale, da realizzare nei prossimi anni, è il vero snodo per dare un futur al paese”.

Sono le 22 quando Matteo Salvini conclude il suo intervento dal palco della Festa della Lega di Fubine. Le zanzare, fino ad allora assenti, cominciano a farsi sentire. Ma i militanti leghisti sembrano non accorgersene, e in centinaia si mettono in coda per un selfie con il loro Capitano.