Castelli (Fiaip): “Mercato immobiliare valenzano in ripresa: e finalmente abbiamo anche gli accordi territoriali!”

  di Ettore Grassano

 

Valenza è la seconda tappa del nostro tour nel mercato immobiliare dei principali distretti della provincia di Alessandria. Qui trovate la prima puntata, dedicata a Novi, colline del Gavi e Val Borbera.

 

 

“Segnali positivi? Ci sono, per fortuna: il fermento legato al distretto orafo, e alla presenza dell’insediamento Bulgari alle porte della città, ha portato a Valenza centinaia di nuovi lavoratori, che dopo un primo periodo di affitto ammobiliato di breve durata stanno valutando anche altre opzioni. E qui si compra altro che bene: ci sono appartamenti di buona qualità che hanno il prezzo di un garage in Lombardia!”. Elena Castelli, delegata Fiaip dell’area di Valenza, va dritto al sodo, e parla con cognizione di causa: lombarda, prima di trasferirsi a vivere a Valenza (“sono qui dal 2000, per amore: ho sposato un orafo”) ha lavorato nel settore immobiliare a Varese, per un primario marchio del settore: “altro territorio, naturalmente: Varese con i suoi laghi e i suoi monti è area turistica e di frontiera, con buona presenza di stranieri soprattutto nord europei …parliamo comunque di una ventina di anni fa: ora anche lì le cose sono cambiate“.

Ma a Valenza, appunto, quali sono le prospettive, e quali le aspettative di chi opera nel settore?

Dalla sua agenzia di Corso Matteotti, Castelli ha un osservatorio diretto, e un contatto quotidiano con il mercato: “Quando si parla di immobili, bisognerebbe distinguere due diverse ere: prima dell’Imu, e dopo l’Imu! Battute a parte, è evidente che la crisi nel nostro settore non è stata solo dettata dalla legge della domanda e dell’offerta, ma dal fatto che ad un certo punto gli immobili sono diventati per lo Stato una fonte diretta di tassazione, e quindi gli italiani hanno cominciato a ritenerli un investimento meno interessante e in alcuni casi difficili da mantenere”.

Non a caso, nel corso del 2018 proprio l’introduzione, in provincia di Alessandria, di una serie di agevolazioni fiscali, all’interno dei cosiddetti accordi territoriali sta contribuendo a ‘ridare fiato’ al mercato delle locazioni e delle compravendite per scopo investimento.  “In realtà qui a Valenza siamo un po’ in ritardo – sottolinea Castelli -, ma ci auguriamo di recuperare presto il tempo perduto: gli accordi territoriali con il comune di Valenza sono stati finalmente siglati nei giorni scorsi, come già successo in precedenza ad Alessandria, e negli altri principali centri zona.  Certamente nei prossimi mesi il mix tra vantaggi fiscali e ripresa dell’economia orafa non potrà che dare risultati positivi”.

Ma come funziona, nella città dell’oro, il mercato degli affitti? “Le dinamiche sono un po’ diverse rispetto ad altre zone della provincia, qui gli affitti sono mediamente più bassi. Tuttavia, considerato che anche il prezzo di acquisto di molti immobili è decisamente competitivo, esiste certamente la possibilità di rendite interessanti, nell’ordine anche del 7-8% netto all’anno. Il mercato degli affitti è molto legato anche alle dinamiche economico-occupazionali del comparto orafo, e ci aspettiamo nei prossimi 6-12 mesi un ulteriore incremento, anche nelle compravendite. Ovviamente infatti chi arriva a Valenza con contratti di lavoro a tempo determinato punta sull’affitto ammobiliato, ma una volta stabilizzato, anche considerati i prezzi assolutamente appetibili delle abitazioni, tende poi a stabilizzarsi, e ad acquistare”.

E fuori porta qual è la situazione? Elena Castelli qui sorride, e sospira: “Attorno a Valenza non abbiamo il Gavi, o le colline del Monferrato acquese o casalese. La pianura circostante non rappresenta un mercato particolarmente dinamico e appetibile, va riconosciuto. Ci sono, è vero, le colline di Valmadonna, o di San Salvatore, ma quelle sono aree mediamente più interessanti per una clientela alessandrina che valenzana”.

L’ultima riflessione la dedichiamo al web: quanto pesa oggi, la rete, nel business immobiliare del valenzano? “E’ imprescindibile – conferma Castelli -, come vetrina informativa e canale di primo contatto. Non sostituisce ovviamente la sede fisica dell’agenzia, e tanto meno il contatto reale con il cliente, che cerca consulenza a tutto tondo, pre e post vendita. Però è chiaro che sui principali portali del settore devi esserci, e da lì ormai ti arrivano non pochi contatti e richieste. Magari anche particolari, di persone di altre parti del mondo, che per qualche legame di tipo affettivo o professionale sono interessate a Valenza, e prima di spostarsi per vedere fisicamente l’immobile conducono tutta una prima fase della trattativa direttamente on line”.