10 a Riccardo Molinari, politico che lavora davvero per il bene di Alessandria. Intanto a Casale si riparla dell’isola che non c’è…[Le pagelle di GZL]

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di Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Al nostro concittadino Riccardo Molinari, Presidente alla Camera dei Deputati della Lega. Le motivazioni: “Molinari (Lega) su norma Salva Comuni: “20 milioni di euro per Alessandria: promessa mantenuta, non esiste solo Roma”.
Sul “Sole 24 ore” del 17 giugno sta scritto: “Via libera al compromesso sul debito di Roma. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato l’emendamento dei relatori, riformulato, che passa allo Stato parte del debito storico della Capitale (1,4 miliardi) e prevede l’istituzione di un fondo ad hoc dove far confluire gli eventuali minori esborsi per rinegoziazione dei mutui da parte dell’attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane. Previste norme ad hoc oltre che per Alessandria per Catania e i Comuni della Provincia di Campobasso”. Da qui desidero partire: era aprile e dalle TV e sul web il vicepremier Matteo Salvini sul Decreto “salva Roma” pronunciava queste parole: “O tutti o nessuno, in democrazia funziona così, non ci sono comuni di serie A e di serie B, se c’è un intervento per aiutare tutti i comuni in difficoltà parliamone, se si aiuta un comune solo no”. (citando anche Alessandria). Quante volte abbiamo “salvato Roma”? La capitale è pari ad un “bruco” divoratore di denaro, mantenendosi peraltro nel peggior degrado possibile. Torniamo a Salvini, che ha preteso questa opportunità di parità e giustizia accettata dall’insieme di Governo giallo/verde, mantenendo la promessa. Su Alessandria è chiaro che i nostri problemi sono stati presi particolarmente a cuore da Salvini grazie al nostro concittadino Molinari, esempio di eletto in parlamento che ha lavorato e lavora per il suo territorio elettivo e di appartenenza. Non sempre è successo, anzi quasi mai: basta dare un’occhiata ai risultati concreti. Megli ultimi 25 anni almeno Alessandria e la sua provincia sono state pressochè abbandonate, o meglio ignorate. Non faccio però di tutta l’erba un fascio, perché c’è anche chi in passato a Roma ha lavorato per il territorio elettivo, e li cito per riconoscenza: Rossana Boldi (Lega) che nel 2001 eletta al Senato si è impegnata nei cinque anni ottenendo alcune Leggi importanti per le imprese alluvionate nel ’94, risolvendo annosi problemi, e il senatore Angelo Muzio (Rifondazione Comunista), premamuramente scomparso, che per l’alluvione del 2000 nel casalese ha promosso un’importante intervento legislativo, di cui hanno beneficiato anche gli alluvionati del ’94. Oggi Alessandria può per fortuna contare su una figura come Riccardo Molinari: giovane, preparato, capace di rapportarsi ai più alti livelli dello Stato, e di farsi ascoltare. Grazie all’on. Molinari arriva un po’ di respiro per Alessandria e i suoi sobborghi.
Voto: 10

2) Questa è un’ottima notizia: “Rimossa entro sei mesi l’isola sul fiume Po”.
Per noi del C.AL.CA. (comitato alluvionati del casalese) è “l’Isola che non c’è” e negli anni abbiamo consumato fiumi di inchiostro, creato immagini fantasiose per cercare di “stimolare” un intervento dei preposti soprattutto in periodo di secca del fiume. In realtà si tratta ‘dell’isola’ creatasi negli anni sul fiume PO, in corrispondenza del Circolo Canottieri e dell’imbarcadero di viale Lungo Po Gramsci. La nuova Giunta di centro destra non ha perso tempo, e nell’articolo sta scritto che: “La nuova Amministrazione di Casale Monferrato ha incontrato i vertici provinciali di Aipo, l’intervento sarà a costo zero ed entro i tempi previsti”. Nell’articolo si legge anche questo passaggio su cui metto qualche punto interrogativo, data l’esperienza quasi ventennale in ambito: “L’Amministrazione ha chiesto ufficialmente ad AIPO e al suo responsabile per l’Alessandrino, l’ingegner Carlo Condorelli, una rapida soluzione che dovrebbe avvenire (con la rimozione dell’isola di ghiaia, composta da circa 20 mila metri cubi di sedimenti) entro sei mesi”…speruma ben, si dice dalle nostre parti, e lo spero per gli amici di Oltreponte. Un suggerimento a questi nuovi amministratori è di sollecitare l’intervento sull’“Argine della Cascina Consolata”: se ne parla dal 2010 e ad oggi nulla di fatto. Per ricordare i particolari nelle intenzioni del tempo, leggete qui: “Indietro l’argine della Consolata”.
E Alessandria? Sono a conoscenza che qualcosa “bolle in pentola” per il Tanaro in riferimento alla zona Forlanini, una battaglia portata avanti da Giuseppe Monticone e presa a cuore dal Consigliere comunale Gianni Ravazzi, si attende e se son rose fioriranno. Mi piacciono le Amministrazioni comunali o anche il singolo Consigliere che lavorano, che si impegnano per ottenere risultati a volte non facili nei confronti di Enti superiori composti da burocrati, con tecnicismi che con sfibranti lungaggini producono il nulla e per pura combinazione hanno sempre le casse vuote, tranne che per i loro stipendi e per il mantenimento dei loro carrozzoni.
Voto: 9

 

Coloris: "No agli assessori sceriffi: la vigilanza spetta solo alle forze dell'ordine" CorriereAl3) Buona questa notizia, e spero che si faccia davvero, senza dar retta ai soliti “bastian cuntrari”: “Sicurezza, ora giro di vite: taser per la Polizia Locale?”.Sta scritto: “massima attenzione alla sicurezza urbana alessandrina, uno dei punti cardine della Giunta Cuttica. E dagli ultimi confronti interregionali tra Polizie Locali sono emerse possibili novità per offrire agli agenti maggiori strumenti per agire e per investigare”. E’ tempo che chi ci difende possa a sua volta difendersi, anzi auspicherei una Legge nazionale ad hoc. Gli appartenenti alle varie Forze dell’Ordine, prima di farsi picchiare, ferire, ammazzare hanno pur il sacrosanto diritto di difendersi contro i delinquenti che li aggrediscono. Qualche esempio concreto di violenza quotidiana: Alessandria, lunedì 10 giugno. “Tentata rapina davanti alla stazione: sferra un pugno a una donna anziana” ad opera di un ventenne di origine nordafricana, già noto alle Forze dell’Ordine. Per lui il foglio di via: e se prossimamente ci riprova. Sempre agli inizi di giugno: “Rissa al parcheggio Ambrosoli vicino all’Esselunga con il provvidenziale intervento della Polizia arrivata sul posto immediatamente per sedare la violenta aggressione assicurando alla giustizia gli autori della rissa”, si tratta di quattro marocchini, protagonisti di una brutale colluttazione con arresto, poi convalidato, ed è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di firma; insomma un buffetto sulle loro guance. Pure questi i rileggeremo. E ancora: “Denunciato dopo aver rotto le porte a vetri della stazione”: anche qui si tratta di un tunisino, denunciato per aver divelto completamente le serrature e i maniglioni di due porte a vetro della sala di attesa della stazione ferroviaria. Per concludere: se non arrivano dal mare o rispediti dai confini francesi che fa la Germania? “La Merkel ci manda i migranti storditi e sedati sull’aereo. La Germania si prepara ad aumentare i flussi dei trasferimenti dei “dublinanti”. Il trattamento choc per non farli ribellare”.
Nella civile Germania migranti legati e sedati, sradicati dal luogo in cui volevano stare, ma il mostro resta Salvini!. Intanto per noi altri sbandati in arrivo, pronti a tutto per disperazione.
Voto: 8