Mind The Gapp 2.0: ascolto, cura e condivisione. Progetto in rete in risposta al disagio adolescenziale e genitoriale

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Dal 2012, grazie ai co-finanziamenti della Fondazione SociAL e alle partnership di Associazioni e Istituzioni del territorio, l’Associazione GAPP ha promosso progetti volti a rispondere al disagio di minori e famiglie che si trovano in situazioni di svantaggio socio-economico, considerando la scelta della cura come un diritto fondamentale.

Sulla base dell’esperienza acquisita e considerando l’impatto sociale riscontrato nei diversi anni progettuali, sono state pensate e attivate diverse edizioni di “Mind The Gapp” che oggi prosegue, con i suoi interventi multidisciplinari, grazie ai contributi delle Fondazioni CRT (Torino) e CRAL (Alessandria).

 

Cogliendo l’importanza di una presa in carico specialistica, integrata e multidisciplinare, il progetto “MIND THE GAPP 2.0 – Ascolto, cura e condivisione. Progetto in rete in risposta al disagio adolescenziale e genitoriale” (2018) ha offerto ed offre un percorso terapeutico individualizzato ad orientamento psicodinamico con interventi psico-educativi a minori, giovani adulti e famiglie in difficoltà socio-economica, ospiti di comunità educative o in carico ai Servizi Sociali, utenti con disturbi alimentari e/o con difficoltà psicologiche, relazionali, scolastiche.

Dal mese di marzo 2017 ad oggi sono stati attivati 34 dispositivi clinici individuali (psicoterapia, sostegno psicologico e genitoriale) e 17 laboratori psico-educativi per un totale di percorsi terapeutici pari a 51.

Una parte degli adolescenti, in affiancamento alla psicoterapia individuale, ha partecipato anche ai laboratori (9 utenti), a questi si sono aggiunti 8 utenti (12-18aa) che hanno preso parte soltanto alle attività laboratoriali.

L’utenza complessiva del progetto è stata dunque pari a 42 utenti, di cui 26 di età compresa tra i 5 e i 25 anni e 16 genitori. Ad oggi continuano i percorsi psicoterapici, di supporto psicologico e genitoriale e i laboratori di sostegno scolastico e pasto condiviso per 21 adolescenti e 13 nuclei famigliari.