Chiusura biglietteria stazione di Ovada: Federico Fornaro porta il caso in Parlamento

“Ho presentato una interrogazione al Ministro dei Trasporti, Toninelli sulla chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Ovada. A poche settimane dall’inaugurazione dei lavori di ammodernamento per circa 4 milioni di euro, questa chiusura è assurda e inaccettabile, come è stato giustamente ribadito dai sindaci e dal comitato pendolari della linea Acqui Ovada Genova.
E’ giusto che Trenitalia accetti di confrontarsi per lavorare alla riapertura di un servizio utile e importante per cittadini e pendolari”. Lo scrive in una nota il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.

Testo Interrogazione presentata venerdì alla Camera.

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti – Per sapere – premesso che:

I sindaci di Ovada e dei comuni limitrofi, pendolari e cittadini hanno, recentemente, partecipato ad un sit-in di protesta contro la chiusura della biglietteria, l’ultima in funzione sulla Acqui-Genova, da Visone a Sampierdarena, non più in funzione dai primi giorni di giugno, nella stazione di Ovada;

tra i promotori della manifestazione il Comitato Difesa Trasporti Valli Stura e Orba, determinato a contrastare la decisione assunta da Trenitalia, sulla quale hanno raccolto 2500 firme; a detta anche del sindaco di Ovada, Paolo Lantero, senza ascoltare il parere della e delle amministrazioni comunali e tanto meno della popolazione;

la chiusura della biglietteria con personale avviene dopo che sono stati spesi 4 milioni di euro per ristrutturare la stazione di Ovada;
si tratta di ribadire un’esigenza della città e di tutto un territorio con una utenza che afferisce al servizio della linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme, ma finora Trenitalia non ha attivato alcuna forma di risposta né di ascolto alle richieste;

gli effetti della chiusura della biglietteria della stazione di Ovada si riverberano non solo su una singola città, ma su un intero territorio. La soluzione alla chiusura della biglietteria sarebbe semplice e comporterebbe una spesa annua non superiore a 50.000 euro, tenuto conto che l’amministrazione comunale aveva già accettato la riduzione di orario di apertura, con l’apertura della biglietteria solo al mattino;

ora la biglietteria è stata sostituita da un distributore self service. I tagliandi, inoltre, potranno essere acquistati nelle tabaccherie convenzionate ma questo non è sufficiente perché in particolare le persone anziane e i turisti hanno necessità di informazioni;

il servizio di biglietteria è un servizio quindi indispensabile per l’utenza che utilizza la Stazione di Ovada :-

quali iniziative intenda assumere nei confronti di Trenitalia affinché incontri i sindaci e le associazioni dei pendolari al fine di definire le modalità per la riapertura della biglietteria nella stazione di Ovada nel più breve tempo possibile.

Fornaro, Stumpo